Madre Teresa di Calcutta

religiosa albanese-indiana (1910-1997)

Madre Teresa di Calcutta, al secolo Agnes Gonxha Bejaxhiu (1910 – 1997), religiosa, missionaria e santa albanese naturalizzata indiana.

Madre Teresa di Calcutta nel 1986
Medaglia del Premio Nobel
Medaglia del Premio Nobel
Per la pace (1979)

Citazioni di Madre Teresa di Calcutta modifica

  • Bambina mia, fatti sempre guidare dalla Madonna, che è la tua vera madre. Cerca di farti sempre tenere per mano da Lei, come io faccio con te adesso![1]
  • Ciascun uomo ha pienezza di bene come pienezza di male in sé.[2]
  • [Guardando il monte Argentario] Come è bello questo luogo! In un luogo così bello, anche voi dovete preoccuparvi di avere anime belle![3]
  • [Rivolto a Menghistu Hailè Mariàm] Da ora in poi devi pregare per il tuo popolo e per te stesso tre volte al giorno.
From now on you must pray for your people and yourself three times a day.[4]
  • Debbo pregare, debbo pensarci: non so se è cosa buona portare i malati di AIDS in un luogo di grande turismo. E se fossero rifiutati? Soffrirebbero due volte.[3]
  • Dietro ogni linea di arrivo c'è una linea di partenza.
    Insisti anche se tutti aspettano che tu desista...
    Fai in modo che invece di compassione ti portino rispetto.
    Quando non puoi più correre, cammina veloce;
    quando non puoi più camminare veloce, cammina;
    quando non puoi più camminare, usa il bastone;
    però non trattenerti mai.[5]
  • Figlio mio, senza Dio siamo troppo poveri per aiutare i poveri! Ricordati io sono soltanto una povera donna che prega.[3]
  • Fu ai piedi della Madonna di Letnice, un Santuario vicino a Skopje, che ascoltai la chiamata divina. Lo ricordo bene: accadde la sera del giorno dell'Assunta. Pregavo e cantavo, ricolma di gioia interiore, quando sentii la voce di Dio che mi invitava ad essere tutta sua, consacrandomi a Lui e al servizio del prossimo.[1]
  • Ho cominciato ad amare le mie tenebre perché credo che siano una parte, una piccola parte delle tenebre di Gesù e della sua pena sulla terra.[6]
  • Ho scelto di prendere il nome di Teresa, ma non quello della grande Teresa d'Avila, ho scelto il nome della piccola Teresa: Teresa di Lisieux.[7]
  • Il dolore è un dono di Dio per te. Non devi sciupare questo dono ma renderlo fruttuoso. La mia preghiera per te è che tu non disperda il lavoro del Signore.[6]
  • Il più grande distruttore di pace nel mondo è l'aborto. Se una madre può uccidere il proprio figlio nella culla del suo grembo, chi potrà fermare me e te dall'ucciderci reciprocamente?[3]
  • Il Signore non potrebbe fare nulla per qualcuno che fosse pieno di sé.[6]
  • [Rivolto a Haile Selassie in prigione] Imperatore, i troni di questo mondo sono tutti tarlati; oggi è caduto uno, domani cadrà un altro: non abbia paura! Si aggrappi al Signore, creda in Lui: è l'unica roccia sulla quale possiamo appoggiarci.[8]
  • Io lo guardo, lui mi guarda. Ecco la preghiera perfetta.[2]
  • L'orgoglio annienta ogni cosa.[2]
  • L'umiltà è l'inizio della santità.[2]
  • La gente che scrive su di me, ne sa sul mio conto più di quanto ne sappia io stessa.[1]
  • La Madonna dovette svuotarsi prima di essere piena di grazia. Dovette dichiarare di essere schiava del Signore prima che Dio potesse riempirla. Così anche noi dobbiamo essere vuoti di ogni superbia, di ogni gelosia, di ogni egoismo, prima che Dio possa riempirci.[2]
  • La sincerità non è altro che umiltà e tu acquisti l'umiltà solo accettando umiliazioni.[2]
  • Molti parlano dei poveri, ma pochi parlano con i poveri.[6]
  • Monsignore Périer mi dice sempre che scrivere lettere è il mio modo di scontare il purgatorio.[6]
  • Nel nostro servizio non contano i risultati, ma quanto amore mettiamo in ciò che facciamo.[9]
  • Nessuno imparò così bene l'umiltà come Maria. Essere schiavi significa essere utilizzati da tutti con gioia.[2]
  • Non ha importanza la forma della chiamata. È una cosa tra Dio e me. Ciò che è importante è che Dio chiama ciascuno in modo differente. Noi non abbiamo alcun merito. L'importante è rispondere con gioia alla chiamata.[6]
  • Non possiamo parlare finché non ascoltiamo. Quando avremo il cuore colmo, la bocca parlerà, la mente penserà.[10]
  • Non sapremo mai quanto bene può fare un semplice sorriso.[6]
  • Non vi sia alcuna gloria nel vostro successo ma attribuite tutto a Dio con il più profondo senso di gratitudine.[2]
  • Resterò di continuo assente dal Paradiso, per accendere la luce a quelli che vivono nell'oscurità sulla terra.[6]
  • Ripeto sempre che dovremmo aiutare un indù a diventare un indù migliore, un musulmano a diventare un musulmano migliore, un cattolico a diventare un cattolico migliore.[11] (da Un cuore infinito, p. 28)
  • Se fossi costretta a scegliere tra Galileo e l'Inquisizione, sceglierei l'Inquisizione.[12][13]
  • Se non conoscete nel profondo del cuore che Gesù ha sete di voi, non potete cominciare a conoscere ciò che egli vuole essere per voi, e ciò che egli vuole voi siate per lui.[6]
  • Se siete umili nulla vi toccherà, né lodi né ignominie.[2]
  • Secondo me è bellissimo che i poveri accettino il loro destino, che lo condividano con la passione di Cristo. Penso che la sofferenza della povera gente sia di grande aiuto per il mondo. (da una conferenza stampa a Anacostia, 25 giugno 1981)[14]
  • Sento che oggigiorno il più grande distruttore di pace è l'aborto, perché è una guerra diretta, una diretta uccisione, un diretto omicidio per mano della madre stessa. [...] Perché se una madre può uccidere il suo proprio figlio, non c'è più niente che impedisce a me di uccidere te, e a te di uccidere me.[15]
  • [Rivolto a Menghistu Hailè Mariàm] Signor presidente, ieri l'imperatore era un ricco, oggi è un povero; ieri lei era un povero, oggi è un ricco. Io voglio vedere il povero Hailè Selassiè.[8]
  • Tutte le migliaia di poveri che sono morti da noi, alla fine hanno avuto la gioia di un biglietto per San Pietro.[6]

Attribuite modifica

  • Si devono amare gli animali per essere più vicini a Dio perché ti danno tutto, senza chiedere niente. Perché contro il potere dell'uomo con le armi sono indifesi. Perché sono eterni bambini. Perché non conoscono il denaro e si consolano solamente con un posto dove rifugiarsi dal freddo. Perché si fanno capire senza proferire parola. Perché non conoscono invidia né rancore. Perché il perdono è ancora naturale in loro. Perché sanno amare con lealtà e fedeltà. Perché vivono senza avere una lussuosa dimora. Perché non comprano l'amore, semplicemente lo aspettano. Perché sono nostri compagni, eterni amici che niente potrà separare. Perché sono vivi. Per questo e altre mille cose meritano il nostro amore. Se impariamo ad amarli come meritano, saremo molto vicini a Dio.[16]

Il cammino semplice modifica

  • Maria, Madre di Gesù,
    dammi il tuo cuore,
    tanto bello, tanto puro, tanto immacolato,
    tanto pieno d'amore e d'umiltà,
    cosicché io possa ricevere Gesù nel Pane della Vita,
    amarLo come tu L'hai amato
    e servirLo sotto le spoglie del più Povero dei Poveri.
    [17] (p. XX)
  • Il nostro lavoro è quello di incoraggiare cristiani e non cristiani a fare opere d'amore. E ogni opera d'amore, fatta con tutto il cuore, porta sempre la gente più vicino a Dio. (p. XXI)
  • Il frutto del silenzio è la preghiera
    Il frutto della preghiera è la fede
    Il frutto della fede è l'amore
    Il frutto dell'amore è il servizio
    Il frutto del servizio è la pace.
    [18] (p. XXIX)
  • Se ti attendi qualche forma di ricompensa, non è amore: l'amore vero è amare senza condizioni e senza aspettative.
    Se ve ne è bisogno, Dio ti guiderà, come ci ha guidato a servire i malati di aids. Noi non giudichiamo queste persone, non domandiamo loro che cosa è successo loro o in che modo si sono ammalati: ci limitiamo a vedere il loro bisogno, e a prenderci cura di loro. Penso che, attraverso l'aids, Dio ci stia dicendo qualcosa, dandoci un'opportunità per mostrare il nostro amore. Le persone affette da aids hanno risvegliato l'amore più tenero in altri che magari lo avevano relegato al di fuori della propria vita, dimenticandolo. (pp. 44–45)
  • Cerca di non giudicare gli altri. Se giudichi gli altri, non stai dando nessun amore. (p. 48)
  • Dobbiamo crescere nell'amore, e per farlo dobbiamo continuare ad amare e amare e a dare e dare finché non ci fa male – come ha fatto Gesù. Fare cose ordinarie con straordinario amore: piccole cose, come assistere i malati e i senzatetto, chi è solo o non è stato desiderato, lavare e pulire per loro. (p. 51)
  • La parola d'ordine dei primi cristiani era «gioia», e dunque continuiamo a servire il Signore con gioia. (p. 56)
  • La gioia è amore, la gioia è preghiera, la gioia è forza. Dio ama chi dà con gioia; se tu dai con gioia, dai sempre di più. Un cuore allegro è il risultato di un cuore ardente d'amore.
    Le opere d'amore sono sempre opere di gioia. Non abbiamo bisogno di cercare la felicità: se possediamo l'amore per gli altri, ci verrà data. È il dono di Dio. (p. 57)
  • Per noi, servire è un privilegio e quello che cerchiamo di dare è un servizio vero, offerto con tutto il cuore.
    Ci rendiamo conto che quello che facciamo è solo una goccia nell'oceano, ma l'oceano senza quella goccia sarebbe più piccolo. (p. 63)
  • Molti pensano, specie in Occidente, che il denaro renda felici. Io penso invece sia più difficile essere felice se sei ricco, perché ti è più difficile vedere Dio: hai troppe altre cose a cui pensare. Se tuttavia Dio ti ha dato il dono della ricchezza, allora usala per i Suoi scopi: aiutare gli altri, aiutare i poveri, creare posti di lavoro, dare lavoro agli altri. Non sprecare la tua ricchezza [...]. (p. 114)
  • L'uomo è irragionevole, illogico, egocentrico
    non importa, amalo
    Se fai il bene, ti attribuiranno secondi fini egoistici
    non importa, fa' il bene
    Se realizzi i tuoi obiettivi, troverai falsi amici e veri nemici
    non importa, realizzali
    Il bene che fai verrà domani dimenticato
    non importa, fa' il bene
    L'onestà e la sincerità ti rendono vulnerabile
    non importa, sii franco e onesto
    Quello che per anni hai costruito può essere distrutto in un attimo
    non importa, costruisci
    Se aiuti la gente, se ne risentirà
    non importa, aiutala
    Da' al mondo il meglio di te, e ti prenderanno a calci
    non importa, da' il meglio di te
    [19] (p. 120)

La mia vita modifica

Incipit modifica

Per sangue e origine, sono albanese.
Ho la nazionalità indiana.
Sono una religiosa cattolica.

Per la mia vocazione, appartengo al mondo intero.
Il mio cuore, però, appartiene interamente al cuore di Gesù.

Citazioni modifica

  • Io non sono che una piccola matita nelle mani di Dio.
    È Lui che scrive.
    È Lui che pensa.
    È Lui che decide.
    Lo ripeto: non sono che una piccola matita. (p. 15)
  • Nei momenti di incertezza riguardo alla mia vocazione, ci fu un consiglio di mia madre che si dimostrò molto utile.
    Mi diceva spesso:
    «Quando accetti un compito, portalo a termine con gioia. Altrimenti non accettarlo.» (p. 16)
  • Dove è Dio, lì vi è amore.
    E dove è amore, vi è sempre servizio. (p. 126)
  • Agli anziani – in misura crescente quanto maggiore è la loro età – piace avere qualcuno che li ascolti, quand'anche non abbiano altre cose da raccontare che fatti accaduti trent'anni prima.
    Ascoltare una persona che nessun altro desidera ascoltare è una cosa molto bella. (p. 128)
  • Questo è ciò che sono: una matita di Dio.
    Una fragile matita con la quale Egli scrive ciò che vuole.
    Dio scrive attraverso di noi.
    Per quanto imperfetti noi siamo come strumenti, Egli scrive ciò che desidera. (pp. 177–178)
  • Dio non pretende da me che abbia successo.
    Dio mi chiede di essere fedele. (p. 181)

Sii la mia luce modifica

  • Aggrappatevi al rosario come l'edera si attacca all'albero, perché senza la Vergine non possiamo reggerci in piedi.
  • Avere sempre la forza di essere sempre la luce della loro [dei poveri] vita e di condurli tutti a Te!
  • Bisogna svuotarsi di tutto per lasciarLo entrare, per fare ciò che Egli vuole. Questa è la cosa più bella di Dio. Essere onnipotente, eppure non fare costrizione verso nessuno.
  • Che mondo terribile è questo, senza l'amore di Cristo.
  • Gesù è Dio: pertanto il Suo amore, la Sua sete sono infiniti.
  • L'India brucia come l'Inferno, ma le sue anime sono belle e preziose perché il sangue di Cristo le ha irrorate.
  • La nostra opera per le anime è grande, ma senza penitenza e molto sacrificio sarà impossibile.
  • Mio Dio dammi il coraggio adesso, in questo momento, di perseverare nel seguire la tua chiamata.
  • Non potrei invidiare nessuno, nemmeno coloro che godono di una qualche felicità apparentemente perfetta agli occhi del mondo, perché io assaporo una felicità completa, anche quando soffro qualcosa per il mio amato sposo.
  • Per me è così chiaro: tutto delle Missionarie della Carità esiste solo per saziare la sete di Gesù.
  • Preghi per me affinché in questa oscurità io non accenda la mia luce, né riempia questo vuoto con me stessa. Io voglio con tutta la mia volontà solo Gesù.
  • Quanto è doloroso vivere senza Dio.
  • Rimaniamo sempre con Maria Nostra Madre sul Calvario accanto a Gesù crocifisso con il calice dei nostri quattro voti e colmato con l'amore del sacrificio di sé, di puro amore, sempre sollevato vicino al Suo Cuore sofferente, cosicché Egli si compiaccia di accettare il nostro amore.
  • Se l'incertezza rimane è il momento di inginocchiarsi. In quella preghiera, Dio non può ingannarci perché essa viene dal di dentro.
  • Se solo un piccolo bimbo infelice sarà reso felice dall'amore di Gesù non sarà valsa la pena di dare tutto per questo?
  • Sono solo un suo [di Gesù] strumento: perché interessarsi tanto a me quando l'opera è tutta Sua?
  • Una volta che Dio è dentro di te, è per tutta la vita, e non c'è alcun dubbio. Si possono avere incertezze, è vero. Ma quella particolare non tornerà più.

Vivi davvero! modifica

  • C'è la gioia di essere sano e giusto, ma c'è soprattutto l'immensa gioia di servire.
  • È necessaria l'infelicità per capire la gioia, il dubbio per capire la verità... la morte per comprendere la vita. Perciò affronta e abbraccia la tristezza quando viene.
  • È questo il destino di noi donne, per questo siamo state create: per essere il cuore del focolare, per essere il cuore nella madre Chiesa.
  • Gesù vieni nel mio cuore
    prega con me, prega in me
    perché io impari da te
    a pregare.
  • Gli esseri umani possono scegliere; è l'unica cosa che Dio non ci toglie: la volontà, la forza di volere, io voglio andare in paradiso e con la grazia di Dio riuscirò ad andarvi.
  • Il più grande dono che Dio ti può fare è darti la forza di accettare qualsiasi cosa Egli ti mandi e la volontà di restituirgli qualsiasi cosa Egli ti chieda.
  • L'aiutare a riflettere sulla vita rientra nella missione della Chiesa, che gode nel vedere gli adolescenti sbocciare come fiori al sole, primizia del frutto abbondante che verrà.
  • L'amore comincia a casa: prima viene la famiglia, poi il tuo paese o la tua città.
  • L'amore è l'unica risposta alla solitudine.
  • La gioia autentica, invece, nasce dalla sana consapevolezza di aver fatto tutto ciò che era nelle nostre facoltà.
  • La tua vita non è un gioco... ma è in gioco la tua vita!
  • Le piccole cose della vita di ogni giorno sono le vere gocce d'amore che mantengono accesa la tua vita di fede con una fiamma molto viva.
  • Non cercare la gioia nei beni di consumo, perché questo ti costerà caro.
  • Non preoccuparti di sapere i problemi del mondo, limitati a rispondere alle esigenze della gente.
  • Prometti a te stesso di parlare di bontà, bellezza, amore a ogni persona che incontri; di far sentire a tutti i tuoi amici che c'è qualcosa di grande in loro; di guardare al lato bello di ogni cosa e di lottare perché il tuo ottimismo diventi realtà.
  • Sii pieno di gioia, tutto sommato.
  • Successo o insuccesso non hanno nessun senso agli occhi di Dio, purché tu faccia quello che lui ti chiede e come te lo chiede.
  • Tu, quando diffondi l'amore del Signore, sei la buona novella di Dio.

Citazioni su Madre Teresa di Calcutta modifica

  • Di conformazione minuta, ma di fede salda quanto la roccia, a Madre Teresa di Calcutta fu affidata la missione di proclamare l'amore assetato di Gesù per l'umanità, specialmente per i più poveri tra i poveri. "Dio ama ancora il mondo e manda me e te affinché siamo il suo amore e la sua compassione verso i poveri". Era un'anima piena della luce di Cristo, infiammata di amore per Lui e con un solo, ardente desiderio: "saziare la Sua sete di amore e per le anime". (dal profilo per la celebrazione per la beatificazione, 19 ottobre 2003)
  • Il servizio evangelico ai più poveri dei poveri compiuto da Madre Teresa ha dato al mondo una stimolante lezione di compassione e di amore autentico nei confronti del nostro prossimo che è nel bisogno. Questa carità e questo sacrificio di sé, è una sfida per il mondo, un mondo ormai troppo avvezzo all'egoismo e all'edonismo, avido di denaro, di prestigio e di potere. (Papa Giovanni Paolo II)
  • I santi — pensiamo ad esempio alla beata Teresa di Calcutta — hanno attinto la loro capacità di amare il prossimo, in modo sempre nuovo, dal loro incontro col Signore eucaristico e, reciprocamente questo incontro ha acquisito il suo realismo e la sua profondità proprio nel loro servizio agli altri. (Papa Benedetto XVI)
  • La bellezza e la grandezza di Madre Teresa stavano nella sua semplicità. Il mio cuore in quel momento mi disse: se tutto questo lo fa lei, lo posso fare anch'io, perché in lei vedevo la normalità, la semplicità disarmata di una donna cristiana. (Ernesto Olivero)
  • Madre Teresa era una vera patriota, una grande albanese. Mostrò al mondo come aiutare i poveri, e dedicò la sua vita ai più bisognosi senza interferire nelle questioni politiche, proprio come dovrebbero fare tutti i capi religiosi...
    Io non credo in Dio. Sono una marxista. Credo nell'uomo e nel popolo. Ma ci piaceva Madre Teresa. Sai, si sentiva a casa qui. Venne con una mente aperta e lodò i nostri successi. (Nexhmije Hoxha)
  • Madre Teresa non ha soltanto preso dai ricchi per dare ai poveri: cosciente del suo carisma ha cercato con tutte le sue forze di riportare i poveri al centro dell'attenzione in una stagione in cui, falliti i sogni di rivoluzione, troppe persone (governanti, politici, imprenditori, comunicatori, consumatori) cercano di nascondere a sé a agli altri la povertà. (Paolo Giuntella)
  • Secondo me Madre Teresa e le persone come lei sono degli ipocriti: dietro una bella faccia dicono una cosa ma ne fanno un'altra. Tutto questo è strategia politica – la politica dei numeri.
    E lei dice: "Per gli aggettivi che aggiungi al mio nome ti perdono con grande amore." Innanzitutto, l'amore non ha bisogno di perdonare poiché per principio non è irritazione. Per perdonare qualcuno, prima devi essere arrabbiato; è un prerequisito.
    Io non perdono affatto Madre Teresa, dato che non sono per niente arrabbiato. Perché dovrei perdonarla? È lei che doveva essere arrabbiata. Questo è il motivo per cui voglio iniziare a meditare su queste cose. Si dice che Buddha non perdonò mai nessuno per la semplice ragione che non era mai arrabbiato. Come si può perdonare senza rabbia? È impossibile. Doveva essere arrabbiata. Questo è ciò che io chiamo incoscienza: lei non si rende conto di ciò che sta scrivendo. (Osho Rajneesh)
  • – Senti, ma ho sentito che fai Madre Teresa di Calcutta.
    – Ti rendi conto? Madre Teresa da giovane e dicono che fosse una gran bella donna da giovane, eh? E poi era una che... che credeva da morire in Dio. È una bella cosa, no?
    – Bellissima...
    – E poi ho scoperto un sacco di cose su di lei. Per esempio, lei si chiamava Teresa ma non era italiana. E poi ho fatto delle altre ricerche e ho scoperto che purtroppo è... deceduta.
    – Ah vedi...
    – 'Na tragedia assurda. Però ho scoperto anche un'altra cosa: nonostante il suo simpatico appellativo, lei non era madre, nun c'aveva i figli, cioè era una tipa piena di misteri, questa!
    – Be' guarda, solo tu puoi fare questo ruolo...
    – Già me lo sento dentro... (Boris)
  • Vorrei campare per vedere anche la beatificazione di Madre Teresa di Calcutta: a differenza di Padre Pio ho avuto il piacere di conoscerla in vita. (Giulio Andreotti)

Christopher Hitchens modifica

 
Madre Teresa con Michèle Duvalier nel 1981
  • Ero arrivato alla conclusione che Madre Teresa di Calcutta fosse non tanto un'amica dei poveri quanto un'amica della povertà. Lodava la povertà, la malattia e la sofferenza come doni dall'alto, e diceva alle persone di accettare questi doni con gioia. Era adamantinamente contraria alla sola politica che abbia mai alleviato la povertà in tutte le nazioni – e cioè dare potere alle donne ed estendere il loro controllo sulla propria fertilità. La sua celebre clinica di Calcutta in realtà non era che un ospizio primitivo, un posto dove la gente andava a morire, un luogo dove le cure mediche erano poche, quando non addirittura inesistenti (quando fu lei ad ammalarsi, volò in prima classe alla volta di una clinica privata in California). Le grandi somme di denaro raccolte venivano spese per la maggior parte nella costruzione di conventi in suo onore. Aveva fatto amicizia con tutta una serie di ricchi truffatori e sfruttatori, da Charles Lincoln della Lincoln Savings & Loans, alla ripugnante dinastia Duvalier di Haiti, accettando da entrambi generose donazioni di denaro che in realtà era stato rubato ai poveri.
  • Ha confuso di proposito la presunta distinzione tra sacro e profano, per non parlare della linea che separa il sublime dal ridicolo.
  • In effetti mi sono molto divertito a scoprire quanta roba fosse disponibile su pellicola: penso ad esempio alle sue lodi al dittatore albanese Enver Hoxha. C'è anche il filmato del suo strisciare davanti ai Duvalier: leccare i piedi al ricco invece che lavarli al povero.
  • Madre Teresa era meno interessata ad aiutare i poveri di quanto lo era nello sfruttare quella situazione di immenso squallore per diffondere il suo credo da fondamentalista cattolica.
  • Madre Teresa può o non può avere aiutato i bisognosi, ma non è mai stata famosa per aver disturbato i potenti.
  • Molto appropriatamente, è stato detto che lei preferisce i moribondi perché, quando ti trovi di fronte a uno che non può fare altro che morire, non hai bisogno di offrire molto altro.
  • Nel suo modo di maneggiare il "vil metallo", come nei suoi rapporti con il potere, Madre Teresa governa un regno che appartiene, eccome, a questo mondo.
  • Non ho potuto non notare che – tanto per citare qualche esempio – madre Teresa ha fatto comunella con la famiglia del dittatore Duvalier ad Haiti; che ha raccolto denaro (più di un milione di dollari) da Charles Keating, il famoso truffatore del fondo Lincoln Savings and Loans, benché fosse dimostrato che tali soldi erano rubati; che è stata alleata delle forze più reazionarie presenti in India e in altri Paesi; che ha fatto un'attiva campagna per impedire la rimozione del divieto costituzionale al divorzio in Irlanda, ultimo Paese europeo a conservare tale proibizione; che ogni volta che è intervenuta su qualsiasi tema, lo ha fatto per fiancheggiare le forze più conservatrici e oscurantiste.
  • Perchè nessuno dice mai che l'obiettivo dichiarato dell'opera di madre Teresa è di acquisire proseliti alla sua causa fondamentalista e al suo estremismo dottrinario? Se chiediamo a molta gente cosa pensa del pensiero del papa sul controllo delle nascite e sulla sovrappopolazione mondiale, gran parte risponderà che è un pensiero piuttosto estremo. Bene, c'è qualcuno per il quale lo scopo della propria vita è propagandare tale pensiero.

Note modifica

  1. a b c Citato in Maria di Lorenzo, Servire i più poveri con il cuore di Maria, in Madre di Dio, 10 ottobre 2003.
  2. a b c d e f g h i Citato in Gloria Germani, Teresa di Calcutta, una mistica tra Oriente e Occidente. Il suo pensiero in rapporto all'India e a Gandhi, Paoline, 2003.
  3. a b c d Citato in Mario Bertini, Sulle strade di madre Teresa, Paoline, 1999.
  4. Citata in Dawit Wolde Giorgis, Red Tears: War, Famine and Revolution in Ethiopia, The Red Sea Press Inc., 1989, p. 213
  5. Citato in Anna Villarini, ‎Giovanni Allegro, Prevenire i tumori mangiando con gusto, Sperling & Kupfer, Milano, 2010, p. 141. ISBN 978-88-200-4681-1
  6. a b c d e f g h i j Citato in Franca Zambonini, Madre Teresa: la mistica degli ultimi, Paoline, 2003.
  7. Citato in Piera Paltro, Madre Teresa: una grande storia d'amore, Paoline, 2002.
  8. a b Citata in Angelo Comastri, Madre Teresa: una goccia d'acqua pulita!, Paoline, 2003. ISBN 8831525182
  9. Citato da Ermes Ronchi in Le ragioni della speranza, Rai Uno, 2 ottobre 2010.
  10. Citato in Sandro Montanari, Alle prese con la famiglia. Esperienze e riflessioni sui nodi centrali della vita, Paoline, 2006.
  11. Nell'originale in inglese.
  12. Citato in Christopher Hitchens, La posizione della missionaria: Teoria e pratica di Madre Teresa, Minimum fax, 2003. ISBN 8875210098
  13. Nell'intervista rilasciata a Sumit Mitra che le chiede: Mother, if you were born in the Middle Ages, and were asked, at the time of Galileo's inquisition, to take sides, which would you have chosen – the Church or modern astronomy? Madre, se lei fosse nata del Medio Evo e le avessero chiesto, all'epoca del processo dell'Inquisizione contro Galileo, di pendere posizione, cosa avrebbe scelto – la Chiesa o la moderna astronomia? Madre Teresa risponde: (smiling) The Church: (sorridendo) la Chiesa. Cfr. Sumit Mitra, India is my country, and I am an Indian: Mother Teresa, indiatoday.in, 19 luglio 2013.
  14. Citato in Amazing Grace, The Washington Post, 18 ottobre 1981; riportato in Christopher Hitchens, La posizione della missionaria: Teoria e pratica di Madre Teresa, traduzione di Eva Kampmann Minimum fax, 2003, p. 37. ISBN 978-88-7521-627-6
  15. Da Nobel lectures, Peace 1971-1980, 11 dicembre 1979.
  16. Brano citato da Silvio Berlusconi in un discorso agli iscritti del suo partito e postato sulla propria pagina Facebook il 29 marzo 2014; citato in Berlusconi a caccia di nuovi consensi. «Ogni cane, un voto», IlTempo.it, 30 marzo 2014. Il brano è rintracciabile su internet già prima di tale data, in varie pagine web di argomento animalista, con un inizio leggermente diverso ("Perché amare gli animali? Perché ti danno tutto, senza chiedere niente", in inglese "Why Should We Love Animals? Because they give everything asking for nothing back").
  17. Nel libro, prima di questo brano, è indicato che si tratta di "una delle preghiere spesso recitate da Madre Teresa e dalle Missionarie della Carità".
  18. Nel libro, prima di questo brano (riportato anche a pagina 1) è spiegato: "Un ammiratore di Madre Teresa, un uomo d'affari indiano, una volta fece stampare per lei cinque righe su cartoncini gialli. Lei li chiama i suoi «biglietti da visita», e li distribuisce alla gente perché esprimono con chiarezza la direzione del suo lavoro, il suo cammino semplice".
  19. Nel libro, al termine di questo brano, è indicato fra parentesi tonde: "Da una scritta sul muro a Shishu Bhavan, la Casa dei bambini di Calcutta".

Bibliografia modifica

  • Madre Teresa con Lucinda Vardey, Il cammino semplice, traduzione di Stefano Castelli e Bruno Osimo, Mondadori, 1995. ISBN 88-04-40659-3
  • Madre Teresa di Calcutta, La mia vita, a cura di José Luis Gonzáles-Balado e di Janet N. Playfoot, traduzione dallo spagnolo di Maurizio Donati, Rusconi – CDE, Milano, 1992.
  • Madre Teresa di Calcutta, Sii la mia luce, traduzione di Giorgia Capelli, Annalisa Crea, Paolantonio Livorati, Valeria Pazzi, a cura di Brian Kolodiejchuk, Rizzoli, 2008.
  • Madre Teresa di Calcutta, Vivi davvero! Da madre Teresa parole di saggezza, a cura di L. Guglielmoni, F. Negri, Paoline, 2003.
  • Madre Teresa, Un cuore infinito, a cura di John Scally, Piemme, 2016.

Filmografia modifica

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