Norne

divinità della mitologia norrena

Le Norne, tre divinità della mitologia norrena.

Le norne tessono i fili del destino ai piedi di Yggdrasill, il grande frassino

Citazioni sulle Norne modifica

  • Allora parlò Gangleri: «Se le norne stabiliscono il destino degli uomini, esse distribuiscono grande ingiustizia, poiché alcuni hanno una vita buona e propspera, ma alcuni hanno poca parte di beni e onori, alcuni una vita lunga, alcuni breve».
    Hár disse: «Le norne buone e di buona stirpe assegnano una vita buona. Ma quegli uomini che incontrano cattivo destino, questo dipende dalle norne cattive». (Snorri Sturluson)
  • Ci sono tre sorelle, le norne, che sono sagge donzelle. Curano la fonte, e si assicurano che le radici di Yggdrasil siano sempre coperte di fango e ben curate. La fonte appartiene a Urd; lei è il Fato, il Destino. È il nostro passato. Con lei ci sono Verdandi - il suo nome significa "divenire" - e a lei appartiene il presente, e Skuld, il cui nome significa "ciò che è previsto", e il suo regno è il futuro.
    Le norne decidono ciò che avviene nella nostra vita. Ci sono altre norne, non soltanto quelle tre. Norne dei giganti e degli elfi, norne dei nani e dei Vanir, norne buone e norne cattive e sono loro a decidere quale sarà il tuo destino. Alcune norne donano alle persone una buona vita, altre ci danno vite difficili, o brevi, o complicate.
    Lì, alla fonte di Urd, esse danno forma al tuo destino. (Neil Gaiman)
  • Molti luoghi in cielo sono belli, e sono tutti sotto la protezione divina. Là c'è una bella sala sotto il frassino presso la fonte, e da quella sala provengono tre fanciulle, che così si chiamano: Urðr, Verðandi, Skuld; queste fanciulle stabiliscono la vita degli uomini, noi le chiamiamo norne; tuttavia ci sono più norne, quelle che si recano da ogni uomo che viene procreato per stabilire la vita, e queste sono della stirpe degli dèi, ma altre della famiglia degli elfi, e un terzo [gruppo] della famiglia dei nani. (Snorri Sturluson)

Caitlín R. Kiernan modifica

  • Al centro del mondo si erge il frassino Yggdrasil, il più grande e il migliore di tutti gli alberi, e sotto le radici di Yggdrasil dimorano le tre vergini, le norne, che non smettono mai di lavorare, impegnate ai loro telai, filando e forgiando le vite di ogni uomo e di ogni donna, tessendo ciò che deve uscire dal caos e da infinite possibilità. Gli stessi dei di Asgard sono solo fili del manufatto delle norne, e neppure loro, come gli uomini mortali e i giganti, potrebbero dare una sbirciata ai fili delle loro esistenze o conoscere il giudizio di quelle dita agili e instancabili. Solo le tre vergini conoscono la lunghezza di ogni filo, là sotto le radici del frassino del Mondo. Fu così anche per Beowulf, che aveva cercato la gloria e la morte valorosa inseguita da coloro che desiderano entrare nel palazzo di Odino e combattere con gli dei nella battaglia decisiva all'avvento del Ragnarök, quando i figli di Loki, camminatore dei Cieli e trasformatore, vagheranno di nuovo liberi per il cosmo. Al momento della sua nascita, le norne avevano già tessuto il destino di Beowulf e, in tutte le lotte fino al giorno della sua morte, lui aveva solo seguito il corso di quel filo.
  • E le norne, Urd, Verdandi e Skuls, le tre parche intente a tessere sotto le radici di Yggdrasil, osservano il progresso di un altro filo stretto nei loro telai. Perché ogni singolo filo è per loro una magia, e così filano e aspettano con la pazienza di tutte le cose immortali.
  • Le tre norne siedono ai piedi di Yggdrasil, tessendo le trame del Fato di tutte le nostre vite. Io non sono altro che un filo nel loro telaio, come lo siete voi, mia signora. I nostri destini sono già stati orditi in quell'arazzo quando il mondo era ancora giovane. Non si guadagna nulla preoccupandosi di ciò che non possiamo cambiare.

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