Pasquale Cinquegrana

paroliere della canzone napoletana

Pasquale Cinquegrana (1850 – 1939), poeta e paroliere italiano.

Citazioni di Pasquale Cinquegrana modifica

  • Napule è comm' 'a femmena, | te fa venì 'o gulìo[1]. | Apprimma[2], core mio | e doppo, frusta llà. | E nfrìnghete, nfrìnghete, nfrà, | nfrùnghete, nfrùnghete, nfrù. || Napule, bello mio, | si' sempe tu, | si' sempe tu. (Napule bello)[3]

Lettera critica a Salvatore Baratta modifica

Incipit modifica

Napoli 20.3.1929
Mio caro Baratta,
ho letto la raccolta delle tue canzoni, parecchie delle quali già conoscevo per la larga voga che ebbero in mezzo al popolo e su pei teatri di varietà.

Citazioni modifica

  • Oh! quel "Core Signore" quanti cuori ha scossi e inebriati, per dirla col Giusti.
  • Qui, secondo me, sta tutto il merito e il valore della tua opera poetica. E ciò non è poca cosa e dev'essere anzi per te motivo di soddisfazione e incoraggiamento per tutto quello che farai in avvenire. (p. 30)
  • Ahimè! la bella, la gioiosa, la pittoresca, la maliziosa canzone napoletana, quella del Di Giacomo, del Bracco, del Russo, del Capurro del Barbieri prima, e poi del Galdieri, del Bovio, del Nicolardi, del Murolo, del Mario... non è più... è tramontata, e curioso, la sua decadenza cominciò fin da quandovarcò le ribalte dei teatri e teatrini. (p. 30)
  • Gli autori moderni, assillati dal bisogno di secondare il gusto dei diversi pubblici, ricorrono all'artificio a detrimento dell'arte, alla speculazione a detrimento dell'ispirazioni. (p. 30)

[Pasquale Cinquegrana, Lettera critica a Salvatore Baratta; citato in Salvatore Baratta, Core Signore, Editrice Ciccarelli, Napoli 1950]]

Note modifica

  1. Voglia.
  2. Prima.
  3. Versi musicati da Giuseppe De Gregorio.

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