Tron: Legacy

film del 2010 diretto da Joseph Kosinski

Tron: Legacy

Immagine Tron Legacy Logo.svg.
Titolo originale

Tron: Legacy

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti d'America
Anno 2010
Genere fantascienza, azione
Regia Joseph Kosinski
Soggetto Edward Kitsis, Adam Horowitz, Brian Klugman, Lee Sternthal
Sceneggiatura Edward Kitsis, Adam Horowitz
Produttore Steven Lisberger, Sean Bailey, Jeffrey Silver
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Tron: Legacy, film statunitense del 2010 con Garrett Hedlund, Jeff Bridges e Olivia Wilde, regia di Joseph Kosinski. È il sequel di Tron del 1982.

Frasi modifica

  Citazioni in ordine temporale.

  • È sorprendente come possa essere produttivo non fare nulla. (Kevin)
  • Stai interferendo col mio stato zen. (Kevin) [a Sam]
  • È lei il miracolo. Tutto ciò per cui ho lavorato: una frontiera digitale che riformi la condizione umana. (Kevin) [parlando di Quorra]
  • Io combatto per i creativi. (Tron) [ultime parole]
  • Caratteristica della perfezione è di essere inconoscibile. È irraggiungibile, ma è anche proprio davanti a noi, continuamente. (Kevin)

Dialoghi modifica

  Citazioni in ordine temporale.

  • Quorra [parlando di Kevin Flynn]: Lo conosci [il go]? La sua pazienza spesso batte la mia strategia più aggressiva. [Sam si avvicina ai libri] Flynn me li ha prestati. Li ho letti tutti.
    Sam: Ah... letture leggere: Tolstoj, Dostoevskij, I Ching, la pratica della meditazione... Ti terrà col fiato sospeso.
    Quorra: Flynn mi sta insegnando l'arte dell'altruismo, come... eliminare se stessi dall'equazione. Ma, detto fra te e me, il mio preferito è Jules Verne. Lo conosci Jules Verne?
    Sam: Certo.
    Quorra: Che tipo è?!
  • Kevin: Tron venne creato da Alan per il vecchio sistema, io l'ho portato qui per proteggere questo. CLU era una mia creatura, un programma nato per creare un mondo perfetto. Lavoravamo duro, sai, per realizzare l'utopia. Le ore qui erano solo minuti del tempo reale. E proprio quando pensavo di aver dato il massimo, accadde qualcosa di imprevisto.
    Sam: Il miracolo.
    Kevin: Il miracolo... non l'hai dimenticato! Le ISO: algoritmi isomorfi, una forma di vita tutta nuova.
    Sam: Le creasti tu?
    Kevin [ride]: No, no... si manifestarono loro, come una fiamma. In realtà non venivano da nessun luogo preciso. Le condizioni erano adatte e vennero alla luce. Per secoli abbiamo sognato di dèi, spiriti, alieni, di una intelligenza superiore alla nostra... e le ho trovate proprio qui, come fiori nel deserto. Erano molto ingenue, sagge oltre ogni immaginazione... erano uno spettacolo. Tutto ciò che pensavo avrei trovato nel sistema, controllo, ordine, perfezione, niente importava più. Quello che fino ad allora credevo perfetto non lo era, le ISO infransero tutto. Le possibilità del loro codice nativo, il DNA digitale... Malattie? Storia! Scienza, filosofia, ogni idea che l'uomo avesse mai avuto sull'universo andava messa in discussione. Improvvisazione biodigitale, capisci?
  • Kevin: I nostri due mondi sono più connessi di quanto si pensi. CLU crede che se io sono qui...
    Sam: Lui può uscire.
    Kevin: Col mio disco è possibile.
    Sam: E che succederebbe?
    Kevin: Fine del gioco. Lui non ammette l'imperfezione. Che c'è di più imperfetto del nostro mondo?
  • Kevin: Il solo modo per vincere è non giocare.
    Sam: Proprio una bella scelta di vita.
    Kevin: Comunque è una scelta.
    Sam: Tornare a casa insieme... Non lo vuoi anche tu?
    Kevin: Talvolta la vita sa come farti dimenticare desideri e speranze.
  • Sam [parlando di Quorra]: Ha corso un grosso rischio per me.
    Kevin: Ci sono cose che valgono il rischio.

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