Meccanica quantistica

branca della fisica sviluppatasi riguardante lo studio di particelle subatomiche
(Reindirizzamento da Fisica quantistica)

Citazioni sulla meccanica quantistica.

«La meccanica quantistica è degna di ogni rispetto, ma una voce interiore mi dice che non è ancora la soluzione giusta. È una teoria che ci dice molte cose, ma non ci fa penetrare più a fondo il segreto del Grande Vecchio. In ogni caso, sono convinto che questi non gioca a dadi col mondo.» (A. Einstein)

Citazioni modifica

  • Alla luce della teoria quantistica […] le particelle elementari non sono reali nello stesso senso in cui lo sono gli oggetti della nostra vita quotidiana, come gli alberi e le pietre… (Werner Karl Heisenberg)
  • [Ritiene ancora possibile l'unificazione tra i principi quantistici e la relatività?] Be', spero che prima o poi si riesca ad accordare la relatività generale con la meccanica quantistica... A oggi, nonostante gli sforzi in tal senso, non è stato fatto nessun passo avanti; ecco un'altra opportunità che possiamo offrire alla prossima generazione, insieme a una comprensione ancora migliore della fisica e della cosmologia. (James Peebles)
  • Benché la meccanica quantistica sia in buon accordo con l'esperimento che ci abbia dischiuso un aspetto qualitativamente nuovo del mondo, non si può mai affermare di una teoria che è stata dimostrata dall'esperienza, ma soltanto che il miglior compendio dell'esperienza che si conosca. (John von Neumann)
  • Ciononostante è stata trovata la possibilità di costruire un nuovo schema, detto meccanica quantistica, che è più appropriato alla descrizione dei fenomeni nell'ambito atomico e che, sotto certi aspetti, risulta più elegante e soddisfacente dello schema classico. Tale possibilità è dovuta al fatto che i mutamenti che il nuovo schema comporta sono bensì di carattere molto profondo, ma non contrastanti con quelle caratteristiche della teoria classica che la rendono così attraente; ne risulta che queste caratteristiche possono essere incorporate nel nuovo schema. (Paul Dirac)
  • Credo di poter dire con sicurezza che nessuno... comprende la meccanica quantistica. (Richard Feynman)
  • È sempre divertente imparare qualcosa di nuovo sulla meccanica quantistica. (Benjamin Schumacher)
  • [Sulla critica alla meccanica quantistica di Einstein] Einstein [...] sbagliò quando disse: «Dio non gioca a dadi». La considerazione dei buchi neri suggerisce infatti non solo che Dio gioca a dadi, ma che a volte ci confonda gettandoli dove non li si può vedere. (Stephen Hawking) [Attribuita anche a Richard Feynman]
  • In una teoria completa vi è un elemento in corrispondenza a ciascun elemento della realtà. Una condizione sufficiente per la realtà di una grandezza fisica è la possibilità di prevederla con certezza senza perturbare il sistema. Nella meccanica quantica, quando si hanno due grandezze fisiche descritte da operatori che non commutano, la conoscenza dell'una preclude la conoscenza dell'altra. Allora, o è incompleta la descrizione della realtà fornita dalla funzione d'onda della meccanica quantistica, o non possono, queste due grandezze, essere simultaneamente reali. (La descrizione quantica della realtà può essere considerata completa?)
  • La fisica dei quanti formula leggi che governano non già gli individui ma le moltitudini. Non sono più le proprietà ma le probabilità a essere oggetto della descrizione. Le leggi formulate non ci dischiudono più il futuro dei sistemi presi in esame. Sono leggi che governano le variazioni delle probabilità nel tempo; leggi relative a grandi aggregati d'individui. (L'evoluzione della fisica)
  • La fisica quantistica ha reso maturi i tempi per un cambiamento, ritrovandosi in perfetta sintonia con le posizioni di James. Il collasso della funzione d'onda esibisce le stesse caratteristiche di scelta e determinazione della realtà attribuite alla coscienza. (Piergiorgio Odifreddi)
  • La fisica quantistica mi manda in estasi. [...] È come guardare l'universo senza veli. (The Big Bang Theory)
  • [La teoria dei quanti] demolisce il vecchio punto di vista secondo il quale l'universo se ne sta tranquillo e beato «laggiù», mentre noi possiamo osservare quello che vi accade dietro uno spesso vetro, senza essere coinvolti nel processo. Abbiamo imparato che anche per osservare un oggetto minuscolo come un elettrone dobbiamo rompere quel vetro, dobbiamo installare un dispositivo per misurare la posizione o inserire un altro dispositivo impostato per misurare la quantità di moto. Ma l'installazione del primo impedisce l'inserimento dell'altro. Noi stessi dobbiamo decidere cosa fare. E qualunque sia la nostra decisione, essa ha un effetto imprevedibile sul futuro di quell'elettrone. A questi livelli, il futuro dell'universo non resta immutato. Siamo noi a cambiarlo. Siamo quindi costretti a depennare il vecchio termine «osservatore» e sostituirlo con una nuova parola, «partecipatore». In qualche strana maniera il principio quantistico ci dice che noi abbiamo a che fare con un universo partecipativo. (John Archibald Wheeler)
  • La comprensione della meccanica quantistica è possibile solo convincendosi che la scienza non descrive come la natura è, ma piuttosto esprime ciò che possiamo dire sulla natura. (Anton Zeilinger)
  • La meccanica quantistica ci costringe a vedere l'universo non come una collezione di oggetti fisici separati, bensì come una complicata rete di relazioni tra le varie parti di un tutto unificato. Questo, peraltro, è anche il tipo di esperienza che i mistici orientali hanno del mondo, e alcuni di essi hanno espresso tale esperienza con parole che sono quasi identiche a quelle usate dai fisici atomici. (Fritjof Capra)
  • La scoperta della meccanica quantistica alla metà degli anni '20 ha rappresentato la rivoluzione teorica più profonda di tutta la storia della fisica dalla nascita della scienza moderna nel seicento. (Steven Weinberg)
  • Nel mondo quantistico – un luogo tutt'altro che intuitivo – cause ed effetti funzionano in modo molto diverso rispetto al mondo macroscopico, e il risultato di ogni processo è sempre probabilistico. Mentre nella nostra esperienza macroscopica possiamo prevedere dove finirà una palla dopo essere stata lanciata, dati punto di partenza, velocità e altri fattori, se quella palla fosse una particella quantistica potremmo solo dire che ha una certa probabilità di finire qui e una certa altra probabilità di finire là. Questa natura probabilistica non può essere evitata sapendone di più riguardo alla palla, alle correnti d'aria o ad altri dettagli; è una proprietà intrinseca dell'ambito quantistico. La stessa identica palla, lanciata nelle stesse identiche condizioni, finisce a volte nel punto A e altre volte nel punto B. Questa conclusione può sembrare strana, ma le leggi della meccanica quantistica sono state confermate da innumerevoli esperimenti e descrivono come funziona la natura sulla scala delle particelle e delle forze subatomiche. (Yasunori Nomura)
  • Non ci sono onde in questo gioco [l'interpretazione del comportamento delle particelle]. L'equazione cui il gioco obbedisce è un'equazione d'onda, ma non ci sono onde da nessuna parte. (Questo è uno dei paradossi della meccanica quantistica.) E non ci sono neanche particelle. Esistono invece i quanti, la terza alternativa. (David Finkelstein)
  • Non mi fu risparmiato lo shock che ogni fisico abituato al modo di pensare classico subiva quando sentiva parlare per la prima volta il postulato fondamentale della teoria quantistica di Bohr. (Wolfgang Pauli)
  • Può l'universo in qualche strano modo essere «portato all'esistenza» con la partecipazione di coloro che ne fanno parte? [...] L'atto vitale è quello di partecipazione. «Colui che partecipa» è incontrovertibilmente il nuovo concetto introdotto dalla meccanica quantistica. Elimina il termine «osservatore» della fisica classica, cioè colui che se ne sta tranquillo dietro una spessa lastra di vetro e osserva ciò che succede senza prendervi parte. Questo non si può più fare, dice la meccanica quantistica. (John Archibald Wheeler)
  • Se credete di aver capito la teoria dei quanti, vuol dire che non l'avete capita. (Richard Feynman)
  • Se in meccanica quantistica non hai niente, avrai pur sempre qualcosa. (Lawrence Krauss)
  • Se questi dannati salti quantici dovessero esistere, rimpiangerò di essermi occupato di meccanica quantistica! (Erwin Schrödinger)
  • Riassumendo, allora, il potenziale quantistico[1] è in grado di costituire una connessione non locale [una connessione nell'universo che è più rapida della velocità della luce, in violazione della teoria di Einstein della relatività generale, che afferma che nulla può andare più veloce della velocità della luce], dipendendo direttamente dallo stato del tutto, in un modo che non è riducibile a un preassegnato rapporto tra le parti. Non solo determina un'attività organizzata e coordinata di interi insiemi di particelle, ma determina anche quale sottoinsieme relativamente indipendente, nel caso, ci può essere all'interno di un tutto più grande. (David Bohm)
  • Una delle proprietà rivoluzionarie della meccanica quantistica è data dal fatto che essa non predice un singolo risultato ben definito per una determinata osservazione: predice invece un certo numero di diversi esiti possibili, indicando la probabilità di ciascuno di essi. (Stephen Hawking)
  • Una particella elementare non è un'entità dall'esistenza indipendente, non analizzabile. È, essenzialmente, un insieme di rapporti che coinvolgono altre cose. (Henry Stapp)
  • [Nel 1976] Vi sono grandi difficoltà connesse alla meccanica quantistica attuali. È quanto di meglio si possa fare, ma non si deve supporre che essa sopravviverà indefinitamente in futuro. Ritengo molto probabile che in qualche tempo futuro avremo una meccanica quantistica migliorata in cui ci sarà un ritorno al determinismo, che giustificherà il punto di vista di Einstein. (Paul Dirac)
  • – Voi avete mai studiato la fisica quantistica?
    – Solo per fare conversazione. (Avengers: Endgame)

Niels Bohr modifica

  • Espressioni come "la natura corpuscolare della luce" o "la natura ondulatoria degli elettroni" sono ambigue, perché i concetti di corpuscolo e di onda sono ben definiti solamente in fisica classica, nel cui ambito ovviamente luce ed elettroni sono, rispettivamente, onde elettromagnetiche e corpuscoli materiali.
  • La meccanica quantistica, per la sua stessa essenza, implica la necessità di una rinuncia completa alla classica idea di causalità, è una radicale revisione del nostro atteggiamento verso il problema della realtà fisica.
  • Non esiste un mondo quantistico. C'è soltanto una descrizione quantistica astratta.

Albert Einstein modifica

  • [Nel 1912] Più la teoria dei quanti ha successo, più sembra una sciocchezza.
  • [Nel 1924] Più diamo la caccia ai quanti, più si nascondono.
  • [Nel 1926] La meccanica quantistica è degna di ogni rispetto, ma una voce interiore mi dice che non è ancora la soluzione giusta. È una teoria che ci dice molte cose, ma non ci fa penetrare più a fondo il segreto del Grande Vecchio. In ogni caso, sono convinto che questi non gioca a dadi col mondo.
  • [Nel 1942] Tu sei l'unica persona che io conosca che condivide il mio atteggiamento verso la fisica; la fede nella comprensione della realtà attraverso qualcosa di fondamentalmente semplice e unito... Come è difficile riuscire a dare un'occhiata alle carte di Dio. Ma non credo per un solo istante che Lui giochi a dadi o che adoperi metodi «telepatici» (come vorrebbe l'attuale teoria dei quanti).
  • [Nel 1949] Prima dell'avvento della fisica quantistica, non c'era alcun dubbio in proposito: nella teoria di Newton, la realtà era rappresentata da punti materiali nello spazio e nel tempo; nella teoria di Maxwell, dal campo nello spazio e nel tempo. Nella meccanica quantistica, la rappresentazione della realtà non è cosi facile. Alla domanda se una funzione ψ della teoria quantistica rappresenti una situazione reale effettiva, nel senso valido per un sistema di punti materiali o per un campo elettromagnetico, si esita a rispondere con un semplice «sì» o «no». Perché?
  • Ho pensato ai problemi quantistici cento volte di più che alla teoria della relatività generale.

Note modifica

  1. Grandezza introdotta da Bohm per superare alcuni problemi aperti della meccanica quantistica, e in base al quale gli eventi che accadono in un punto qualsiasi dello spazio influenzerebbero istantaneamente altri che avvengono a distanza.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica