Getsemani

giardino che si trovava sotto il Monte degli Ulivi a gerusalemme
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Citazioni sul Getsemani.

  • Detto questo, Gesù uscì con i suoi discepoli e andò di là dal torrente Cèdron, dove c'era un giardino nel quale entrò con i suoi discepoli. Anche Giuda, il traditore, conosceva quel posto, perché Gesù vi si ritirava spesso con i suoi discepoli. Giuda dunque, preso un distaccamento di soldati e delle guardie fornite dai sommi sacerdoti e dai farisei, si recò là con lanterne, torce e armi. (Vangelo secondo Giovanni)
  • Ecco l'ora delle tenebre: lo scandalo dell'amore.
    Gesù è passato nel fondo di questa valle.
    Il Getsemani o frantoio è l'ora cruciale di un'agonia per nulla paragonabile a quella del deserto.
    Il deserto fu la tentazione della mente o dell'orientamento: il Getsemani gli prende il cuore.
    Nel calice presentatogli c'è dentro:
    il tuo amore non sarà ricambiato;
    il tuo amore non sarà capito;
    il tuo amore sarà rifiutato;
    il tuo amore sarà crocifisso.
    Da chi?
    Da me: da tutti. Dai discepoli che s'addormentano, mentre tu sudi sangue; da colui che poco fa metteva la sua mano nel tuo piatto; da colui che giurava d'esser pronto a morire per te; da colui che ha riposato sul tuo cuore... Ognun ti fugge. Ti lasciano solo come un lebbroso... Hai la lebbra dell'amore!
    Da me: da tutti.
    Son secoli e secoli che gridiamo contro l'agonizzante: «Non vogliamo che costui regni su di noi».
    Schiavi di tutte le tirannie degli uomini piuttosto che «amici dello Sposo».
    È troppo.
    Per ben tre volte anche il Figlio dell'Uomo domanda che il calice passi.
    L'umano ha le sue ripugnanze.
    «Poi Gesù si alzò, si avvicinò ai discepoli e disse loro: "Dormite pure, ormai, e riposatevi! Ecco, l'ora è giunta"» (Mt 26,45). Quasi dicesse: non vi chiedo più nulla. Il mio amore ormai è di là di ogni visuale umana. Non pretendo più nulla da nessuno. Posso lasciarmi prendere da tutte le cattiverie degli uomini, senza che il mio amore s'offuschi.
    «Levatevi, andiamo».
    Va a offrirsi, a immolarsi per noi. (Primo Mazzolari)
  • Giunsero intanto a un podere chiamato Getsemani, ed egli disse ai suoi discepoli: "Sedetevi qui, mentre io prego". Prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e cominciò a sentire paura e angoscia. Gesù disse loro: "La mia anima è triste fino alla morte. Restate qui e vegliate". Poi, andato un po' innanzi, si gettò a terra e pregava che, se fosse possibile, passasse da lui quell'ora. (Vangelo secondo Marco)
  • Mi colpisce il bisogno di qualcosa di assolutamente concreto e definito, povertà e umiltà: ma qui al Getsemani, non astrazioni vaghe nell'alto dei cieli. E bisogna farne uno vero scopo per cui lavorare e non semplicemente un ideale a cui pensare di tanto in tanto e sul quale predicare. (Thomas Merton)
  • Nel Giardino degli Ulivi, il Figlio chiama i discepoli addormentati; sebbene questi non percepiscano la sua chiamata, li chiama in modo che sappiano, pur tuttavia in modo confuso, che essa continua a risuonare. Ora, il Figlio prega soltanto il Padre, ma egli si è fatto uomo per andare insieme a noi verso il Padre; ci fa partecipare sempre alla sua preghiera, ad ogni parola che pronuncia; noi siamo dei chiamati anche là dove egli stesso è solo con il Padre. Egli non ci depone mai come un fardello; non gli siamo mai di peso. E, nella sua parola al Padre, egli anticipa la risposta che noi gli daremo, la presuppone. Sul Monte degli Ulivi, egli non vuole presentarsi davanti al Padre come uno deluso. La sua preghiera è sempre un banchetto e noi siamo sempre degli invitati. (Adrienne von Speyr)
  • Sino Christo ha peccato [nel Getsemani] quando non volse fare la volontà del Padre. (attribuita a Giordano Bruno)
  • «Veniamo alla nostra ultima domanda: per trenta denari lei deve dirci dove si trova ora esattamente Gesù il Nazareno.» «Nell'orto dei Getsemani.» «La risposta è esatta!» (Applausi) «Andiamo, guardie!» (Escono). (Ennio Flaiano)
Ulivi nel giardino del Getsemani

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