Discussione:Roma
Possis versus Poteris
modificaLa citazione da Ovidio è tradotta come "non potrai mai", in realtà il modo ed il tempo s'interpretano solitamente come condizionale presente (i.e. non potresti [...]), della cui cacofonia in questo caso mi rendo però conto, o come congiuntivo presente con valore ottativo/desiderativo (i.e. possa tu [...]). Giacomo Volli 00:45, 17 dic 2007 (CET)
- La cosa migliore è citare una traduzione pubblicata, facendo riferimento a un'edizione precisa. Puoi riportare anche piú di una traduzione, e magari mettere delle note per spiegare le scelte e i problemi di traduzione. (Alcune dritte sulle traduzioni in Wikiquote:Trascrizione.) Nemo 23:23, 22 dic 2007 (CET)
Distinzione con antica Roma
modificaVale la pena fare una distinzione con Roma (città antica), come avviene su Wikipedia?--AssassinsCreed (scrivimi) 16:35, 23 mar 2017 (CET)
Roma città vs Roma civiltà
modificaNon si potrebbe fare una voce separata per le citazioni qui riguardanti la civiltà degli antichi romani? Come su Wikipedia: Civiltà romana o Impero romano Mariomassone (scrivimi) 13:45, 3 set 2018 (CEST)
- Sì, certamente è da fare.-- Spinoziano (msg) 15:17, 3 set 2018 (CEST)
- L'idea mi sembra corretta; quali sono esempi di citazioni sulla civiltà? --Superchilum(scrivimi) 15:32, 3 set 2018 (CEST)
- Vedo ora che più sopra [@ AssassinsCreed] aveva fatto una proposta simile. --Superchilum(scrivimi) 15:33, 3 set 2018 (CEST)
- Direi:
- È curioso constatare – ed insisto su questo punto, perché mi sembra di importanza capitale, e perché, pur essendo noto, non mi sembra abbastanza sottolineato – è curioso constatare l'indifferenza pressoché totale del mondo romano per la scienza e la filosofia. Il cittadino romano si interessa alle cose pratiche. L'agricoltura, l'architettura, l'arte della guerra, la politica, il diritto, la morale.
Ma si cerchi in tutta la letteratura latina classica un'opera scientifica degna di questo nome, e non si troverà; un'opera filosofica, ancor meno. Si troverà Plinio, cioè un insieme di aneddoti e racconti da comare; Seneca, cioè un'esposizione coscienziosa della morale e della fisica stoiche, adattate – il che significa semplificate – ad uso del pubblico romano; Cicerone, cioè i tentativi filosofici di un letterato dilettante; o Macrobio, un manuale di scuola elementare.
È veramente stupefacente, se vi si presta attenzione, che i Romani, non producendo nulla essi stessi, non abbiano nemmeno mai sentito il bisogno di procurarsi delle traduzioni. In effetti, al di fuori di due o tre dialoghi platonici (tra cui il Timeo) tradotti da Cicerone – trasduzione di cui non ci è pervenuto nulla – né Platone, né Aristotele, né Euclide, né Archimede sono mai stati tradotti in latino. Almeno nell'età classica. Perché se è vero che l'Organon di Aristotele e le Enneadi di Plotino lo furono, è parimenti vero che in fin dei conti ciò avvenne molto tardi e per opera di cristiani. (Alexandre Koyré) - La potenza romana poggia sui costumi e gli uomini antichi. (Quinto Ennio)
- Ma era Roma che amavo, la Roma imperiale, questa bella regina che si rotola nell'orgia, sporcando la sua nobile veste con il vino della depravazione, fiera dei suoi vizi più che delle sue virtù. Nerone! Nerone, con i suoi carri di diamante che volano nell'arena, le sue mille vetture, i suoi amori di tigre e i suoi banchetti di gigante. (Gustave Flaubert)
- Madre comune | d' ogni popolo è Roma e nel suo grembo | accoglie ognun che brama | farsi parte di lei. Gli amici onora; | perdona a' vinti; e con virtù sublime | gli oppressi esalta ed i superbi opprime. (Pietro Metastasio)
- Quando tutto il mondo fu cittadino Romano, Roma non ebbe più cittadini; e quando cittadino Romano fu lo stesso che cosmopolita, non si amò né Roma né il mondo: l'amor patrio di Roma divenuto cosmopolita, divenne indifferente, inattivo e nullo: e quando Roma fu lo stesso che il mondo, non fu più patria di nessuno, e i cittadini romani, avendo per patria il mondo, non ebbero nessuna patria, e lo mostrarono col fatto. (Giacomo Leopardi)
- Se non vi fosse storia romana, ove imparammo una patria comune, se giovane non avessi vagato tra le macerie del gigante delle grandezze terrestri, io non saprei di essere Italiano. E dove è, cosa è questa Italia senza Roma? Può forse esistere un animale senza cuore? o durare un cuore incancrenito? (Giuseppe Garibaldi)
- È curioso constatare – ed insisto su questo punto, perché mi sembra di importanza capitale, e perché, pur essendo noto, non mi sembra abbastanza sottolineato – è curioso constatare l'indifferenza pressoché totale del mondo romano per la scienza e la filosofia. Il cittadino romano si interessa alle cose pratiche. L'agricoltura, l'architettura, l'arte della guerra, la politica, il diritto, la morale.
- Altri si potrebbero trovare in Attila (film 1954), King Arthur, Caligola (film), Il gladiatore o su qualche opera di Shakespeare. Mariomassone (scrivimi) 16:36, 3 set 2018 (CEST)
- Direi:
[@ Superchilum][@ Spinoziano]Abbozzo Mariomassone (scrivimi) 20:00, 4 set 2018 (CEST)
- Ma come mai "Romani" invece di "Civiltà romana" [@ Mariomassone]? "Romani" può riferirsi anche agli attuali cittadini di Roma. --Superchilum(scrivimi) 08:18, 10 set 2018 (CEST)
- [@ Superchilum] Per essere coerente con voci come Galli, Etruschi, Unni ecc. Si potrebbe però fare comodamente un redirect. Mariomassone (scrivimi) 08:21, 10 set 2018 (CEST)
- Meglio l'uniformità con Wikipedia IMHO :-) --Superchilum(scrivimi) 08:22, 10 set 2018 (CEST)
- [@ Superchilum] Per essere coerente con voci come Galli, Etruschi, Unni ecc. Si potrebbe però fare comodamente un redirect. Mariomassone (scrivimi) 08:21, 10 set 2018 (CEST)
- Ma come mai "Romani" invece di "Civiltà romana" [@ Mariomassone]? "Romani" può riferirsi anche agli attuali cittadini di Roma. --Superchilum(scrivimi) 08:18, 10 set 2018 (CEST)