Lemony Snicket - Una serie di sfortunati eventi
Lemony Snicket - Una serie di sfortunati eventi
Titolo originale |
Lemony Snicket's A Series of Unfortunate Events |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Francia, Stati Uniti d'America |
Anno | 2004 |
Genere | commedia nera, fantastico |
Regia | Brad Silberling |
Sceneggiatura | Robert Gordon |
Produttore | Laurie MacDonald, Walter F. Parkes |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Note | |
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Lemony Snicket - Una serie di sfortunati eventi, film del 2004 con Jim Carrey, regia di Brad Silberling.
Mi rincresce dire che questo non è il film che vedrete. Il film che state per vedere è estremamente sgradevole. Se desiderate vedere un film su un piccolissimo elfo, sicuramente ci sono dei posti liberi nella sala due. Tuttavia, se vi piacciono le storie di orfani astuti, e ragionevolmente gradevoli, di incendi sospetti, di sanguisughe carnivore, di cibo italiano e organizzazioni segrete, allora restate. Mentre io ricostruisco ogni singolo, doloroso passo dei ragazzi Baudelaire. Mi chiamo Lemony Snicket, ed è mio triste compito riferire questo racconto. (Lemony Snicket) [voce fuori campo]
Frasi
modificaCitazioni in ordine temporale.
- Violet Baudelaire, la maggiore, era una delle più brillanti inventrici quattordicenni del mondo. Chiunque conoscesse bene Violet, sapeva che stava inventando qualcosa quando i suoi lunghi capelli erano raccolti con un nastrino. In un mondo di oggetti abbandonati e di materiali scartati, Violet sapeva che c'era sempre qualcosa. Qualcosa che poteva trasformare in quasi ogni congegno per quasi ogni occasione. E per collaudare le sue invenzioni, nessuno era più adatto di suo fratello. Klaus Baudelaire, quello di mezzo, amava i libri, o meglio, le cose che imparava dai libri. I coniugi Baudelaire avevano un'enorme biblioteca nella loro magione una stanza zeppa di migliaia di libri su quasi ogni argomento. Nulla rallegrava Klaus più del trascorrere un pomeriggio a riempirsi la testa del loro contenuto. E tutto ciò che leggeva, ricordava. Sunny, la minore, aveva un interesse diverso. Si dilettava a mordere le cose, e aveva quattro dentini affilatissimi. C'era ben poco che a Sunny non piacesse mordere. Sunny aveva un'età in cui ci si esprime soprattutto con una serie gridolini incomprensibili, ad esempio [Sunny emette uno dei suddetti gridolini] Che probabilmente significava "Guardate quella figura misteriosa che emerge dalla nebbia!". O forse: "Come mai un banchiere come il signor Poe arranca sulla sabbia per venire da noi a Spiaggia Salmastra?" (Lemony Snicket)
- Ragazzi. Temo di dovervi informare di un evento estremamente sfortunato. Mi duole moltissimo dirvi che i vostri genitori sono periti in un incendio che ha distrutto la vostra intera dimora. (Signor Poe)
- Se avete mai perso una persona a voi cara, allora sapete cosa si prova. Ma se non è così, non l'immaginate neanche lontanamente. (Lemony Snicket)
- Nessuno conosce la causa esatta dell’incendio dai Baudelaire. I miei colleghi e io svolgemmo le indagini più accurate, ma scoprimmo solo che l’incendio era stato appiccato da una grande distanza, tramite la rifrazione e la convergenza della luce. E in pochi attimi, l’intera casa fu in fiamme. E inspiegabili, quanto l’origine delle fiamme, altri misteri si schiusero davanti agli occhi dei ragazzi. Ogni famiglia ha i suoi segreti. Porte lasciate chiuse. Ma ora Klaus si rendeva conto che la più piccola scoperta scatenava nella sua testa un vortice di domande: cosa ci faceva questo cannocchiale sulla scrivania di suo padre? C’erano altri segreti nella vita dei loro genitori che dovevano ancora essere rivelati? Domande che ora temeva non avrebbero mai trovato risposta. E in un attimo, i ragazzi Baudelaire divennero gli orfani Baudelaire. (Lemony Snicket)
- Io ho tentato di avvertirvi. È Il momento opportuno per uscire dal cinema, dal salotto, o dall’aereo dove questo film viene proiettato. Non è troppo tardi per vedere un film su un piccolo elfo felice. (Lemony Snicket)
- [Ultime parole] Oh, Petunia, mi mancherai tanto...sei una brava ragazza, non è vero? Una bella ragazza, lo sei, sì lo sei, mh? Oh, sì, lo sei. (Montgomery Montgomery)
- È una cosa curiosa, la morte di una persona cara. È come salire le scale al buio per andare in camera da letto e credere che ci sia ancora uno scalino. Il tuo piede cade nel vuoto, e c'è un nauseante momento di tetra sorpresa. (Lemony Snicket)
- Ah, io sono un mostro. Io sono un mostro? Lei è un mostro. Questi ragazzi hanno tentato di dirglielo ma lei non ha ascoltato, nessuno mai ascolta i ragazzi. Voi vi credete innocenti, e siete complici. Ma questo certificato dice che io ho il patrimonio ora! E non c’è nulla che possiate fare ormai! [si rivolge a Violet] Che ne dici? Troppo diabolico? Senza peli sulla lingua! (Conte Olaf)
Dialoghi
modificaCitazioni in ordine temporale.
- Conte Olaf: Oh! Mia cara... [guarda i disegnini che ha sulle mani dei bambini con I loro nomi sotto] Violet. Enchanté.
Violet: Uhm... Tanto piacere.
Conte Olaf: E questo deve essere Klaus. [afferra il viso di Klaus e lo guarda da entrambi i lati] Il giovane Klaus. Il tuo lato destro è il migliore. [mentre esamina Klaus si accorge della presenza di Sunny] Eh... questa cos'è?
Sunny [gridolino, sottotitolato]: Sono Sunny.
Conte Olaf: Spiacente. Non parlo macaco! [imitando un bambino] Banana?
Sunny [grugnisce, sottotitolato]: Non sono un macaco!
Violet: Sunny è nostra sorella.
Conte Olaf: Devo dire che siete un gruppetto malinconico. Perché quelle facce?
Klaus: Sono morti i nostri genitori.
Conte Olaf: Ah, si, certo. Che grande, grande tragedia. Fermi! Permettetemi di rifarla! Ridammi la battuta! Presto, finché ce l'ho ancora in mente.
Klaus [confuso]: Sono morti i nostri... genitori?
Conte Olaf [Falsamente sconvolto]: Oh sì!
Sunny [gridolino, sottotitolato]: Che mammalucco!
Conte Olaf: Signor Poe... Crescerò questi orfani come se fossero davvero desiderati. Lei lo definirebbe un fardello. Un sacrificio. E si sbaglierebbe, signore! Dovrebbe vergognarsi di sé stesso! Che idea! Comunque, dove firmo per il patrimo... voglio dire, i ragazzi.
Signor Poe: Oh, non le sarà concessa ufficialmente la tutela fino all'udienza di giovedì mattina.
Conte Olaf [a denti stretti]: E che ci faccio con questi fino ad allora?
Signor Poe: Come prego?
Caro lettore, al mondo ci sono persone che non conoscono né sofferenza, né pena, e traggono conforto da allegri film su cinguettanti uccellini e ridacchianti elfi. Ci sono persone che sanno che c'è sempre un mistero da risolvere, e traggono conforto nel ricercare e appuntare qualunque indizio importante. Ma questa storia non riguarda tali persone. Questa storia riguarda i Baudelaire, e loro sono genere di persone che sanno che c'è sempre qualcosa: qualcosa da inventare, qualcosa da leggere, qualcosa da mordere e qualcosa da fare per creare un rifugio, per quanto piccolo. Per questo motivo, sono felice di dire che i Baudelaire erano molto fortunati. (Lemony Snicket) [voce fuori campo]
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