Birdman (film)

film del 2014 diretto da Alejandro G. Iñárritu

Birdman

Immagine Birdman logo.png.
Titolo originale

Birdman

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti d'America
Anno 2014
Genere commedia, drammatico
Regia Alejandro González Iñárritu
Sceneggiatura Alejandro González Iñárritu, Nicolás Giacobone, Alexander Dinelaris, Armando Bo
Produttore Alejandro González Iñárritu, John Lesher, Arnon Milchan, James W. Skotchdopole
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
Note
  • Vincitore di 4 premi Oscar (2015):
  • Migliori film
  • Miglior regista
  • Miglior sceneggiatura originale
  • Miglior fotografia

Birdman o (L'imprevedibile virtù dell'ignoranza), film britannico del 2014 co-scritto, diretto e co-prodotto da Alejandro González Iñárritu e interpretato da Michael Keaton, Zach Galifianakis, Emma Stone e Edward Norton.

Incipit modifica

E hai ottenuto quello che volevi da questa vita, comunque?
L'ho fatto.
E cosa volevi?
Poter dire a me stesso che sono amato, sentirmi amato qui sulla Terra.
(Raymond Carver, Late Fragment)

And did you get what you wanted from this life, even so?
I did.
And what did you want?
To call myself beloved, to feel myself beloved on the Earth.
(Raymond Carver, Late Fragment)
[1]

Frasi modifica

  Citazioni in ordine temporale.

  • Come siamo finiti qui? Questo posto è orribile. Puzza di palle sudate. Non possiamo vivere in questo buco di merda. (Birdman)
  • [Parlando di Ralph] Quello è il peggior attore che abbia mai visto in vita mia. Perdere sangue è la cosa più credibile che abbia mai fatto. (Riggan Thomson)
  • [Riferito a Iron Man] Quel buffone non ha neanche la metà del tuo talento e sta facendo una fortuna vestito da uomo di latta. Non c'era nessuno come noi, Riggan. Avevamo tutto. E l'abbiamo perso. Abbiamo consegnato le chiavi del regno a quei buffoni. Mi stai ascoltando? [Riggan inizia a respirare, cercando di "accogliere la sua rabbia"] Ah ah. Sì, accoglila, ma io non me ne vado. Lo sai che ho ragione. [...] [Riggan sposta un vaso con la mente] Guarda che roba. Questa gente non sa quello di cui sei capace. (Birdman)
  • Inspira, accogli la tua rabbia. (Riggan Thomson)
  • Oh, andiamo, gente! Non siate patetici! Smettetela di vedere il mondo dallo schermo di un cellulare! Vivete davvero! (Mike Shiner)
  • A nessuno frega niente di un'anteprima! Niente conta fino a quando quella bastarda del New York Times non siederà in platea la sera della prima! (Jake)
  • La mia salute è durata più dei miei soldi. Chi l'avrebbe immaginato? (Riggan Thomson)
  • Quando sono venuto qui l'ultima volta da Los Angeles George Clooney era seduto due file più avanti in aereo con un bel paio di gemelli ai polsi e quel mento del cazzo. A un certo punto c'è stata una turbolenza veramente terribile. E l'aereo non faceva che vibrare e scuotersi. Ed erano tutti in lacrime. Piangevano. Voglio dire... Piangevano e pregavano. Tutti. Io me ne stavo seduto, loro piangevano. Io stavo seduto e pensavo "Oh, mamma. Domattina quando Sam aprirà il giornale vedrà la faccia di Clooney in prima pagina, non la mia." [...] Lo sapevi che Farrah Fawcett è morta esattamente lo stesso giorno di Michael Jackson? Non è pazzesco? (Riggan Thomson)
  • Avremmo dovuto fare quel reality show che ci avevano offerto: i Thomson. Sarebbe stato bello. Figlia pazza, tossica e sarcastica, moglie MILF dalle belle tette. Alla gente sarebbe piaciuto. Sicuramente più di questa schifezza. (Birdman)
  • [Interpretando Ed nello spettacolo teatrale Di cosa parliamo quando parliamo d'amore] Io non esisto. Non sono neanche qui. Tutto questo non ha importanza. (Riggan Thomson)
  • [A Mike Shiner] Sai, forse sul palco sei un "signor verità", ma nella vita reale, dove conta davvero, sei solamente un bugiardo! (Lesley)
  • [Piangendo] Ho sempre sognato diventare un'attrice di Broadway, fin da quando ero piccola. E ora che sono qui non... Non sono un'attrice di Broadway, sono ancora solamente una bambina... E continuo ad aspettare qualcuno che mi dica che ce l'ho fatta... (Lesley)
  • "Recitare con Riggan Thomson è come ballare con una scimmia!" (Riggan Thomson) [leggendo l'intervista a Mike Shiner]
  • Lasciala perdere. Lui ti ruba la prima pagina. Ti ruba la scena. Per lui sei una barzelletta. Ora due milioni di persone la pensano come lui. Forse è così, Riggan. Forse è questo che sei. Una barzelletta. (Birdman)
  • Dio... Hai un aspetto di merda, fratello. Ti viene sempre quella faccia da mongoloide dopo una sbornia, vero? [ride] Sì. Andiamo. Dai, alzati. È una bellissima giornata. Dimenticati del Times... Ormai non lo legge più nessuno. Forza, alzati. E così non sei un grande attore? E chi se ne frega. Sei molto più di quello. Sei un gigante in paragone a questi stronzetti sfigati. Tu sei una star! Sei una forza globale. Non lo capisci? Hai passato una vita a crearti il conto in banca e una reputazione, e ora li hai bruciati entrambi. Va bene comunque. Fanculo. Torneremo sulla scena. Stanno aspettando qualcosa di grandioso, e noi glielo daremo. Raditi quel patetico pizzetto. Vai da un chirurgo estetico. I sessanta sono i nuovi trenta, figlio di puttana. Tu sei l'originale, amico. Hai preparato tu il terreno per questi buffoni. Dai al pubblico quello che vuole: un buon vecchio supereroe con un po' di porno, "Birdman: Il volo della fenice". Quei malati di videogames se ne verranno nei pantaloni, un miliardo di incasso garantito! Tu sei il meglio della vita, Riggan. Salvi la gente dal suo squallore quotidiano. La fai saltare, ridere, farsela nei pantaloni. Tutto quello che devi fare è... [cominciano esplosioni e sparatorie lì vicino] Ecco di che cosa sto parlando, mascelle che scricchiolano, maestoso, rumoroso, veloce! Guarda queste persone, guarda i loro occhi, scintillano di piacere, amano questa merda, amano il sangue, amano l'azione! Non quelle stronzate deprimenti, filosofiche e pallose. [improvvisamente il caos per le strade si ferma e tutto torna alla normalità] Sì... E la prossima volte che emetterai il tuo grido... [Riggan gracchia] Esploderà in un milione di timpani. La tua immagine brillerà su migliaia di schermi per tutto il globo. Un altro blockbuster. Sei un Dio. [Riggan inizia a levitare] Vedi? Ecco fatto, figlio di puttana. La gravità è un problema che non ti riguarda. Aspetta di vedere che faccia faranno quelli che ci credevano finiti. Ascoltami. Torniamo lì un'ultima volta per fargli vedere di che cosa siamo capaci. Dobbiamo concludere lo spettacolo a modo nostro: con un gran finale. Fiamme. Sacrificio. Icaro. Ce la puoi fare. Mi ascolti? Tu sei... [una persona urla: "Birdman"] (Birdman)

Dialoghi modifica

  Citazioni in ordine temporale.

  • Jake: [Ralph] Ha minacciato di farci causa appena uscito dall'ospedale.
    Riggan Thomson: E che gli hai detto?
    Jake: Che gli ho detto? Gli ho detto: "Brutto rotto in culo, che fai? Mi minacci? Giuro su Dio che se solo mi arriva una lettera da un avvocato darò ai giornalisti le immagini che hai sul computer!" Ecco che gli ho detto.
    Riggan Thomson: Che immagini?
    Jake: Ha una passione per le suore... Col pannolino...
  • Riggan: Tu trovami un attore, un bravo attore. Dammi... Woody Harrelson.
    Jake: Sta facendo il prossimo Hunger Games.
    Riggan: Ah.... Michael Fassbender.
    Jake: Sta girando il prequel del prequel di X-Men.
    Riggan: Che ne dici di Jeremy Renner?
    Jake: Chi?
    Riggan: Jeremy Renner! Ha avuto una nomination. Era uno dei protagonisti di The Hurt Locker.
    Jake: Ah, sì, ho capito. È uno degli Avengers.
    Riggan: Cazzo! Hanno messo un costume anche a lui? Non ci posso credere.
  • Jake [parlando di Mike Shiner]: Oh, Signore, ma tu come fai a conoscerlo?!
    Lesley: Ci dividiamo una vagina.
  • Mike Shiner: E tu, chi sei?
    [Sam sta per rispondere alla domanda rivoltale, ma Riggan la interrompe]
    Riggan Thomson: Questa è Sam, mia figlia.
    Mike Shiner: Oh, tua figlia. Wow! È pazzesco, non vi assomigliate neanche un po'! Cosa fai qui?
    Sam: Oh, sono la sua...
    Riggan Thomson: È la mia assistente, lavora con me.
    Mike Shiner: E per caso parla anche?
    Sam: Lo fa. Già. Sa stare a cuccia, da la zampa, sa rotolarsi se le dai un biscottino...
  • Mike Shiner: Tu stai qui a guardare?
    Sam [citando una frase di Mike]: È il teatro, tesoro. Non devi sentirti in imbarazzo.
  • Lesley: Come fai a trovare ogni giorno nuovi modi per umiliarmi?!
    Mike Shiner: Per la verità sei tu che mi rendi facile il compito.
  • Riggan Thomson: Perché ci siamo lasciati?
    Sylvia Thomson: Perché mi hai tirato addosso un coltello da cucina e un'ora dopo eri lì che dicevi di amarmi tantissimo. Lo sai, solo perché non mi era piaciuto quello stupido film che avevi fatto con Goldie Hawn questo non significava che non ti amassi. Tu fai sempre così. Confondi l'amore con l'ammirazione.
  • Mike Shiner: [...] Il pubblico non conosce te o il tuo lavoro, amico. Conosce il tizio vestito da uccello che va a raccontare cazzate vomitevoli al Letterman Show.
    Riggan Thomson: Be', scusa se sono popolare, Mike! Sai...
    Mike Shiner: Popolare?! E chi se ne frega! Popolare?! La popolarità è la cuginetta zoccola del prestigio, amico mio.
  • Mike Shiner: Se questa cosa non va tornerai agli studios dai tuoi amichetti...
    Riggan Thomson: Come no...
    Mike Shiner: ...a tuffarti di nuovo nel genocidio culturale che state perpetrando! Lo sai, c'è uno stronzo che nasce ogni minuto! Questo diceva P.T. Barnum quando inventò il circo! E non è cambiato niente! Voi sapete che basta inventarsi una qualsiasi vomitosa schifezza e il pubblico farà la fila per vederla! Ma quando tu sarai un ricordo io sarò sul palcoscenico a guadagnarmi da vivere, mettendo a nudo la mia anima in lotta con emozioni profonde, perché questo fanno gli attori!
  • Mike Shiner: La vedi quella donna seduta in fondo al bar? Quella che sembra che abbia leccato il culo di un barbone.
    Riggan Thomson: Sì.
    Mike Shiner: La sola cosa importante è quello che lei scriverà su di noi in cinquecento parole sul Times.
    Riggan Thomson: Quella è...?
    Mike Shiner: Tabitha Dickinson. Che tu ci creda o no, l'unica opinione che conta nel teatro newyorkese è la sua: se le piacciamo continuiamo. Se non le piacciamo siamo fottuti.
    Riggan Thomson: Sembra davvero che abbia leccato il culo di un barbone.
  • Mike Shiner: C'è una cosa che voglio sapere: perché Raymond Carver?
    Riggan Thomson: Ero un ragazzo, stavo al liceo, facevamo uno spettacolo al Syracuse, lui era in platea e mi mandò questo in camerino. Un biglietto.
    Mike Shiner [legge la scritta sul tovagliolo]: "Grazie per un'onesta interpretazione. Ray Carver"
    Riggan Thomson: Già.
    Mike Shiner: Già?
    Riggan Thomson: È lì che ho capito che volevo diventare un attore. È stato lì. [Mike fa un ghigno] Che c'è di divertente?
    Mike Shiner: Niente, l'ha scritto su un tovagliolo da bar.
    Riggan Thomson: Sì, e allora?
    Mike Shiner: Era ubriaco fradicio, amico.
  • Tabitha Dickinson: Te ne stai andando a Hollywood, Mike?
    Mike Shiner: No. No, è Hollywood che viene qui, Tabby.
    Tabitha Dickinson: In bocca al lupo, allora.
    Mike Shiner: "Un uomo diventa un critico quando non può essere un artista, così come un uomo diventa un traditore quando non può essere un soldato." L'ha detto Flaubert, giusto?
    Tabitha Dickinson: [Riggan] È un clown di Hollywood con un costume in lycra da uccello.
    Mike Shiner: Sì, è vero, lo è. Ma domani sera alle otto salirà su quel palcoscenico e rischierà il tutto per tutto. E tu cosa farai?
    Tabitha Dickinson: Non hai paura che potrei farti una cattiva recensione?
    Mike Shiner: Sono sicuro che la farai. Quando io avrò fatto una cattiva interpretazione.
  • Riggan: Senti, io sto cercando di fare una cosa importante.
    Sam: Questo non è importante!
    Riggan Thomson: È importante per me! Ok? Forse non per te e per i tuoi cinici amici la cui unica ambizione è stare su Facebook! Invece per me questa, santo Dio, questa è la mia carriera! È la mia chance per fare qualcosa che conti davvero!
    Sam: Che conti davvero per chi? Tu ce l'avevi una carriera, papà, prima di quel terzo fumettone di film! Prima che la gente si dimenticasse chi c'era sotto quel costume da uccello! Stai facendo una commedia basata su un libro scritto sessant'anni fa per un migliaio di vecchi rincoglioniti bianchi la cui preoccupazione è dove andarsi a prendere un dolce e un caffè a fine serata! L'unico interessato a questa merda sei tu! E adesso... ammettilo, papà: qui non c'entra assolutamente niente l'arte! Tu stai facendo questo perché vuoi sentirti di nuovo importante! Be', lo sai che c'è? Là fuori c'è un mondo di persone che lottano per sentirsi importanti ogni giorno, ma per te tutto questo non esiste! Accadono cose in questo mondo che tu ignori! Un mondo che... per la cronaca si è già dimenticato da un pezzo di te! Insomma, chi cazzo sei tu?! Tu odi i blogger, ti fa schifo Twitter, non sei neanche su Facebook, è pazzesco! Sei tu quello che non esiste! Tu stai facendo questo perché hai una paura dannata, come tutti quanti noi, di non contare niente! E la sai una cosa? Hai ragione: non conti! Non è così importante, ok? Tu non sei importante, facci l'abitudine!
  • Lesley [disperata]: Perché non ho nessun rispetto per me stessa?
    Laura: Sei un'attrice, tesoro...
  • Mike Shiner [vedendo Sam seduta sul parapetto del tetto del teatro St. James]: Secondo me non è alto abbastanza.
    Sam: Anche secondo me.
    Mike Shiner: Che ci fai quassù?
    Sam: Oh, adrenalina... Mi sono appena disintossicata. È la cosa più simile alla droga.
  • [Sam è seduta sul parapetto del tetto del teatro St. James]
    Passante: Salta!
    Sam: Leccamela!
    Passante: Ok, saltami sulla faccia allora!
    Sam [risolino]: Adoro questa città.
  • Sam: Obbligo o verità?
    Mike: Verità
    Sam: Sei proprio noioso.
    Mike: La verità non è mai noiosa.
    Sam: Ti va di fare sesso con me?
    Mike: No.
    Sam: Sul serio? Perché no?
    Mike: È la seconda domanda.
    Sam: È la seconda parte.
    Mike: Ho paura che non mi si rizzerebbe.
    Sam: Be', non sembrava che fosse un problema sul palcoscenico.
    Mike: Perché non c'è niente che sia un problema per me, sul palcoscenico.
  • Sam: Voglio farti un'altra domanda.
    Mike: Hai già fatto un'altra domanda.
    Sam: Ancora una.
    Mike: Spara.
    Sam: Se non avessi paura, cosa vorresti farmi?
    Mike: Ti toglierei gli occhi dalla testa...
    Sam: Simpatico...
    Mike: ...e li metterei al posto dei miei per guardarmi attorno, così potrei vedere questa strada come la vedevo alla tua età.
  • Mike Shiner: La mia mega erezione ha avuto 50 mila visualizzazioni su YouTube!
    Riggan Thomson: Una gatta che gioca con un vibratore ne farebbe di più!
  • Birdman: Sei patetico, Riggan. Rotolarti sul pavimento con quel frocetto in una fogna da ottocento posti come questa. Sei davvero nella merda, stavolta. Hai distrutto un capolavoro letterario con un adattamento puerile. E ora stai per distruggere ciò che resta della tua carriera. Sei patetico. Andiamocene da qui finché siamo in tempo.
    Riggan: Questa è un'immagine mentale. Questa è un'immagine mentale.
    Birdman: Smettila con queste stronzate. Ma quale immagine mentale? Io sono te, coglione.
    Riggan: Lasciami in pace.
    Birdman: Eri una star di Hollywood, ricordi? Presuntuosa, ma felice.
    Riggan: Non ero felice.
    Birdman: Ignorante, ma affascinante. Ora, sei solo un miserabile succhiacazzi.
    Riggan: Ero solamente un poveraccio. Ero solamente un poveraccio.
    Birdman: Sì, ma un falso poveraccio. Un poveraccio di Hollywood. Cosa vuoi dimostrare? Di essere un artista? Beh, non lo sei!
    Riggan: Vaffanculo!
    Birdman: No, vaffanculo tu! Vigliacco. Abbiamo incassato miliardi. Che cosa fai, te ne vergogni? Miliardi!
    Riggan: E miliardi di mosche mangiano merda ogni giorno, e allora? Questo non la rende buona! Non so se ci hai fatto caso, ma era il 1992!
    Birdman: Potresti rimettere quella tuta se lo volessi. Non siamo morti.
    Riggan [si sbottona la camicia e si guarda allo specchio]: Guarda qua! Guarda! Guarda, guarda, avanti! Sembro un tacchino con la leucemia! Sto scomparendo, cazzo! Ecco quello che resta, sono diventato solamente una risposta di Trivial Pursuit, ormai!
    Birdman: Tu sei un impostore in questo ambiente, prima o poi ti scopriranno.
    Riggan: Tu vuoi proprio non capire... tu sei morto, per favore...
    Birdman: Noi non siamo morti.
    Riggan: Ti prego, resta morto... resta morto...
    Birdman: Noi non siamo morti.
    Riggan [urlando]: Smettila di dire "noi"!! Non c'è nessun "noi"!! Io non sono te, vuoi capirlo?! Io sono Riggan Thomson!
    Birdman: No. Tu sei Birdman. Perché senza di me, tutto quello che resta di te è solo un triste, mediocre ed egoista attore che si aggrappa agli ultimi rimasugli della sua carriera. [Riggan fa levitare il poster di Birdman 3 e lo lancia verso l'attaccapanni sulla parete, che lo trapassa] Per quale motivo l'hai fatto? Mi piaceva, quella locandina. [ride] Sarà sempre "noi", fratello.
  • Mike: Riggan aveva ragione.
    Sam: A proposito di che?
    Mike: A proposito del fatto che sei speciale. Lo sai, tu te ne stai qua, in teatro, cercando di diventare invisibile dietro questa fragile facciata da tossica fallita ma non ci riesci. Non sei affatto invisibile. Ti si vede. Sei una specie di gran casino come una candela che brucia da due lati ma sei bellissima. Non c'è fumo, alcool o caratteraccio che possa nasconderlo.
  • [In un bar] Tabitha Dickinson: Distruggerò il suo spettacolo.
    Riggan Thomson: Ma se non l'ha ancora visto... Ah, scusi, ho fatto qualcosa che l'ha offesa? Io sento nel suo atteggiamento...
    Tabitha Dickinson: Ora che mi ci fa pensare sì: ha occupato un teatro che avrebbe potuto essere utilizzato per qualcosa di valido.
    Riggan Thomson: Ok. Ma... Voglio dire, come può dire se è valido o no? cioè, lei non ha...
    Tabitha Dickinson: Sì, è vero, non ho letto una parola del copione né ho assistito a una delle anteprime. Ma dopo la prima di domani le assicuro che scriverò una delle peggiori recensioni che siano mai state scritte, e farò chiudere il suo spettacolo. Le piacerebbe sapere perché? Perché io la detesto. Lei e tutti quelli che rappresenta. Ragazzini egoisti, presuntuosi e arroganti. Patetici attori ignoranti, improvvisati, impreparati, che si illudono di avvicinarsi all'arte, che si assegnano a vicenda premi per cartoni e film pornografici che dipendono dal box office del week-end. Be', questo è teatro. E non può presentarsi qui a far finta di saper scrivere, dirigere e recitare nel suo lavoro di autopropaganda senza prima passare da me. In bocca al lupo.
    Riggan Thomson: Ah. Wow. Non lo so, che cosa può essere capitato nella vita di una persona perché decida di fare il critico?... Che sta scrivendo, un'altra recensione? Eh? Com'è, buona? Lo è? È cattiva? Ma l'ha visto, questo spettacolo? Mi faccia leggere. [le toglie il taccuino dalle mani]
    Tabitha Dickinson: Guardi che chiamo la polizia...!
    Riggan Thomson: Non chiamerà la polizia. Leggiamo questa cazzo di recensione. "Acerbo", acerbo è un'etichetta. Aspetti, eh... "Fiacco", anche questa è solamente un'etichetta. Margi..."Marginalia"!? Sta scherzando? Sembra qualcosa che bisogna curare con la penicillina, un'altra etichetta, sono tutte etichette. È capace solo a etichettare qualunque cosa, questa è squallida pigrizia. Lei è... Lei è solo una pigra del cazzo! È una pigra! [prende un fiore] Sa cos'è questo? Lei lo sa che cos'è questo? Non lo sa. E sa perché? Perché lei non è capace di vedere questa cosa se non sa come etichettarla. Lei scambia tutti quei rumorini che ha nella testa per vera conoscenza.
    Tabitha Dickinson: Ha finito o no?
    Riggan Thomson: No, non ho finito! Qui non si parla per niente di tecnica! Non c'è una sola parola sulla struttura! Non una parola sulle intenzioni! È solo un mucchio di merdose opinioni, supportate da ancora più merdosi paragoni! Lei scrive un paio di paragrafetti, e vuole sapere: niente di questo le costa un beneamato cazzo! [rompe un bicchiere] Lei non rischia niente! Niente! Niente! Niente! Bè, io sono uno splendido attore! Questo spettacolo mi è costato tutto... Allora ti dico una cosa: [strappa il foglio] prendi questa "recensione", maligna e vigliacca, scritta con le tue squallide etichette di merda, e vedi di ficcartela su per quel rinsecchito e flaccido culo.
    Tabitha Dickinson [sorride]: Tu non sei un attore, sei una celebrità. Mettitelo bene in testa. [gli mette in mano il fiore] Te lo distruggo, lo spettacolo.
  • Sam: Stai diventando un cult sul web.
    Riggan: Sul serio?
    Sam: Sì. Credo sia meglio che te lo dica io prima che lo facciano gli altri. 350 000 visualizzazioni in meno di un'ora... che tu ci creda o no, questo è il potere.

Note modifica

  1. Epitaffio di Raymond Carver.

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