Ultime parole da Romanzo criminale

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Voce principale: Ultime parole dai libri.

Voce principale: Ultime parole dai film.

Raccolta delle ultime parole pronunciate dai personaggi dal franchise di Romanzo criminale in punto di morte.

Libro modifica

  • I soldi l'ho dati alla mia ragazza, mo' la chiamo col cellulare e te li faccio portare, eh? (Il piccoletto)
Dopo aver aggredito i teppisti che lo hanno derubato e pestato, un ex membro della banda della Magliana decide per orgoglio di rifiutare i loro soldi e dopo aver rivelato il suo nome al piccoletto, capo del gruppo, gli spara in testa senza pensarci due volte.
  • Ah, pure tu stai co' questi! Hai fatto proprio 'na fine de merda! (Mario "Il Sardo" Puddu)
Ormai giudicato scomodo e fastidioso dagli altri membri della banda, Mario "Il Sardo" viene attirato con l'inganno ad un incontro di pace e una volta lì viene crivellato di colpi dal Freddo con una pistola nascosta in una scatola di cioccolatini.
  • Il Tedesco: Il banchiere è un abitudinario. Ogni mattina alle otto in punto esce da quel portone e monta sulla macchina di servizio. L'autista sarà qui a momenti. Parcheggia sempre là di fronte. Dobbiamo beccarlo mentre attraversa la strada per raggiungere l'auto. Sono quaranta-cinquanta passi. Non abbiamo molto tempo.
    Nembo Kid:È tutto a posto.
Su ordine dei loro associati mafiosi e dei servizi segreti, Nembo Kid e il Tedesco aggrediscono un banchiere milanese, ma prima di poterlo finire vengono attaccati da una guardia giurata: mentre il Tedesco muore sul colpo Nembo prova ad estrarre la sua pistola, ma viene rapidamente finito prima di poter fare alcunché.
  • Bene per che? (Zaraffa)
Reo di aver commesso un omicidio senza l'autorizzazione dei suoi capi, lo spacciatore Zaraffa viene attirato con l'inganno in un'automobile insieme ad alcuni membri della banda e una volta lì viene strangolato da Trentadenari e pugnalato da Scrocchiazeppi, che lo finisce tagliandogli la gola.
  • Grazie, Freddo, grazie sei più che un fratello per me, grazie... fatte abbraccia', Freddo, fratello mio! (Aldo Buffoni)
Beccato ripetutamente a vendere droga alle spalle dei compagni, Aldo Buffoni viene attirato in un luogo isolato dall'amico Freddo che, pur con estrema riluttanza, lo uccide dopo averlo ingannato con false promesse di salvezza.
  • I soldi? (Il Turco)
Al termine di una trattativa con Fierolocchio e Bufalo il narcotrafficante noto come Il Turco chiede il proprio pagamento per la consegna, ma viene immediatamente ucciso da Bufalo con un colpo alla testa.
Vendendo i compagni e ammanicandosi con vari gruppi politici e criminali Dandi a diventare ricco e potente come sempre desiderato, entrando nel giro della legalitá. Un giorno, dopo una proposta di affari dei colleghi massoni e una discussione accesa col suo socio, il viscido Secco, Dandi decide di andare a ritirare alcune preziose vetrate che ha ordinato da tempo: nonostante Il Nero, suo fido braccio destro, lo metta in guardia sul ritorno in scena del Bufalo, l'ex boss non sente storie e si reca dal vetraio Savona. A sua insaputa tuttavia il Bufalo lavora per il Secco e ha organizzato un agguato con la sua nuova banda: così appena si avvicina alla bottega di Savona Dandi viene avvicinato da una moto guidata dal Pischello e con a bordo il toscano Conte Ugolino, che gli spara al cuore sotto gli occhi soddisfatti di Bufalo e Fierolocchio.

Film modifica

  Citazioni in ordine temporale.

  • Sto a morì... (Andrea/Il Grana)
Rimasto ferito durante un furto d'auto con gli amici Libanese, Dandi e Freddo, il giovane Andrea detto "Il Grana" spira nella baracca in cui si erano nascosti.
  • No, no, io devo vedere mia figlia... (Barone Rosellini)
Rapito da un gruppo di criminali, il Barone Rosellini fa delle resistenze per farsi fotografare e supplica di tornare a casa coi suoi famigliari, ma viene ucciso con un colpo alla testa dal Libanese, che lo ha sempre odiato per via del trattamento riservato ai suoi genitori.
  • 'Embè? (Bernardino)
Mentre gioca a carte con il boss noto come Il Napoletano, il criminale Bernardino va ad aprire alla porta e si ritrova davanti Dandi e Freddo. Il boss chiede ai due delle spiegazioni, ma viene strangolato da Dandi e colpito al petto dal Freddo mentre Il Napoletano e gli altri criminali nella bisca vengono crivellati di colpi dai loro complici.
Colpevole di aver provato a far incarcerare alcuni membri della banda, Il Terribile viene raggiunto sulla scalinata di Trinità dei Monti dal Libanese, Dandi e Freddo e viene pugnalato da quest'ultimo al petto, morendo agonizzante mentre viene preso in giro dai tre.
Non avendo pagato un pesante debito di gioco al suo guardiaspalle Nicolino Gemito, il Libanese viene pugnalato da quest'ultimo dopo essersi nuovamente rifiutato di pagare per via del suo status di boss di Roma e finisce così per agonizzare per strada.
  • A' Ste, và a vedere che succede. (Nicolino Gemito)
Rifugiatosi nella sua villa al mare, Nicolino Gemito viene attaccato dalla banda e nonostante provi a resistere viene bloccato alle spalle da Freddo e pugnalato alla gola da Aldo Buffoni.
  • Grazie! Grazie! (Aldo Buffoni)
Scoperto da Freddo come un traditore che vende droga alle spalle della banda, Aldo Buffoni riesce apparentemente ad ottenere il perdono, ma quando abbraccia Freddo per ringraziarlo viene immediatamente crivellato di colpi dall'amico.
Incaricato da Dandi di uccidere un banchiere per conto dei servizi segreti, il Nero riesce a portare a termine il compito, ma durante la fuga viene colpito al petto da una guardia giurata.
Ormai divenuto il boss di Roma, Dandi si reca in un negozio di antiquariato che frequenta di solito, ma una volta uscito si ritrova faccia a faccia con l'ex complice Bufalo che lo uccide sparandogli al petto e alla testa.
  • Grazie mille, arrivederci! (Roberta Vannucci)
Dopo aver fatto colazione nel bar frequentato di solito l'ex fidanzata del Freddo Roberta Vannucci fa per salire nella sua auto, ma muore in un'esplosione provocata da Ciro Buffoni per vendicare la morte del fratello Aldo.
Uscito fuori da una chiesa Ciro Buffoni si ritrova davanti al Freddo e dopo un attimo di esitazione prova a sparargli venendo immediatamente freddato con un colpo alla testa. L'ultimo dei membri della banda fa poi per andarsene, ma viene centrato al petto da un cecchino dei servizi segreti per essere messo a tacere sugli affari della banda.

Serie televisiva modifica

  Citazioni in ordine temporale.

Prima stagione modifica

  • Aiuto! Aiuto! Aiuto! Affanculo! (Capo dei teppisti)
Nel primo episodio una banda di giovani teppisti romani pesta a sangue un innocuo vecchietto, deridendolo e derubandolo. A loro insaputa però il vecchio è un ex membro della banda della Magliana, che dopo aver rivelato al gruppetto la sua identità azzoppa e uccide il loro capo tra lo sconcerto della gente
  • So' sceso a controlla', credevo che dormiva. (Gaetano Cannizzaro)
Nel primo episodio i membri delle batterie di Testaccio e della Magliana scoprono che Gaetano Cannizaro, incaricato di sorvegliare per loro il barone Rosellini, ha ucciso il barone perché visto in faccia: mentre i membri dei due gruppi iniziano a litigare Libanese estrae improvvisamente la sua pistola e fredda Cannizaro sparandogli in testa.
  • Vi lascio una barca, la villa! (Debitore del Sardo)
Nel secondo episodio Sergio Buffoni e Fierolocchio si imbattono in un regolamento di conti: nonostante le sue suppliche, un debitore del boss noto come Il Sardo viene legato nella sua macchina e bruciato vivo dai suoi scagnozzi Trentadenari e Ricotta.
  • Ve spaccio gratis! Ve faccio tutto quello che ve pare! (Il Saggio)
Nel quinto episodio catturato insieme alla compagna Sara, ex fidanzata del Libanese, il piccolo criminale noto come Il Saggio viene giustiziato con un colpo al cuore dal boss sotto gli sguardi disperati di Sara.
  • Non torna niente come prima, non ci torna niente come prima! (Sara)
Nel quinto episodio Il Libanese trova Sara nel suo appartamento, che dopo avergli rinfacciato le violenze e gli abusi che ha subito per colpa sua si suicida sparandosi in testa sotto i suoi occhi.
  • Ecco do' ammazzi chi te se mette contro: il cimitero dei martiri della Majana! Ma mo che c'hai tutta Roma contro, sto cimitero l'ha' da chiude'! Te devi scava' la fossa tua! E levati! (Satana)
Nel decimo episodioIl Satana, colpevole di aver insultato i suoi ex complici, viene portato in un luogo isolato dal Libanese, Freddo e Dandi dove viene giustiziato dai tre dopo essere rimasto fermo sulle sue opinioni.
  • Ao', gl'avete fatta! Ma che... (Angioletto)
Nel undicesimo episodio Angioletto, giovane spacciatore nipote dell'ex boss Puma, riesce a consegnare i soldi ai misteriosi spacciatori che gli avevano venduto della droga, ma questi lo crivellano di colpi a tradimento nonostante il lavoro svolto.
  • All'affari che faremo 'nsieme! (Enrico Bordini)
Nel undicesimo episodio Il Libanese attira con l'inganno i fratelli Enrico e Gianni Bordini ad un incontro privato e, fingendosi interessato a reclutarli, rivela di averli scoperti come spacciatori rivali alla banda, crivellandoli di colpi con una mitraglietta e fracassandogli la testa con un posacenere.
  • Te l'ho già detto, ce volevamo rimette a paro! Volevamo arza' n po' de sordi spignendo 'n po' de droga! (Gianni Bordini)
Nel undicesimo episodio Il Libanese attira con l'inganno i fratelli Enrico e Gianni Bordini ad un incontro privato e, fingendosi interessato a reclutarli, rivela di averli scoperti come spacciatori rivali alla banda, crivellandoli di colpi con una mitraglietta e fracassandogli la testa con un posacenere.
Nel dodicesimo e ultimo episodio Il Libanese, ormai solo e in preda alla follia, cerca di chiamare a gran voce sua madre sotto casa sua quando vede avvicinarsi una moto con due sconosciuti a bordo: prima di poter capire chi si trova di fronte il boss viene crivellato di colpi e finito con un colpo alla testa dal passeggero della motocicletta.

Seconda stagione modifica

  • No, bello! Ma perché voi chi cazzo sete? (Beato Porco)
Nel primo episodio l'ubriacone noto come Beato Porco viene giustiziato dal Bufalo come monito per aver sparso la voce infondata di essere l'assassino del Libanese.
  • Io no sabia che voi sia una banda...! (Complice della transessuale)
Nel terzo episodio i membri della banda rapiscono una transessuale colpevole di aver derubato Ruggero Buffoni e per intimorire la donna Freddo giustizia senza pietà i suoi complici.
  • Me pare giusto... Io ho solo un'altra richiesta: io credo che è arrivato il momento che tu te ne vai affanculo! (Il Sardo)
Nel quarto episodio Il Sardo prepara insieme al Dandi una trappola per uccidere il Freddo e poter così diventare il boss della banda, ma all'ultimo Dandi sceglie invece di uccidere proprio il Sardo, ormai divenuto scomodo all'organizzazione.
  • Questo lo devi chiedere a Zio Carlo. (Il Nero)
Nel quinto episodio Dandi rivela al Nero di aver scoperto che è stato lui ad uccidere Il Libanese con l'aiuto di Nembo Kid e il supporto della mafia e pertanto lo giustizia con un colpo alla testa.
  • A' Sergio, dije qualcosa te... (Il Canna)
Nel sesto episodio i fratelli Buffoni interrogano Il Canna, un loro spacciatore che vende droga alle spalle della banda, ma quando questi chiede aiuto a Sergio quest'ultimo lo crivella di colpi all'istante.
  • Li mortacci tua! (Sergio Buffoni)
Nel settimo episodio Freddo scopre che a vendere la droga a suo fratello Gigio e a tradire il gruppo è stato l'amico Sergio Buffoni: il criminale porta l'amico in un luogo isolato e dopo aver finto di perdonarlo con un abbraccio lo pugnala ripetutamente per il tradimento.
  • Fierolo', eh... scusame, 'o so c'ho fatto 'n macello! Però me organizzi n'artro pajo de'ncontri, te sistemo tutto! (Marcellino)
Nel settimo episodio il pugile Marcellino chiede scusa a Fierolocchio per aver vinto un incontro in cui avrebbe dovuto perdere per far vincere importanti scommesse al criminale, ma quest'ultimo è scosso per la morte dell'amico Sergio e pertanto massacra Marcellino con il calcio della sua pistola in un raptus d'ira.
  • Dì ar Dandi che è stato un piacere! (Il Larinese)
Nel nono episodio Donatella compra per conto del Dandi una pagina mancante della lista della P2 dal falsario noto come Il Larinese: quest'ultimo è soddisfatto per l'affare, ma appena le dà le spalle viene ucciso col suo guardiaspalle da Donatella.
  • Ao', ma Dandi 'ndo cazzo sta?! (Lucio "Scrocchiazzeppi" Fabiani)
Nel decimo e ultimo episodio Scrocchiazzeppi si reca ad un incontro con l'ex amico Fierolocchio e un'altra sgherro del Dandi per ritirare del denaro con cui lasciare Roma. Fierolocchio spera così di poter rimediare ai torti fatti all'amico nel corso degli anni, ma mentre Scrocchiazeppi controlla il denaro lo sgherro di Dandi lo uccide con un colpo alla testa, il tutto sotto lo sguardo disperato di Fierolocchio.
  • Proprio a te aspettavo! (Ruggero Buffoni)
Nel decimo e ultimo episodio Ruggero Buffoni apre la porta a Donatella, ma prima di poter fare alcunché viene ucciso dalla donna con un colpo alla testa per vendicare la morte di Gigio, fratello del Freddo.
Nel decimo e ultimo episodio il Dandi passeggia senza scorta per le vie di Roma e osserva un trono vuoto in una vetrina. Dopo aver salutato il negoziante fa poi per andarsene, ma si ritrova davanti una motocicletta guidata da Fierolocchio e con sopra il Bufalo, che per vendicare i torti subiti lo crivella di colpi con una mitragliatrice.
Alla fine del decimo e ultimo episodio si conclude il lungo flashback iniziato con l'apertura della serie ed il misterioso vecchio, in realtà Il Bufalo, torna zoppicando al bar di Franco, storico ritrovo della banda. Dopo un'allucinazione in cui rivede tutti gli amici di un tempo egli sente le sirene della polizia, ma quando prova ad avvertirli Il Libanese gli fa notare che tutti loro sono morti e che lui è rimasto solo: raggiunto da due poliziotti, Bufalo sceglie di ricongiungersi ai compagni e punta l'arma contro gli agenti, venendo immediatamente crivellato di colpi.