Raccolta di slogan comunisti.

Un manifesto propagandistico del 1920: "Чтобы больше иметь — надо больше производить. Чтобы больше производить — надо больше знать.", in italiano "Per avere di più, è necessario produrre di più. Per produrre di più, è necessario sapere di più."

Slogan modifica

  • Abbiamo vinto nelle battaglie, vinceremo nel lavoro.[fonte 1]
  • Al lavoro e alla lotta.[1]
  • Chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso.[2]
  • I popoli della terra non hanno bisogno della guerra, viva la pace, morte alla guerra.[fonte 3]
  • Il comunismo è il potere sovietico più l'elettrificazione di tutto il paese.[3]
Коммунизм — это есть советская власть плюс электрификация всей страны.[fonte 4]
  • La verbosità dei preti è l'arma del nemico.[fonte 7]
  • Morte al fascismo, libertà al popolo![4]
Smrt fašizmu, sloboda narodu[fonte 9] / Смрт фашизму, слобода народу[fonte 10]
  • Noi abbiamo le mani pulite. Chi può dire altrettanto?[fonte 12]
  • Per avere di più, è necessario produrre di più. Per produrre di più, è necessario sapere di più.[fonte 15]
  • Più forte è il socialismo, più sicura è la pace.
Je stärker der Sozialismus, desto sicherer der Frieden.[fonte 17][fonte 18]
造反有理。[fonte 21]
  • Senza il Partito Comunista non ci sarebbe la nuova Cina.[fonte 23]
没有共产党就没有新中国[fonte 24]

Note modifica

  1. «Con queste parole si chiudevano di solito le manifestazioni, i congressi e i comizi [del Partito Comunista Italiano]», cfr. Lorenza Cerbini, Come parlava il Pci: da «abatino» a «mosca cocchiera», 180 parole «perdute», corriere.it, 14 febbraio 2018.
  2. Aforisma attribuito a Che Guevara.
  3. Forma sintetica di un aforisma di Lenin, tratto da un discorso del 21 novembre 1920.
  4. Grido di battaglia dei partigiani comunisti jugoslavi durante la Resistenza anti-fascista, cfr. voce dedicata su Wikipedia.
  5. Slogan utilizzato dal Partito Comunista a partire dal 2016

Fonti modifica

  1. Citato su un manifesto sovietico del 1946.
  2. Citato su un manifesto sovietico del 1946.
  3. Citato su un manifesto sovietico del 1962.
  4. Citato su un francobollo sovietico del 1951.
  5. Citato su un manifesto sovietico del 1941.
  6. a b Citato su un manifesto sovietico del 1960.
  7. Citato su un manifesto sovietico del 1931.
  8. Citato su un manifesto sovietico del 1941.
  9. Dipinto su una muraglia a Spalato nel 1943.
  10. Citato su un manifesto jugoslavo.
  11. Citato su un manifesto sovietico del 1919.
  12. Citato su un manifesto del Partito Comunista Italiano del 1975.
  13. Citato in Comunali, c’è anche il partito comunista. "In pista per lavoratori, studenti e disoccupati", dire.it, 15 gennaio 2016.
  14. Citato su un manifesto sovietico del 1937. Tratto da un intervento di Iosif Stalin.
  15. Citato su un manifesto sovietico del 1920.
  16. Citato su un manifesto sovietico del 1950.
  17. (DE) Citato in Anke Silomon, "Schwerter zu Pflugscharen" und die DDR: die Friedensarbeit der evangelischen Kirchen in der DDR im Rahmen der Friedensdekaden 1980 bis 1982, Vandenhoeck & Ruprecht, Göttingen, 1999, p. 167.
  18. (DE) Citato in Die Sichtagitation kehrt zurück, nzz.ch, 21 dicembre 2020.
  19. Citato sulla tessera del Partito Comunista Italiano del 1945. Tratto dall'explicit del Manifesto del Partito Comunista.
  20. Citato in Domenico Losurdo, Il marxismo occidentale. Come nacque, come morì, come può rinascere, Gius. Laterza & Figli, marzo 2017, p. 129. ISBN 978-88-5812-936-4
  21. Citato su un guazzo su carta cinese del luglio 1968, durante la rivoluzione culturale. Cfr. (EN) In Revolution There is Justice 造反有理, 7/1968, su artmuseum.princeton.edu.
  22. Citato su un manifesto sovietico del 1941.
  23. Citato in MicroMega, n. 1, 1987, p. 40.
  24. (EN) Citato in Law and the Party in China: Ideology and organization, a cura di Rogier Creemers e Susan Trevaskes, Cambridge University Press, dicembre 2020, p. 36. ISBN 978-11-088-6459-6
  25. Citato su un manifesto sovietico del 1941.
  26. Citato su un manifesto sovietico del 1920. Tratto dall'incipit del Manifesto del Partito Comunista.
  27. Citato in un coro del Partito Comunista.
  28. Citato su un manifesto sovietico del 1958.