Alain Prost
pilota automobilistico francese
Alain Marie Pascal Prost (1955 – vivente), ex pilota automobilistico francese.
Citazioni di Alain Prost
modificaCitazioni in ordine temporale.
- [Sulla Ferrari 643 F1, spregiativamente] Questa Ferrari si guida come un camion.[1]
- Corro per me stesso e per la Renault, non per la Francia perché la Francia non ha mai corso per me.[2]
- Senna dice che crede in Dio... Probabilmente è tanto convinto da pensare di essere immortale, altrimenti non farebbe quello che fa.[2]
- [Sulle emozioni che si provano in una monoposto] Adrenalina pura, scarichi violenti, paura, eccitazione, riflessi sotto vuoto spinto, difficoltà continue.[3]
- Il mio sport è molto pericoloso, bisogna avere fortuna, purtroppo ho perso degli amici, l'ultimo Ayrton Senna.[3]
- [Parlando della morte di Senna] Mi sentii come se avessi lasciato la Formula 1 un'altra volta. Dopo non ho mai più visto il nostro sport nella stessa maniera. Fu qualcosa di enorme, di incredibile. Ci penso sovente. Sono passati tanti anni e mi accorgo che io e Ayrton manteniamo la stessa popolarità. Perché nelle nostre sfide abbiamo scritto alcune delle più belle pagine di questo sport. [...] È stata una perdita irreparabile, che fa ancora male. Non si può dimenticare. Adesso, a parte l'anniversario di questi giorni, si cerca di non parlarne molto. Ma il pensiero resta.[4]
- [Sull'esperienza in Ferrari] Ho fatto l'enorme errore di credere di poter cambiare la mentalità, il modo in cui il team funzionava e affrontava i problemi. Nel 1990 un po' ci sono riuscito, ma nel 1991 tutto è tornato come prima.[5]
- [Dopo la morte di Senna] [...] la famiglia Senna mi aveva invitato alle esequie in Brasile, ma ero indeciso. Nel suo Paese io ero stato il grande nemico: non volevo eccitare qualche comportamento violento. Eppure avrei voluto tanto andare e rendergli omaggio. Decisi di chiamare un amico: Jean-Luc Lagardére, presidente della Matra. Sua moglie era brasiliana: le chiesi un consiglio e lei non ebbe alcun dubbio, dovevo andare. Le devo tanto. A San Paolo fui ricevuto come un capo di stato. La sua famiglia mi accolse con grande affetto e non potrò dimenticare l'onore che mi hanno offerto, consentendomi di portare a spalla la sua bara in mezzo a un mare incredibile di folla che gridava il suo nome, che piangeva, si disperava. Legandomi ad Ayrton per sempre.[6]
- [Nel 2017] Le moderne Formula 1 sono più complicate, ma meno comunicative di quelle del passato. Durante la mia carriera, quando frenavi o sterzavi l'auto reagiva muovendosi o generando del rollio. Oggi ci sono più strumenti di supporto che sono utili per la gestione. Anche seguire un'altra auto era più complicato all'epoca. La macchina era difficile da guidare e noi eravamo più inclini agli errori.[7]
- Anche se era un'auto fantastica, ho sempre detestato la Williams FW15C del 1993. Impostavo l'assetto della monoposto insieme al mio ingegnere. A causa delle sospensioni attive, queste regolazioni cambiavano continuamente. La tenuta di strada era in continua evoluzione. Affrontare una curva in pieno piuttosto che alleggerire un po' il piede era diventato più facile per me. Ho dovuto adattarmi, ma l'auto non era l'ideale per il mio stile di pilotaggio.[7]
- Mi ripeto spesso una cosa: vengo da Saint-Chamond, un piccolo paese della Loira, i miei genitori non avevano soldi. Ho fatto tutto da solo. Non avevo un manager, gestivo da solo i miei contratti. Ero piccolo, con un naso storto e i capelli ricci. E rimango un quattro volte campione del mondo con 51 vittorie. A volte ho vinto dei Gran Premi con macchine che qualsiasi pilota avrebbe portato al primo posto. Ma altre volte sono arrivato quarto dopo aver fatto una delle migliori gare della mia vita. Ma nessuno l'ha visto.[8]
- Sono 40 anni che mi chiedono chi sia il migliore pilota di sempre! [...] Innegabilmente, però, sono sottovalutato. Mi sono spesso chiesto il perché. Sono l'unico pilota che ha vinto più campionati del mondo e nonostante questo ha accettato di stare con un compagno di squadra il più possibile, a volte anche sostenendolo. Questo è stato il caso di Ayrton Senna. Ho quasi chiesto che venisse ingaggiato dalla McLaren. Non ho mai avuto un contratto da primo pilota. Forse questo ha funzionato contro di me. Era la rivalità con Ayrton il problema? È difficile saperlo. Alla fine, credo di essere stato un ragazzo troppo normale. Ed essere normali non vende bene.[8]
- [Sulla rivalità Prost-Senna] Ayrton rappresentava più brio. Io ero il "professore", clinico. Lui era "mistico" e questo piaceva alla gente [...] devo dire che a volte mi ha realmente impressionato in qualifica, non ricordo esattamente quando, ma mai in condizioni di gara. In gara e nel warm-up, la maggior parte delle volte ero più veloce.[9]
Citazioni su Alain Prost
modifica- Alain Prost [...] nell'ottobre 1991 fu licenziato dalla Ferrari per averla definita «un camion». Io quella vicenda l'ho vissuta in prima persona perché la famosa domanda a Prost che generò la risposta del "camion" gliela posi proprio io. A Suzuka [...], al termine di una gara infelice dove il francese [...] giunse soltanto quarto staccato di un minuto e mezzo dal vincitore. [...] Alain in quell'occasione non aveva intenzione di offendere la Ferrari. Voleva semplicemente spiegare perché la macchina si guidava male. Lui disse a me e agli altri giornalisti: «Andavo piano perché l'auto era difficile da guidare: lo sterzo era troppo pesante». Gli risposi: Spiegati meglio Alain: Che intendi dire con "pesante"? E lui aprendo le braccia come per afferrare un grande volante immaginario, mi disse: «Hai presente il volante di un camiòn? Era duro da sterzare come un camiòn!» Pronunciato alla francese, con l'accento sulla "o". Dietro di me però, c'era un giornalista dell'Ansa che [...] frettolosamente vergò sul taccuino le seguenti parole: "Prost: la Ferrari è un camion". Così l'articolo dell'Ansa partì con destinazione tutti i giornali italiani dando alla Ferrari, che non ne poteva più di Prost, un assist formidabile per licenziarlo in tronco [...]. Vi garantisco però, che le parole di Prost in quel momento non volevano essere offensive o di dileggio. Ma esplicative. Però, erano sei mesi che fra Prost e la squadra si trascinavano incomprensioni e accuse. Il francese aveva fatto saltare l'ingaggio di Senna per gelosia, poi con il suo atteggiamento aveva spaccato l'armonia della squadra. [...] Qualche giorno dopo, si venne a sapere che la Ferrari di Prost a fine gara aveva un tirante dello sterzo danneggiato. Per quello era diventata così pesante da guidare. Come un camion. (Alberto Sabbatini)
- [«Hai battagliato con i più grandi piloti [...], chi è stato il migliore per te?»] Nel complesso il migliore per me è stato Alain Prost. Ha sempre avuto una visione delle gare superiore a tutti gli altri, davvero molto intelligente. Non era veloce come Ayrton ma rispetto a lui sapeva portare a casa il risultato anche con più pazienza. (Stefan Johansson)
- Prost si è bruciato il cervello a causa di Senna. Prima che la gara inizi, sa di essere battuto. (James Hunt)
- Se fossi stato un team manager avrei scelto Prost, che era chirurgico nella guida e nella condotta di gara. Molto più affidabile [rispetto a Senna]. (Jackie Stewart)
Note
modifica- ↑ Da una dichiarazione dell'autunno 1991; citato in Carlo Cavicchi, Tecnica e cuore: imbattibili si torna, Repubblica Automotori, supplemento a la Repubblica, 16 dicembre 2000, p. 10.
- ↑ a b Citato in Marco Pastonesi e Giorgio Terruzzi, Palla lunga e pedalare, Dalai Editore, 1992, p. 50, ISBN 88-8598-826-2.
- ↑ a b Citato in Fausto Narducci e Pierlangelo Molinaro, Tutti in piedi: è il secolo di Alì, La Gazzetta dello Sport, 21 novembre 1999.
- ↑ Dall'intervista di Cristiano Chiavegato a La Stampa; citato in Luca Ferrari, Prost su Senna: "È stata una perdita irreparabile, fa ancora male", formulapassion.it, 27 aprile 2014.
- ↑ Dall'intervista di Mark Hughes a The Race, 2020; citato in Pillole F1 / La Ferrari 643 'camion' di Prost, formulapassion.it, 24 dicembre 2021.
- ↑ Da Mauro Coppini, Adriano Costa, Gianluca Calvaresi (a cura di), Machina.3 – "70X1 Formula 1 1950 · 2020", FormulaPassion, febbraio 2021, ISBN 9788894414936; citato in Roberto Boccafogli, Pillole F1 / "Alain, mi manchi", formulapassion.it, 27 dicembre 2021.
- ↑ a b Da un'intervista a EVO; citato in Luca Ferrari , F1 | Prost: "Ho sempre detestato la Williams del 1993", formulapassion.it, 1º luglio 2017.
- ↑ a b Da un'intervista a Le Figaro; citato in Valerio Barretta, Prost: "Sono sottovalutato, pago la mia normalità", formulapassion.it, 5 aprile 2021.
- ↑ Da un'intervista a Motor Sport; citato in Alessandro Prada, Prost: "Sono stato completamente sottovalutato", formulapassion.it, 7 febbraio 2024.
Voci correlate
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