Marat Safin

allenatore di tennis, politico e tennista russo

Marat Safin (1980 – vivente), ex tennista e dirigente sportivo russo.

Marat Safin

Citazioni di Marat Safin modifica

  • Bisogna essere giusto un po' accorti. Questo non vuol dire avere paura, ma sapere che chiunque può batterti, il che è molto diverso dall'andare in campo ed essere sicuri di vincere. Si deve lavorare.
You need to feel a little bit scared. Not feel fear, but know that anyone can beat you, that's not like you can just go to the court and know you're going to win. You have to work.[fonte 1]
  • C'è qualcuno cui piace lavorare gratis? Vincere il Roland Garros è fantastico, la coppa, i titoli sui giornali, la folla che ti acclama, ma anche Nadal e Federer credo siano contenti di portarsi a casa un milione di euro in due settimane. Fare qualcosa che adori ed essere pagato per farlo è una grande fortuna. Quello che non mi piace è essere giudicato per quanto mi alleno, per quello che dovrei fare o dovrei essere. E poi il tennis è uno sport onesto: guadagni in base a quanto vinci, quindi non si ruba nulla.[fonte 2]
  • Credo di aver bisogno di stare lontano dal tennis per capire cosa mi mancherà. Per adesso è difficile decidere cosa esattamente mi mancherà. Perché è bellissimo viaggiare. È una gran bella vita. Ma è solo un aspetto della questione. Nell'altro, ben differente, ti devi allenare. Devi andare sui campi. Per esempio, qui nei primi giorni è come stare allo zoo. Un milione di persone che ti corrono intorno, fratelli, sorelle, madri, padri, nonne, così tanta gente. Veramente noioso. Ma allo stesso tempo sai che stai andando a New York ed è una bellissima città. Starai in ottimi hotel. La gente ti tratterà bene. Avrai l'autista, che penso sia una gran cosa. Andrai in ottimi ristoranti. Potrai spendere un bel po' (adesso non pensate a quanto io spenda per il mio pranzo). Perciò il tennis ti dà un'ottima vita. Ma il conto da pagare è essere qui sul campo e stressarti al di fuori. Per ogni cosa: che ne so, un terzo set, un tie-break, devi lavorare sodo. Perciò saprò rispondere a questa domanda fra un anno o giù di lì.[fonte 3]
  • [Su Andre Agassi e il suo uso di droghe] Dovrebbe restituire tutti i titoli, compresi quello dello Slam, e tutti i soldi che ha vinto. Non difendo l'ATP, ma quel che Andre ha detto ha messo l'associazione in una posizione estremamente delicata. L'ATP gli ha permesso di vincere moltissimi tornei e un mare di soldi, non rivelando quel problema. Se lui è così onesto come dice di essere, dovrebbe andare fino in fondo e restituire tutto.[fonte 4]
  • È frustrante quando tutti ti dicono che sei uno dei più ricchi di talento di sempre, ma devi mettere la testa a posto. È molto meglio sentirsi dire che hai una seconda di servizio che fa schifo. Come si lavora sulla testa? E come si fa a non ascoltare gli altri? Ti convinci che è vero: non sei bravo quanto vorresti.[fonte 5]
  • È successo, i miracoli accadono realmente. Ho vinto una lotteria. Ho scelto una lotteria che ha fatto andare tutto bene. È divertente. Molto divertente. Non riesco a spiegarlo. Non c'è logica. Tutto è andato al suo posto in maniera perfetta ed eccomi qui. Sono contento di come la vita mi ha trattato. Il tennis è stato fantastico con me.[fonte 3]
  • [Su Roger Federer nel 2005] Ha alzato la barra, ha portato tutti a migliorare ancora e ancora. Eppure non basta perché lui, incredibilmente, è ancora più forte dell'anno scorso.[fonte 6]
  • [Nel 2006] Ho 26 anni e gli ultimi otto li ho passati nel circuito. Sono stato il numero uno del Mondo e so benissimo quello che serve per stare in alto, per superare i momenti negativi. Nonostante ciò non voglio vivere frustrato per aver perso un match. Attenzione: perdere non mi fa piacere, ma appena finisco l'incontro mi disconnetto dal mondo del tennis, tengo accanto le persone più care e ricordo che ho un'altra vita oltre a quella che vivo sul campo.[fonte 2]
  • Il tennis mi piace, ma non è tutto. L'importante è vivere intensamente. Perché quello che è stato non tornerà più e nessuno sa cosa succederà domani.[fonte 7]
  • Il tennis non è solo una questione fisica. Sono due cervelli che si scontrano.[fonte 8]
  • La gente paga il biglietto per divertirsi, come al cinema. Noi siamo il loro spettacolo.[fonte 8]
  • Ma non è che ora pensi che il tennis è noioso. Semplicemente ho fatto questa cosa per anni, ora voglio fare altro nella vita, tutto qua. [fonte 9]
  • [Dopo la semifinale[1] dell'Australian Open 2005] Non avevo di fronte uno qualsiasi, ma il numero uno, Roger, che ha portato il tennis a un livello più alto, e perciò tutti quelli che vogliono impegnarlo in un match difficile devono migliorarsi. Perché normalmente per lui gli avversari sono burattini, ci fa quello che vuole. Quindi non era solo tennis, ma anche psicologia.[fonte 10]
  • [Giustificando l'assenza alla finale del Roland Garros giocata dalla sorella] Non ci sono andato perché Dinara non mi ha mandato il charter.[fonte 11]
  • [Dopo la vittoria degli Australian Open 2005] Ormai mi ero convinto che non avrei più vinto uno Slam, non pensavo di poter sopportare la pressione. Avevo perso la fiducia in me stesso.[fonte 5]
  • Più sono belle più costano le donne. [...] Ma non è vero che le pago per farle venire a letto con me. Le pago per farle andare via dopo.[fonte 7]
  • Quando le cose vanno male, è difficile non farsi condizionare. La gente parla, tu ascolti. Una volta che il dubbio ti entra nel cervello, è la fine: ho talento, so giocare a tennis ma non riesco più a vincere...[fonte 8]
  • [Su Fabrice Santoro] Quando me lo ritrovo davanti mi fa impazzire: vorrei ucciderlo o uccidermi...[fonte 12]
  • [Sugli arbitri e i supervisor] Questa gente fa tutto il possibile per tener lontano l'intrattenimento, ma sta trascinando questo nostro splendido sport nel ridicolo. Bisogna assolutamente che cambi. E spero che succeda molto in fretta perché di anno in anno si peggiora sempre di più.[fonte 13]
  • Questo sarà l'anno dell'addio. Il tempo passa, io fatico sempre più a trovare le giuste motivazioni. È ora di iniziare una nuova vita, anche se non so ancora cosa farò. Adesso penso a giocare, senza troppa pressione addosso spero di divertirmi e di vincere qualche partita.[fonte 7]
  • Roger ha la freddezza dei forti, io ero nervosissimo, o andavo troppo di fretta o aspettavo troppo, mentre lui è sempre pronto a sfruttare gli errori, non ti perdona nulla, è strasicuro di sé.[fonte 14]
  • Sapete quante volte alla settimana mi sento ripetere: "Avresti dovuto vincere di più"? Ma io me frego. Sono stato numero uno del mondo, fra i top-5 per cinque anni, ho vinto due Slam, due Coppe Davis. Se avessi avuto una testa diversa forse non ci sarei mai riuscito.[fonte 7]
  • Se mia nonna avesse avuto le palle, sarebbe stato mio nonno.[2] [fonte 15]
  • Se mia sorella fa tutto il contrario di quello che io ho fatto per tutti questi anni sarà n. 1 del mondo a lungo.[fonte 16]
  • Se sei famoso, ricco e frequenti un bell'ambiente, non è difficile conoscere una bella ragazza. Ne parlano come se le donne mi avessero rovinato, ma anche quando ero numero uno del Mondo venivano a suonare alla porta. Eppure vincevo lo stesso. Sono stato fidanzato per tre anni e stavo quasi per metter su famiglia, ma in questi casi è la donna che decide.[fonte 2]
  • Sono più stabile. Negli ultimi anni sono sempre stato circondato da persone famose, ho vissuto sensazioni fortissime, ho provato di tutto. In otto anni di professionismo ho fatto esperienze che un essere umano normale non vive in cent'anni. Adesso voglio essere più rilassato e se non sono tra i migliori dieci giocatori del Mondo... pazienza.[fonte 2]
  • Sono quello che sono, non posso fare altrimenti e forse non potrei vincere se tenessi tutto dentro di me.[fonte 13]
  • Sul campo devi essere un po' più furbo, devi accorgerti in fretta di ciò succede, come sta giocando l'avversario e cosa fa. Piccole cose che ti aiutano molto, e ti fanno vincere la partita, come contro Sampras.[fonte 17]

Citazioni su Marat Safin modifica

 
Marat Safin agli US Open
  • Dopo aver vinto Melbourne 05, il paonazzo Marat ha smesso di giocare, fatti salvi due risvegli estemporanei (Halle 06 e Wimbledon 08). Non sono mai stato un safiniano smodato, trovando alla lunga noiosa questa sua volontà di buttare via tutto tra il fantozziano e lo psicotico. Da mesi (anni) siamo ormai oltre il patetico. Ieri è riuscito a perdere persino con Levine. Safin ha detto che smetterà a fine anno: potrebbe farlo anche prima. (Andrea Scanzi)
  • E poi c'è Safin, che però ha due problemi: è pazzo ed è russo. (Goran Ivanišević)
  • È probabilmente per questa sua indifferenza, questo fatalismo, che Marat non rimane negli annali come il suo talento gli avrebbe concesso. In un mondo in cui il professionismo richiede ormai devozione assoluta, Marat è stato capace di vivere come un tipo bizzarro, ma dilettante. Oltre alle risse, delle quali portava spesso i segni, rifiutandosi di entrare nei dettagli, oltre l'ovvia passione per il gioco d'azzardo, rimane l'invenzione delle safinette, gruppi di giovani donne affascinate, e da lui finanziate. (Gianni Clerici)
  • Fu, quella di New York la volta che vidi Sampras incredulo ancor prima che battuto, ricordo addirittura un suo esordio in conferenza stampa in cui mi parve desideroso di un umano conforto, invece che di una scusa tattica; «Safin ha giocato un tennis che non conoscevo», disse, e nello scuotere il capo, incredulo, pareva rivedere dei flash di quanto gli era accaduto in campo. E, infatti, finì per aggiungere: «Spero sia una specie di incubo, e che non si ripeta». Il Safin di quel giorno fu probabilmente, il miglior tennista dell'ultimo decennio. Destinato a non ripetersi per ragioni che uno psicoterapeuta saprebbe meglio analizzare dello scriba. (Gianni Clerici)
  • [Dopo la semifinale[1] dell'Australian Open 2005] Gran servizio e gran gioco, quando gli occorre una gran prima la mette dentro, non fa doppi falli e risponde bene, è uno dei migliori giocatori del mondo.
  • Il più simpatico è Safin. È uno che non la prende troppo sul serio, è un tipo divertente. È il genere di persona che apprezzo. (Robin Söderling)
  • Marat è sincero, naturale, umano, un ottimo ragazzo e un ottimo personaggio per lo sport. (Mats Wilander)
  • Marat, gran ragazzo, gran giocatore, gran gioco, uno di quelli coi quali preferisco giocare. Siamo tutti contenti di riaverlo ad alto livello e per questo anche un po' preoccupati... (Roger Federer)
  • Mi è capitato più volte di scrivere che se Marat Safin avesse sempre giocato il suo miglior tennis sarebbe stato imbattibile. (Rino Tommasi)
  • Nella sua migliore giornata il russo avrebbe potuto battere chiunque, solo che di buone giornate ne ha avute poche. Il talento, comprese le qualità atletiche, non si discute ma il tennis e lo sport richiedono altre doti ed altre priorità. Il tennis è sempre stata la più importante per Federer, Safin si è concesso altre distrazioni. (Rino Tommasi)
  • Questo fenomeno ha giocato un tennis che non conoscevo, mi ha sommerso, ha fatto quel che voleva di me, come non immaginavo, come non pensavo possibile. (Pete Sampras)

Note modifica

  1. a b La semifinale tra Federer e Safin all'Australian Open è considerata da molti come uno dei più belli e avvincenti match dell'ultimo decennio. Alla fine il russo ha trionfato con il punteggio di 5-7, 6-4, 5-7, 78-66, 9-7. Safin avrebbe poi vinto quel torneo, il secondo ed ultimo Slam della sua carriera, mentre la sconfitta precluse a Federer la possibilità di portare a termine nel 2005 il Grand Slam, ovvero la vittoria di tutti e quattro i Major nello stesso anno.
  2. Così Marat rispose a Svetlana Kuznecova all'ennesima domanda su come sarebbe stata la sua carriera se fosse stato più costante e se si fosse allenato più duramente.

Fonti modifica

  1. (EN) Citato in Charlie Jones e Kim Doren, Game, set, match: a tennis book for the mind, Andrews McMeel Publishing, 2002, p. 147, ISBN 0740722190
  2. a b c d Citato in Lorenzo Cazzaniga, Safin, Gazzetta dello Sport, 17 giugno 2006.
  3. a b Da Ultima conferenza stampa di Marat Safin, Ubitennis.com, 2 settembre 2009.
  4. Da Safin accusa Agassi: "Restituisca tutto", Repubblica.it, 10 novembre 2009.
  5. a b Citato in Vincenzo Martucci, Safin, il bello del talento, Gazzetta dello Sport, 31 gennaio 2005.
  6. Citato in Vincenzo Martucci, Laver: «Un onore essere paragonato a lui», Gazzetta dello Sport, 4 luglio 2005.
  7. a b c d Citato in Stefano Semeraro, L'ultimo Safin: pugni, bullo e un'altra pupa, La Stampa, 5 gennaio 2009.
  8. a b c Citato in Gaia Piccardi, Benvenuti al Safin-show «Sono meglio di un film», Corriere della Sera, 31 gennaio 2005.
  9. Citato in Il blob della settimana, Gazzetta dello Sport, 16 novembre 2009.
  10. Citato in Vincenzo Martucci, Meraviglia Safin Cade re Federer, Gazzetta dello Sport, 28 gennaio 2005.
  11. Citato in Piero Pardini, Citazioni a bordo campo, Ubitennis.com, luglio 2008.
  12. Citato in Fabio Bagatella, Santoro non smette mai, Il Tennis Italiano, 30 ottobre 2010.
  13. a b Citato in Vincenzo Martucci, Safin l'incorreggibile genio, Gazzetta dello Sport, 29 maggio 2004.
  14. Citato in Vincenzo Martucci, Mago Federer cambia la moda, Gazzetta dello Sport, 23 novembre 2004.
  15. Citato in Ciao Safin, con te ci siamo divertiti: "E adesso non fate arrabbiare mia sorella", La Stampa, 4 settembre 2009.
  16. Citata in Ubaldo Scanagatta, Quante ovvietà si son sentite! Verità scontate eppur originali?, Ubitennis.com, 7 ottobre 2012.
  17. Citato in Vincenzo Martucci, Safin, acqua benedetta, Gazzetta dello Sport, 26 gennaio 2002.

Voci correlate modifica

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