Ti amerò... fino ad ammazzarti

film del 1990 diretto da Lawrence Kasdan

Ti amerò... fino ad ammazzarti

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Titolo originale

I Love You to Death

Lingua originale inglese, italiano, serbo-croato
Paese Stati Uniti d'America
Anno 1990
Genere Commedia
Regia Lawrence Kasdan
Sceneggiatura John Kostmayer
Produttore Jeffrey Lurie,
Ron Moler
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Ti amerò... fino ad ammazzarti (I Love You to Death), film del 1990 con Kevin Kline, Tracey Ullman e River Phoenix, regia di Lawrence Kasdan.

Joey: Beneditemi, padre, perché ho peccato. Eh... come state? Sono due settimane che non me sono confessato e... ho fatto cose cattive in questi giorni: ehm... mai alla messa, ho nominato Dio invano un bel po' di volte, e ho maledetto mia suocera... però sempre, sempre in dialetto, lei non ha potuto capire, perciò non so se conta...
Prete: Conta, conta.
Joey: Eh... OK. Ho tradito un poco mia moglie.
Prete: Ti sei macchiato di adulterio?
Joey: Sì.
Prete: Quante volte, figliolo?
Joey: Eh... cinque volte in due settimane. Aspettate. No, sto sbagliando. È stato... è stato quattro volte in questa settemana , con tre femmine, e tre volte la scorsa settemana, con altre due femmine. Però una femmina di questa settimana era la stessa della scorsa, o forse due femmine serano le stesse. A conti fatti, a me pare che faccia quante? Sette volte. Cioè, sono più di sette volte, padre. Siamo andati più sulle dieci o dodici volti, ma è stato, ecco, in occasioni diverse, però con cinque femmine diverse, ma con qualcheduna più di una volta; con qualcheduna parecchie. È... è un conto difficile, padre, non me le sono segnate, ma mettiamo una dozzina di volte in due settimane, una volta de più una volta de meno.

Dialoghi

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  Citazioni in ordine temporale.

  • Rosalie [mostrando a Devo la modella in copertina di una rivista]: Tu la trovi bella?
    Devo: Sì, direi di sì.
    Rosalie: Ce li ho li occhi, le vedo un sacco di ragazze pazze per Joey, e anche lui pende per le donne. E allora? Non c'è niente di grave. È italiano, e se anche le guarda, capirai!
    Devo: Spesso, nella vita, certi uomini fanno più che guardare.
    Rosalie: Tu non ti fidi di nessuno, Devo. È lì il tuo guaio.
    Devo: Io mi fido di te.
    Rosalie: Joey non mi farebbe mai rapporto con un'altra.
    Devo: Rosalie!
    Rosalie: Neanche se lo vedessi.
    Devo: Mettiamola così. Mettiamo che tu sognassi che ti tradisse, e venisse fuori che quel sogno è vero. Tu cosa faresti?
    Rosalie: Io i ammazzerei. E se questo non mi consolasse, ammazzerei lui.
  • Bridget: Joey, resta ancora un pochino!
    Joey: Non posso, me ne devo andare, ci ho un sacco di lavoro!
    Bridget: Magari torni più tardi.
    Joey: Sì, certo, più tardi.
    Bridget: E magari resti anche la notte.
    Joey: Pazza sei! Non posso restare la notte. Ho moglie e figli, io!
    Bridget: Joey, tu non ami tua moglie.
    Joey: E chi lo dice? Certo che l'amo! È che faccio l'amore con te, non vuole dire che non amo pure a lei.
    Bridget: Ma che razza di matrimonio è il tuo?
    Joey: Matrimonio bellissimo. Io compro la roba, e lei la cucina.
    Bridget: Cucinerò anch'io per te.
    Joey: No, tu non sei mia moglie, e manco italiana.
    Bridget: Neanche tua moglie lo è. È una specie di euroasiatica o non so cosa.
    Joey: no, sua madre è russa-croata, di là, lei viene dalla Jugoslavia. È un bravo paese, cattolico, proprio lì, vicino all'Italia, anzi, un pezzo d'Italia era – me pare.
    Bridget: Joey, questa non è Italia, questa è America.
    Joey: Eh, l'America è stata scoperta da un italiano e il suo nome l'ha preso da un altro.
    Bridget: E allora? Questo che cosa prova?
    Joey: Prova che l'America paese italiano è. Devo andare.
    Bridget: Joey, se sei tanto buon cattolico, perché fai tanto l'adultero?
    Joey: Sono un uomo, non sai quanti ormoni ho addosso!
  • Joey: Joey Boca mi chiamo. Sai che te dico? So qualcosa che te riguarda.
    Ragazza al bar: Ah sì? E cosa sai di me?
    Joey: Io so che qua non c'eri mai stata in vita tua.
    Ragazza al bar: Davvero? E tu come lo sai? Può darsi di sì.
    Joey: No, se ci fossi stata l'avrei saputo senz'altro, la gente ne avrebbe parlato, del tipo: "Ehi, Joey, hai visto chi c'era qua l'altra sera? Signore mio, che bellezza!
    Ragazza al bar: Ah!
    Joey: No, no, no, è vero. Una come te qua non ci capita molto spesso, è come una festa nazionale, mi sono spiegato? Non te la dimentichi.
    Ragazza al bar: Senti, tante grazie per il drink, ma io sono in compagnia.
    Joey: Un uomo fortunato. Ce l'avessi io la sua fortuna! Appena ti ho visto mi sono detto subito: "Signore mio, l'uomo che può uscire con questa femmina se deve sentire come un re, o di più!" Alla tua. [brindano]
    Ragazza al bar: Be', sarà meglio che torni.
    Joey: Qual è il tuo ragazzo? Io lo voglio vedere con i miei occhi. Almeno potrò passare il resto della mia vita invidiandolo a morte.
    Ragazza al bar: È... è seduto in quell'angolo, laggiù.
    Joey: Non sarà quello con la camicia gialla?
    Ragazza al bar: Sì, è quello.
    Joey: No!
    Ragazza al bar: Sì.
    Joey: No!
    Ragazza al bar: Sì, è quello. Perché?
    Joey: Eh no, gioia. Ti aspetti che io beva che una bellezza come a te, una femmina che qualunque uomo morirebbe per averla si sta buttando via per un tipo accussì? Tu potresti avere chiunque, chiunque! Perché ti prenderesti a lui?
    Ragazza al bar: Non è il mio ragazzo, non è niente del genere. Sono solo venuta qui con lui.
    Joey: Oh!
    Ragazza al bar: Io non ne sono innamorata. Ora va così.
    Joey: E certo che no! E come potresti?
  • Harlan: Ehi, Marlon, guarda chi c'è qui.
    Marlon: Ehi, guarda chi c'è! CHe si dice?
    Joey: Sto bene!
    Marlon [a Harlan]: Chi è?
    Harlan: Questo è Joey.
    Marlon: Joey?
    Harlan: Sai, il tizio... il tizio!
    Marlon: Ooh... Aah! Joey!
    Harlan: Ci ha tirato fuori.
    Joey: Sì, sto tirando fuori a tutti. Voglio comnciare da principio. Un colpo di spugna.
    Harlan: Io so che possono accusarci di tentato omicidio.
    Joey: No, no, no, non vi porto più davanti al giudice. Se ci porto a voi, metterebbero in prigione anche Rosalia. E io non voglio, no. Senza di me non c'è processo, state tranquilli.
    Marlon: L'hai saputo com'è andata? Non c'era mica niente di personale.
    Harlan: Sì, è vero, sì... Noi neanche ti conoscevamo.
    Marlon: Noi non eravano neanche amici, come adesso.
    Joey: No, no, è stata... Fu una conoscenza fatta male.
    Marlon [a Harlan]: È meglio andar via di qui, sai, prima che ci ripensino.
    Harlan: Sì, giusto. Saluti, Joey. Forse ci rivediamo.
    Joey: OK.
    Marlon [a Harlan, mentre escono]: Ah, che brava persona.
    Harlan: Sì.
    Marlon: Chi è Rosalie? [sbatte contro uno stipite di una porta aperta a metà]
  • [Joey porge a Rosalie un mazzo di fiori]
    Rosalie: E questi? Che me li dai a fare, i fiori?
    Joey [s'inginocchia]: Voglio che mi sposi un'altra volta.
    Rosalie: Cosa?
    Joey: Un altro matrimonio, un'altra vita. Si farà una grande cerimonia.
    Rosalie [getta il mazzo addosso a Joey e fa per andarsene]: E credi che rifarei lo stesso sbaglio?! Ancora non siamo neanche divorziati, come fai a risposarmi ancora?
    Joey: Rosalia, Rosalia! [...] [la conduce in un ripostiglio] Io ti amo, ti ho tirata fuori!
    Rosalie: Non provare a farlo un'altra volta! Ho cercato di ucciderti!
    Joey: No, tu la vita mi salvasti!
    Rosalie: Cosa?!
    Joey: Le pillole per dormire che mi hai dato hanno rallentato il sangue, m'hanno tenuto vivo! Me lo disse il dottore.
    Rosalie: Figlio di puttana, mi ha tradito per tutti questi anni! Perché dovrei fidarmi, ora?
    Joey: Perché sono cambiato. Un altro uomo sono!
    Rosalie: Perché? Perché tutto ad un tratto?
    Joey: Perché tu mi hai sparato!
    Rosalie: Cosa?!
    Joey: Rosalia, quando mi sono svegliato in quell'ospedale, e mi sono reso conto, ho detto a me stesso: "Signore mio, questa femmina mi ama fino alla morte! Mi ama così tanto che preferisce uccidermi che vedermi con un'altra femmina. È prontra ad andare in prigione per me. Signore mio, quanto mi ama! Picciridda mia, questo mi ci voleva: a sentire la tua passione, per capire che mi ami ancora come masculo, non come marito, ma come masculo.
    Rosalie [lo schiaffeggia]: Tu sei mio marito, dovresti esserne fiero! Io sono tua moglie, ne sono sempre stata fiera!
    Joey: OK, ci hai ragione! Io tuo marito sono, sarò fiero pure io! Non ti tradirò più, mai! Mai più! Rosalie, io ti amo: devi essere ancora mia moglie!
    Rosalie: Tu sei pazzo!
    Joey: Non lo vedi? Il nostro destino è. Siamo condannati a stare insieme.
    Rosalie: Come Romeo e Giulietta.
    Joey: Sì, e io ti sarò nei secoli fedele.
    Rosalie: Come Romeo e Giulietta.
    Joey: Come Di Maggio e la Monroe.
  • Devo: Credi che Joey possa esserle fedele?
    Nadja: Adesso tutto è possibile, se lui dato a me cioccolata.
    Devo: E se non lo sarà?
    Nadja: Noi lo spara ancora. Io sta scherzo!

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