Genocidio cambogiano
morte di circa un quarto della popolazione cambogiana a causa delle scelte ed azioni del regime comunista dei khmer rossi, dal 1976 al 1979
Citazioni sul genocidio cambogiano.

Citazioni
modifica- Come Stalin nel Cremlino, i Khmer Rossi vedevano nemici ovunque. Gli intellettuali che non erano come loro erano intellettualmente corrotti, e andavano sterminati. Dissero che bisognava uccidere i principi, perché erano gli oppressori del popolo. Io non ho oppresso il popolo. Per esso ho costruito scuole, università e ospedali. Non avevano alcuna ragione per odiare la monarchia, ma questi comunisti cambogiani sapevano che per ottenere il potere avrebbero dovuto uccidere i principi e tutti i capi monarchici. Dopo averli sterminati, hanno ucciso i repubblicani non-monarchici, i borghesi, i contadini ricchi, i mercanti ricchi, gli industriali; tutti coloro che il gruppo di Pol Pot decise erano nemici dei poveri, perché per essere ricchi avevano dovuto sfruttare i poveri. In certi paesi comunisti, li avevano messi in campi di concentramento per rieducarli, ma i comunisti in Cambogia dissero, «No, questa gente non può essere rieducata. Non possiamo cambiarle le loro idee o i loro cuori; devono essere sterminati.» (Norodom Sihanouk)
- Dire che milioni di persone morirono è troppo. Gran parte dei cambogiani di cui si attribuisce la morte a me sono stati in realtà uccisi dai vietnamiti. (Pol Pot)
- Durante il regno di terrore dei Khmer rossi sono stati massacrati fra i due e i tre milioni di cambogiani. Il mondo deve aiutarci nel processo di pace, perché simili orrori non si ripetano. Prima di noi c'è stato il genocidio degli armeni e degli ebrei, ma ciò non è bastato a fermare il nostro. (Dith Pran)
- Gli Stati Uniti non hanno solo contribuito a creare le condizioni che portarono nel 1975 i Khmer Rossi cambogiani al potere, ma hanno attivamente sostenuto la violenza genocida, politicamente e finanziariamente. (John Pilger)
- I comunisti stavano allora attuando uno sterminio sistematico di due milioni di cambogiani, pari ad un quarto della popolazione. Molti, costretti a marce forzate o a lavorare come schiavi, morirono per gli stenti, le malattie, i maltrattamenti o la completa inedia; tra le atrocità di quei giorni, ci furono anche casi di cannibalismo. Migliaia e migliaia di cittadini della classe media, marchiati come parassiti semplicemente perché portavano gli occhiali o parlavano una lingua straniera, vennero liquidati sistematicamente. Scuole ed edifici pubblici vennero trasformati in camere di tortura. Martiri e mogli vennero ammazzati con i figli; le vittime vennero fotografate prima e dopo l'assassinio. I comunisti proclamarono "anno zero" l'avvento della loro amministrazione; era l'inizio di una "nuova comunità" che si sarebbe sbarazzata di "ogni sorta di cultura depravata e di piaghe sociali". (Stanley Karnow)
- Il genocidio cambogiano fu il primo del dopoguerra, e quindi il secondo in ordine di tempo, ma anche per le dimensioni, rispetto a quello perpetrato dai nazisti contro gli ebrei. (Bernardo Valli)
- In un mondo di telegiornale costante, non ci sono state notizie su ciò che è stato fatto a più di sette milioni di persone, di cui circa due milioni sono scomparse, si crede assassinate. Questo equivale a circa un terzo di tutta la popolazione. Proporzionalmente, è come se Birmingham, Manchester e Londra fossero sterminati. (John Pilger)
- L'Angkar odia chiunque non sia un khmer puro e vuole liberare la Kampuchea Democratica da tutte le altre razze, ritenute fonte di malvagità, corruzione e avvelenamento, in modo che le persone di pura discendenza khmer possano riprendere il potere. Non so cosa significhi "pulizia etnica". So solo che per proteggermi spesso devo sfregarmi addosso terra e carbone per sembrare scura di pelle come la vecchia gente. (Loung Ung)
- Le dimensioni autentiche del martirio cambogiano probabilmente non verranno mai conosciute né comprese. Nondimeno, le informazioni attualmente disponibili sono tali da superare l'olocausto perpetrato dai nazisti. (Stanley Karnow)
- Molti mi chiedono come abbia ideato il mondo di Ken il guerriero e penso che, per me, sia stata fondamentale l'esperienza che ho avuto in Cambogia. Un anno prima che mi venisse richiesto di scrivere la sceneggiatura di Hokuto No Ken, infatti, ebbi l'occasione di visitare appunto la Cambogia, dove all'epoca erano ancora evidenti le tracce del genocidio di tre milioni di civili a opera di Pol Pot. Ovunque era pieno di mine e di ossa. Lì ho visto più resti umani di quanti ne avrei mai voluti vedere in tutta la mia vita. [...] L'aver visto tali atrocità in prima persona mi ha permesso, in seguito, di collocare Kenshiro in un'ambientazione simile. (Buronson)
- Noi cambogiani ancora non riusciamo a comprendere come la comunità internazionale abbia potuto restare inerte mentre nel nostro paese si consumava il genocidio. (Dith Pran)
- Non avevo dato l'ordine di uccidere quella gente, i bambini, i giovani. [...] È stato un errore mettere in atto quel piano. (Pol Pot)
- Posso dire che era tutto pianificato. Tutto. Il regime dei Khmer Rossi era severo, come lo stalinismo. Sono sicuro che era pianificato fino in fondo dai capi: Pol Pot, Ieng Sary, Ta Mok e gli altri leaders erano responsabili della politica di genocidio. (Norodom Sihanouk)
- La prego di spiegarmi: che cosa sono i crimini di guerra? Crimini di guerra significa che abbiamo mosso guerra contro un altro paese. Non lo abbiamo fatto. E genocidio? Non abbiamo mai avuto nessun motivo di spazzare via la nostra stessa razza. Quelli che sono accusato di avere ucciso erano cambogiani, proprio come me.
- Nessuno sa quante persone morirono. Alcuni dicono 1,7 milioni, ma non hanno statistiche, lo dicono e basta.
- So che qualche persona morì di fame ma questo era un problema che andava oltre le nostre responsabilità.
Voci correlate
modifica- Guerra civile in Cambogia
- Khmer Rossi
- Per primo hanno ucciso mio padre, film (2017)
- Urla del silenzio, film (1984)
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