Enea: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Enea==
*''Legno e sale. | E acqua limpida di specchi infranti. | Ilio brucia dietro le spalle, nessuno si volta a guardare. | Lacrime roventi e cuori gravidi per tutti. | Partiamo. | Non c'è altro da fare. | Abete piallato di fresco e pece nuova sotto le piante dei piedi, vele cerchiate di speranza e sole alto. | Della casa d'un tempo resta il fumo: riempie gola e narici, c'accompagnerà per sempre. | Esuli scalzi, animi rotti, vecchi, donne e bambini. | Partiamo. | Sconfitti, ingannati, schiene fredde sotto gli occhi di déi annoiati. | Partiamo. | I ricci di mio figlio, le rughe del padre curvo, le bocche spalancate di chi mi chiama "principe". | Mentre il regno che non ho mai retto arde ancora. | Il mio nome è Æneas e questo è l'ultimo giorno di Ilio. | Levare gli ormeggi è morire due volte. | Il futuro odora di vento e paura. | Partiamo.'' ([[Simone Sarasso]])
*''Dunque, [[Didone|Dido]] infelice, e’ fu pur vera | Quell’empia che di te novella udii, | Che col ferro finisti i giorni tuoi? | Ah, ch’io cagion ne fui!''
 
===''[[Eneide]]''===
*''Dunque, [[Didone|Dido]] infelice, e’e' fu pur vera | Quell’empia che di te novella udii, | Che col ferro finisti i giorni tuoi? | Ah, ch’ioch'io cagion ne fui!''
*{{NDR|Ad Acate}} ''Guarda Priamo! Qui pure la gloria ha il suo premio, | e le pene hanno lagrime, toccan le cose degli uomini l'animo.''
*{{NDR|A [[Didone]]}} ''Ma ne l'[[Italia]] il mio fato mi chiama. | Italia Apollo in Delo, in Licia, ovunque | vado, o mando a spïarne, mi promette. | Quest'è l'amor, quest'è la patria mia. | Se tu, che di Fenicia sei venuta, | siedi in [[Cartagine|Cartago]], e ti diletti e godi | del tuo libico regno, qual divieto, | qual invidia è la tua, ch'i miei Troiani | prendano Ausonia?''