Proverbi armeni

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Raccolta di proverbi armeni.

  • A una testa calva, un pettine d'oro.
To a bald head a golden comb.[1]
  • Alla capra venne dato da bere vino ed essa andò a combattere con il lupo.
They gave the goat wine, it went to fight the wolf.[3]
  • Anche in una gabbia d'oro, l'usignolo piange la terra nativa.
Even in a golden cage, the nightingale deplores his native land.[4]
  • Chi beve vino gratis si ubriaca il doppio.
He who drinks free wine gets twice as drank.[5]
  • Chiedere un favore ad un avaro è come cercar di fare un buco nell'acqua.
To ask a favour from a miser, is like trying to make a hole in the water.[4]
  • Chiesero al vino: Hai causato più rovine di quante buone buone azioni hai compiuto? — Rispose: Non so quante buone azioni ho compiuto, ma il numero di rovine di cui sono la causa è infinito.
They asked the wine: Have you caused more ruins than you have accomplished good actions? — He answered: I do not know how many good actions I have accomplished, but the number of ruins of which I am the cause is infinite.[6]
  • Dove si trova un albero che non sia scosso dal vento?
Where is there a tree that is not shaken by the wind?[7]
  • I cani che combattono fra di loro si uniscono contro il lupo.
Dogs which fight each other, unite against the wolf.[8]
  • Il cane che non latra viene assalito dal lupo.
The dog that does not bark, the wolf falls upon.[9]
  • Il fiore senza profumo sulla cima delle montagne non cederebbe il suo posto e la sua felicità alla rosa del giardino.
The flower without perfume on the top of the mountains, would not cede its place and its happiness to the rose of the garden.[10]
  • Il leone non caccia le mosche.
The lion does not catch flies.[11]
The wolf with education becomes no lamb.[12]
  • Il lupo rimpiange ciò che ha lasciato al pastore, e il pastore ciò che il lupo gli ha tolto.
The wolf regrets what it has left to the shepherd, and the shepherd what the wolf has taken from him.[13]
  • Il segugio è zoppo finché non ha visto la volpe.
The hound is lame till he has seen the fox.[14]
  • L'avaro ha un occhio solo, l'ambizioso è cieco.
The miser is one-eyed, the ambitious is blind.[4]
  • L'aquila è uccisa dalla freccia fatta con la sua stessa penna.[15]
The eagle is killed by the arrow made with its own feather.
  • La mosca entra l'orecchio del leone e lo sconfigge.
The fly enters into the ear of the lion and conquers him.[16]
  • La volpe ha un solo desidero: non vedere il cane e non essere vista da lui.
The fox has only a wish: Not to see the dog and not to be seen by him.[17]
  • La volpe si siede una sola volta sui rovi.
The fox sits but once on the thorns.[18]
  • Meglio l'acqua che il vino di melograno.
Water is better than pomegranate wine.[5]
  • Non spingere un ubriaco; cadrà da solo.
Don't push a drunk; he will fall by himself.[3]
  • Ognuno mette la legna sotto la propria pentola.
Every one places wood under his own pot.[19]
  • Quando il lupo è vecchio i cani lo deridono.
When the wolf is old the dogs laugh at him.[20]
  • Quando piove ognuno porta da bere alle galline.
When it rains, everybody brings drink to the hens.[21]
  • Se godi del favore del Cielo, l'agnello della festa verrà da sé alla tua porta.
If you are favoured by the sky, the lamb of the feast will come of itself to your door.[22]
  • Stando con gli Armeni si diventa un po' Armeni.[23]
  • Un ladro ha rubato ad un ladro, Dio dall'alto si è stupito.
One thief has robbed another, God was surprised from above.[7]
  • Vuoi conoscere un segreto? Chiedi a una donna, a un pazzo, e ad una moglie.
Will you know a secret? Ask a child, a madman, a drunkard and a wife.[1]
  1. a b Bayan, p. 42.
  2. Citato in Gianfranco Ravasi, Breviario laico, Mondadori, Milano, p. 280. ISBN 978-88-04-572000-8
  3. a b (EN) Citato in Armenian Proverbs: a Paremiological Study with an Anthology of 2,500 Armenian Folk Sayings, p. 329. ISBN 9780882060842
  4. a b c Bayan, p. 41.
  5. a b (EN) Citato in Armenian Proverbs: a Paremiological Study with an Anthology of 2,500 Armenian Folk Sayings, Caravan Books, Delmar, New York, 1994, p. 328.
  6. Bayan, p. 53.
  7. a b Bayan, p. 13.
  8. Citato in Bayan, p. 54.
  9. Citato in Bayan, p. 39.
  10. Citato in Bayan, p. 33.
  11. Citato in Bayan, p. 19.
  12. Citato in Bayan, p. 30.
  13. Citato in Bayan, p. 35.
  14. Citato in Bayan, p. 37.
  15. Bayan, p. 14.
  16. Citato in Bayan, p. 31.
  17. Citato in Bayan, p. 27.
  18. Citato in Bayan, p. 13.
  19. Bayan, p. 10.
  20. Citato in Bayan, p. 33.
  21. Bayan, p. 12.
  22. Bayan, p. 10.
  23. Citato in Baykar Sivazliyan, Del Veneto, dell'Armenia e degli Armeni: la memoria dell'integrazione, Canova, Treviso, 2003, p. 65. ISBN 8884090679

Bibliografia

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