Made in Italy

Indicazione di provenienza italiana

Citazioni sul Made in Italy.

Ferrari, uno dei marchi più famosi del mondo e tra le eccellenze del Made in Italy

Citazioni modifica

  • Che il marchio made in Italy sia una delle cose più famose al mondo - è, appunto, il quarto come elemento di popolarità a livello internazionale - è un dato, ma è altrettanto evidente che per difendere il made in Italy non è necessario aggiungere questa parola alla dizione del Ministero, quanto intervenire nella difesa delle qualità fondamentali del made in Italy per quanto riguarda i prodotti agroalimentari, la tipicità e per quanto riguarda la filiera della moda, che ne rappresenta uno degli elementi fondamentali. (Filiberto Zaratti)
  • [Sulla denominazione del Ministero delle Imprese e del made in Italy] Con riferimento a questa espressione “made in Italy”, al netto del fatto che è un grande brand e va tutelato, vorrei anche domandare al Governo e al relatore: ma, secondo voi, le imprese italiane che prodotto dovrebbero fare, se non made in Italy? Le imprese italiane dovrebbero fare il made in China oppure in Spain? È del tutto pleonastico che le imprese italiane facciano il made in Italy. (Filiberto Zaratti)
  • È abbastanza normale, è sempre accaduto che, nel momento in cui si forma un Governo, ci sia in qualche modo un ridisegno dei Ministeri attraverso le loro competenze; è sempre stato fatto, poi, può succedere che ci siano delle cose abbastanza singolari e che, per esempio, il Ministero che va a uno dei deputati del partito maggiore, di maggioranza relativa, cioè di Fratelli d'Italia, il Ministero delle Imprese e del made in Italy, inserisca parole che il Vicepresidente della Camera dello stesso partito [Fabio Rampelli] ha stigmatizzato in quest'Aula come sbagliate, perché siamo in Italia e si dovrebbe parlare in italiano. (Roberto Giachetti)
  • L'Italia è la fabbrica dei furbi ripiegati su se stessi, il suo vero originale e inimitabile made in Italy. (Aldo Busi)
  • L'Italia produce lusso: macchine, vestiti, vini buoni. Non produciamo componenti. Che sia D'Alema che si compra le scarpe fatte a mano o una barca, o Fedez che compra la Lamborghini, o io che mi compro una borsa costosa, tutti stiamo facendo lavorare il Made in Italy. Provvediamo come Bezos a far guadagnare l'operaio, che dello stipendio che discende dal lusso vive. In che modo il mondo sarebbe migliore se Fedez andasse in bicicletta? (Guia Soncini)
  • Ma da noi qui a Milano è così | è la moda, rispecchia un po' tutto quanto il made in Italy | tutto vogliono sembrare, pochi essere | ma la vita non è quella degli spot di Mediaset. (Babaman)
  • Quando si parla del Made in Italy non si può prescindere dalle origini del concetto e dalla sua evoluzione. La chiave del successo del Made in Italy o della "linea italiana" sta in un approccio differenziato e pluralistico, che non ha nulla a che fare con uno "stile", come invece è avvenuto per esempio nel caso dell'"International Style" del funzionalismo o dello Styling americano degli anni '30. Più che uno "stile" nel senso comune del termine, quello italiano rappresenta qualcosa di più profondo: si tratta di un "approccio culturale al progetto", che continua ad essere vivo ancora oggi e a stupire per la grande varietà di produzione lasciata in eredità dai grandi designer visionari del passato, e che caratterizza tutt'oggi i migliori prodotti del design contemporaneo. (Flavio Manzoni)
  • Riteniamo giusto che d'ora in avanti si parli di Ministero delle Imprese e del made in Italy, che si identifichi chiaramente l'interlocutore del nostro tessuto produttivo e si proietti la sua azione verso il settore che ha certamente maggiori potenzialità di crescita, cioè il made in Italy. Questi ambiti di eccellenza della nostra economia, come sapete e come ha poc'anzi detto la collega [Elisabetta Gardini], consentono alla nostra bilancia commerciale di essere in attivo da molti anni, con volumi sempre crescenti. (Paolo Emilio Russo)

Elisabetta Gardini modifica

  • Il primo punto è quello del Ministero dello Sviluppo economico, che diventa Ministero delle Imprese e del made in Italy. Mi ha fatto molto sorridere che, proprio su questo punto, sia stata sollevata la questione che usiamo le parole made in Italy, invece di altre. Devo dire che, in Commissione, ho sentito le cose più strane, tipo “fare italiano”. Magari “fare l'indiano”, ma “fare italiano” mi sembra una cosa che abbia poco a che vedere. È una battuta, scusatemi se mi permetto, perché veramente il made in Italy è un marchio, è un brand molto conosciuto e amato nel mondo.
  • Abbiamo un Ministero che è il Ministero dell'Italia, il Ministero dell'impresa italiana, perché vogliamo mettere al centro le imprese. Vogliamo facilitare l'azione delle imprese, perché questo vuol dire facilitare crescita economica, ed è quello di cui noi oggi abbiamo bisogno. Lo avevamo detto nel nostro programma: l'amore nel mondo per l'Italia si chiama made in Italy, un marchio, uno stile di vita, un'opportunità economica e anche diplomatica per la nostra Nazione. Troppo spesso questo aspetto è stato trascurato.
  • Come il Governo e il Presidente del Consiglio tante volte hanno ricordato, non vogliamo disturbare chi vuole fare; questo è un po' il motto del nostro Governo. Quindi tutela delle imprese e del made in Italy.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica