Saṃsāra
dottrina delle religioni dell'India che fa fede nel ciclo di vita, morte e rinascita degli esseri viventi
Citazioni sul saṃsāra, il ciclo delle rinascite secondo molte religioni orientali.
- Chi sta come immerso nello stupore, contemplando la vera natura propria come quella che a tutto presiede, come può ancora essere soggetto a questa dolorosa trasmigrazione? (Spandakārikā)
- Così gli ignoranti parlano dei tre sentieri e non del regno libero dalle proiezioni che non è altro che la mente. Mahāmati, così essi non conoscono il regno della mente percepito dai tathāgata del passato, del presente e del futuro. Sono invece attaccati alla percezione di un regno fuori dalla mente e continuano a far girare la ruota del saṃsāra. (Laṅkāvatārasūtra)
- Il Buddha disse che gli uomini sono illusi. Ecco perché quando agiscono precipitano nel fiume della rinascita infinita. E quando provano a venirne fuori, non fanno altro che andare più a fondo. E tutto perché non vedono la loro natura. (Bodhidharma)
- La maculazione, secondo le scritture, è la nescienza, causa del germoglio della trasmigrazione. Il karma, da parte sua, è costituito da pietà ed empietà, caratterizzato da piacere, dolore, etc. (Mālinīvijaya Tantra)
- La parola samsâra, che equivale a metempsicosi (o più esattamente a metensomatosi), appare dopo le Upanishad antiche, anche se è poi impossibile dire come si sia formata questa dottrina, su quali elementi indiani o non-indiani. (Louis Renou)
- Ma colui, il quale è privo di discernimento, non avendo il controllo della mente è sempre impuro. Costui non consegue quella mèta e continua a peregrinare nel divenire ciclico. (Kaṭha Upaniṣad)
- Si cerchi con estremo impegno di purificare la mente che, invero, è il saṃsāra stesso. (Maitrī Upaniṣad)