L'ultimo uomo della Terra

film del 1964 diretto da Ubaldo Ragona e Sidney Salkow

L'ultimo uomo della Terra

Descrizione di questa immagine nella legenda seguente.

Vincent Price in una scena del film

Titolo originale

The Last Man on Earth

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti d'America, Italia
Anno 1964
Genere horror, fantascienza
Regia Ubaldo Ragona, Sidney Salkow
Soggetto Richard Matheson (Io sono leggenda)
Sceneggiatura Richard Matheson, Furio M. Monetti
Produttore Robert L. Lippert
Interpreti e personaggi
Doppiatori originali

L'ultimo uomo della Terra, film italo-statunitense del 1964 con Vincent Price, regia di Ubaldo Ragona.

  Citazioni in ordine temporale.

  • Non posso permettermi il lusso di arrabbiarmi. L'ira mi può rendere vulnerabile, distrugge la ragione, e la ragione è il solo vantaggio che ho su di loro. (Robert)
  • Che buffo: tutti questi anni ho sognato una compagna e ora scopro che in fondo non l'ho mai desiderata, e che adesso so che il mondo è finito. Non si può arredare un cimitero e poi chiamarlo casa. (Robert)

Dialoghi

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  Citazioni in ordine temporale.

  • Robert: Sono sopravvissuto ma non ho più nessuno scopo davanti a me.
    Ruth: E perché te la prendi?
    Robert: Perché? Perché l'uomo ha la possibilità di vivere anche senza una ragione. Ti sorprende? Eppure molta gente viveva in questo modo prima, vegetando.
  • Robert: La nuova società ha dei metodi poco simpatici.
    Ruth: L'inizio di ogni società non è mai simpatico o gentile.

Citazioni su L'ultimo uomo della Terra

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  • Tratto da un romanzo di Richard Matheson e girato a basso costo tra i palazzi romani dell'EUR, è un horror che passò ingiustamente inosservato, nonostante i suoi meriti: un ottimo Price, alta tensione, intelligenza dei dettagli, alcune anticipazioni – o coincidenze? – con i futuri film di George A. Romero. (il Morandini)
  • Un misconosciuto piccolo capolavoro del fantastico, molto in anticipo sui tempi. Impressionanti, in particolare, le coincidenze con La notte dei morti viventi e altri film di Romero (l'assedio degli zombi-vampiri, il tema della paura di essere contagiati, ma anche dettagli come le banconote ormai inutili che svolazzano per strada). Nessun cedimento di tensione, uno spirito amaro e pessimista e un grande Price. (Il Mereghetti)
  • Un Vincent Price «formato-esportazione», non certo all'altezza delle sue entusiasmanti performances britanniche; ma si eleva pur sempre di una buona spanna su tutti. (Dario Argento)

Voci correlate

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