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Citazioni sul design (progettazione) e i designer (progettisti).

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Citazioni

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  • A mio parere, un grande designer è composto per il 99% da sudore e per l'1% da talento! Ciò significa che è necessaria molta disciplina, anche quando si ha la sensazione di aver sbattuto contro il muro o di aver raggiunto il limite. (Miguel Galluzzi)
  • [Rispondendo alla domanda se disegnare oggetti sia un modo per vincere la paura] Assolutamente. L'arte è un modo per vincere la paura... Un modo di tentare di finir dentro nell'ignoto, di fermarlo questo ignoto in qualche maniera. (Ettore Sottsass)
  • Con quello che creiamo possiamo, anzi dobbiamo, influenzare e indirizzare nuove tendenze di design. In ogni caso, il designer crea soprattutto seguendo l'istinto. Perché il design è tutto meno che razionalità. (Pierre Terblanche)
  • Il design grafico è comunicazione; un design di successo trasmette un messaggio al pubblico che le parole da sole non sono in grado di comunicare. Il design è in grado di evocare atmosfere ed emozioni, creare umori e sollecitare risposte. (Dave Shea)
  • Il design non riguarda solo l'aspetto del prodotto, o l'effetto che fa tenerlo in mano. Il design è come funziona. (Steve Jobs)
  • La definizione di design è semplice: disegnare, dare estetica ad un prodotto riproducibile nel tempo con costi corretti e che dia benefici all'azienda. Il gioco del designer diventa dunque per lo più una dura lotta con gli immensi vincoli strutturali ed economici, riducendo all'osso quella parte di puro gioco di fantasia che tutti si immaginano. (Walter de Silva)
  • Noi designer non siamo artisti... il nostro lavoro è di fare soldi per conto della Società. La parte più dura del nostro lavoro è che sappiamo che possiamo fare cose molto più avanzate di quelle che facciamo, ma la gente non ce ne dà l'opportunità. Io credo che potremmo e dovremmo essere molto più coraggiosi. (Pierre Terblanche)
  • Per me il design è disciplina e filosofia. La sintesi di questi elementi, in particolare nella progettazione di qualcosa che poi si inserirà nel mondo e nella società influendo sulla vita degli uomini, non può che essere di natura etica. (Walter de Silva)
  • Se non siete curiosi, lasciate perdere. Se non vi interessano gli altri, ciò che fanno e come agiscono, allora quello del designer non è un mestiere per voi. (Achille Castiglioni)
  • Spesso capita che si acquisisca una sorta di familiarità con oggetti e servizi. O che si radichi l'abitudine a compiere determinati gesti. Ci sono occasioni, tuttavia, in cui è bello cambiare. E, quando si cambia, è quasi sempre per colpa di un designer. (Roberto Giolito)
  • Un designer dovrebbe sapere che gli oggetti possono diventare lo strumento di un rito esistenziale. (Ettore Sottsass)
  • Uso l'espressione post-design perché penso che oggi siamo ben oltre l’espressione form follows function, la forma che deriva dalla funzione, comandamento del Movimento Moderno, quando negli Venti e Trenta il design prendeva forma e il Bauhaus diceva basta alla licenziosa dittatura degli stili. (Mario Bellini)
  • [Nel 2021] È il momento dei designer spettacolo. [...] il design si è evoluto in un momento molto più di PR che di altro. La firma sta superando l'oggetto in sé.
  • Il design non cambia da un campo a un'altro, devi sempre creare qualcosa che facilita la vita, la rende più semplice. Il design è logico perché è funzionale [...]. Non bisogna disegnare per stupire.
  • Il design richiede umiltà e precisione, per certi versi è un po' come fare il manovale. Non è facile trovare questo approccio in chi magari si è laureato in architettura, ha seguito dei corsi di design e si trova a immaginare un prodotto industriale complesso come l'automobile. Fare il designer in modo logico, cioè con cognizione di causa, costa fatica. Il design, del resto, non è soltanto stile, anche se il mondo della comunicazione oggi pone l'accento soprattutto su questo aspetto e chiede prodotti emozionanti. Il rischio, per chi non ha una cultura adeguata, è di disegnare dei prodotti brutti.
  • Il design svolge una insostituibile funzione di mediazione tra l'uomo e gli oggetti e i servizi che fanno parte del quotidiano: la creatività "applicata" per il designer assolve il bisogno di partire dall'esistente per trasformarlo mediante interventi capaci di procurare un beneficio sostanziale e non soltanto una valenza estetica.
  • Io dico sempre che un bravo designer deve essere anche un po' ingegnere. Deve cioè possedere un bagaglio minimo di conoscenze che gli permetta di supportare, anche nel processo produttivo, le soluzioni estetiche e progettuali che ha in mente. È una conoscenza che ho potuto apprendere dalla mia esperienza in Fiat e che ho continuato a coltivare negli anni; mi ha consentito di vincere la resistenza di più di un ingegnere soprattutto verso soluzioni inedite, che però poi si sono rivelate vincenti e sono divenute uno standard di produzione. Se non avessi avuto la certezza che la mia idea poteva essere realizzata, probabilmente avrei dovuto abbandonarla e sarebbe stato un peccato.
  • La mia estetica ha sempre tenuto conto delle tecnologie. Tutto quello che è solo design svincolato dal resto cozza contro esigenze pratiche e non può avere successo.
  • Credo che un design durevole e desiderabile nel tempo debba intanto basare la sua ricerca sull'innovazione tecnica e tecnologica. Allo stesso tempo deve possedere delle caratteristiche intrinseche di bellezza. È quindi necessario partire da un principio fondamentale di progettazione: quello dell'armonia. Quello di un designer non è mai solo un lavoro di stile; alla base di ogni nostro nuovo progetto c'è lo studio delle proporzioni, dell'equilibrio e dell'armonia dei volumi e delle forme.
  • Il design comincia sempre dalla consapevolezza del prodotto.
  • Il design è un metalinguaggio e ritengo importante un approccio al design che rifletta ogni intenzione e ogni scelta in modo chiaro e comprensibile, senza retorica o over-styling. Le citazioni sono belle quando sono discrete e non inficiano la modernità dell'oggetto.
  • Il rischio più importante che un designer deve correre è quello di avere il coraggio di osare. Bisogna saper prefigurare il futuro, anticipare quella che è la naturale evoluzione di un marchio. Ciò vuol dire anche gettare il cuore oltre l'ostacolo, credere nell'ispirazione, nelle intuizioni, saper riconoscere quelle più interessanti ed originali e portare avanti il progetto con determinazione, con la consapevolezza che si tratta della scelta giusta.
  • La forma deve materializzare l'essenza del progetto, avere la capacità di comunicare con il suo linguaggio formale il significato del progetto stesso, le caratteristiche più importanti. A mio modo di vedere, non c'è design se non c'è innovazione. Ma serve grandissimo rigore nel fondere forma e funzione. Dietro ogni scelta c'è sempre un elemento razionale che va interpretato con l'anima artistica.

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