Organo a rullo

strumento musicale
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Citazioni sull'organo a rullo, detto anche organetto di Barberia.

Un organetto di Barberia prodotto da Alt-Wiener Werklmann, Vienna.
Organetto di Barberia suonato per strada, Parigi.

Citazioni

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  • Cantare un Te Deum con gli organetti.[1] (modo di dire italiano)
  • Durante la giornata sole pungente in quelle viuzze, riflessi metallici del mare, dovunque una luce abbagliante. Con tutto questo, le note di un organetto, un mestiere pittoresco. Attorno bambini che ballano. Il teatro nella realtà. Ho portato molta malinconia oltre il San Gottardo. Dioniso non ha effetti semplici su di me. (Paul Klee)
  • È domenica, di marzo. Luigi Barrin e il figlio Teodoro sulla via Poggioreale. In fondo, il cimitero coi suoi alberi folti e neri, poche nuvole gelate nel cielo chiaro. Nella piazza Nazionale vi sono due baracconi da fiera e un organetto che suona lentamente la Marsigliese. Vecchi cartelloni di propaganda elettorale pendono fradici dai muri. (Carlo Bernari)
  • Era mezzogiorno e tre quarti. Sulla cattedra dell'aula di storia naturale dopo lunghi e inutili tentativi, come premio per l'attesa febbrile, una striscia verde smeraldo a testimonianza di quanto aveva detto il professore si mostrava finalmente nella fiamma sbiadita del becco di Bunsen. Proprio in quell'attimo trionfale, dal cortile della casa vicina salì il suono d'un organetto che fece dileguare istantaneamente tutta la seria tensione dell'aula. Le finestre erano aperte e sulle ali del fresco vento primaverile le note entravano gaie. (Ferenc Molnár)
  • I sonatori di organetto si possono definire «un accattonaggio con accompagnamento di musica». (Carlo Dossi)
  • Intanto un organetto di Barberia, il cui suono mi giungeva dal cortile di una casa di via Campanoni, faceva cambiar corso alle mie fantasticherie. Guardando dentro la libreria mi ero accorto che la ragazza non c'era più. (Antonio Delfini)
  • L'organino è in grado di macinare qualsiasi melodia. (Stanisław Jerzy Lec)
  • Molti anni fa giunse da Vienna un tranquillo musicante che suonava l'organetto. Andava su e giù per i Portici ed allietava i giovani con le sue allegre melodie. Erano soprattutto le ragazze che restavano affascinate da quelle romantiche note che uscivano dall'organetto. Ora, probabilmente, è seduto su una nuvola rosa e continua ad allietare gli angeli con le sue melodie... (Franz Lenhart)
  • Nella strada di sotto, fra l'albergo e il mare, un organetto si fermò, e suonava nell'avida speranza di commuovere i forestieri che in quella stagione non c'erano. Macinava Tu che a Dio spiegasti l'ale. Quel che rimaneva di don Fabrizio pensò a quanto fiele venisse in quel momento mescolato a tante agonie, in Italia, da queste musiche meccaniche. Tancredi col suo intuito corse al balcone, buttò giù una moneta, fece segno di tacere. Il silenzio fuori si richiuse, il fragore dentro si ingigantì. (Giuseppe Tomasi di Lampedusa)
  • O forse non c'é bisogno di risalire cosí lontano: semplicemente ero uno dei molti figurinai e stuccatori italiani che nel secolo scorso affluirono a Praga, aprendovi negozi di statuette di gesso. Benché sia più probabile che io appartenessi alla folta schiera di quelli che, a ogni ora del giorno, giravano per le viuzze e i cortili della capitale boema con un organetto, nella cui parte anteriore splendeva un teatrino invetriato. Posavo l'organetto su un tréspolo, alzavo la tela di cànapa che lo ricopriva e, al volgersi della manovella, nella bacheca raffigurante una fuga di piccole sale con sfondo di specchi danzavano a coppie minuscoli vagheggini in marsina e calzoni bianchi, bianche damine con la crinolina e la pettinatura a paniere ed esigui ventagli. (Angelo Maria Ripellino)
  • Quando venni a Napoli per la prima volta non si stava mai, letteralmente mai, senza sentire un organetto; e questi organetti che in generale avevano un timbro particolarmente armonioso suonavano le arie più brillanti; banali, anche volgari, se volete, ma sempre melodiose e care a Napoli. Ora la musica per le strade è rara, e sento che un regolamento di polizia ostacola già da tempo quei teneri strumenti. Ne sento la mancanza [...]. (George Gissing)
  • San Marco. Non è architettura, è un organetto; si cerca la fessura in cui inserire la monetina perché tutto l'apparato cominci a suonare Oh Venezia. La fessura non l'ho trovata, di conseguenza l'organetto non ha suonato. (Karel Čapek)
  • Stamane ho cacciato a sassate un organetto che mi sonava sotto la finestra. (Giosuè Carducci)
  1. «Spetezzare, scoreggiare rumorosamente.»

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