Isabella Ferrari

attrice italiana (1964-)
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Isabella Ferrari, pseudonimo di Isabella Fogliazza (1964 – vivente), attrice italiana.

Isabella Ferrari nel 2008

Citazioni di Isabella Ferrari

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  • [«Un bel corpo aiuta o complica la vita di una donna e di un'attrice?»] Aiuta, aiuta... Purché si abbia la consapevolezza di averlo: gambe, seno, sedere. L'ho detto e lo ripeto: solo adesso io so di averlo questo corpo, e di averlo bello.[1]
  • [Sulla scelta del suo pseudonimo] È stata la cosa più stupida che ho fatto nella mia carriera. Dopo Miss Teenager ho voluto incidere un disco. Ero una pessima cantante e fu una pessima esperienza. La casa discografica era la Wea. Fecero molte riunioni per decidere che col nome Fogliazza ero impresentabile. E decisero per Ferrari.[2]
  • Il corpo è tutto. [1]

Intervista di Candida Morvillo, Corriere.it, 23 aprile 2017.

  • Avevo un padre severo, ma il binario era indicato da mia madre. La forza della famiglia era lei e io mi riconosco in quel ruolo. Le donne che ho visto da bambina a Gropparello lavoravano tanto, ma tanto. In casa e nei campi. Io ho quello stesso senso del dovere, della funzione sociale di tenere insieme tutto.
  • Da ragazza, spesso i registi mi dicevano "sei troppo bella per questa parte", ma ora sono meno ingenua e so che forse intendevano che non ero abbastanza brava.
  • Ho scoperto il cinema italiano in Francia vedendo per la prima volta i film di Pasolini e Rossellini. Ho usato la bellezza, non ci trovo del male. Poi ho cercato altro. Mi pesava sentirmi ignorante. Mi sono chiusa in casa, leggevo tutto il giorno Dostoevskij, Tolstoj. Se ci ripenso, mi faccio tenerezza.
  • A un provino con Kevin Costner, ero paralizzata dalla paura. L'anima sperduta da campagnola era più forte di me.
  • Al Pacino mi vide in un film francese e mi voleva per "L'avvocato del diavolo", con Keanu Reeves, ma non superai la prova dell'inglese.
  • Mi sconvolge l'uomo che arriva a sfigurare con l'acido per offendere e ferire la bellezza che ha amato.

Citazioni su Isabella Ferrari

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  • Se vi siete domandati come mai non ho ancora citato Isabella Ferrari, che aveva lavorato in Sapore di mare e in altri miei film, è solo perché la signora, ormai passata al cinema alto fatto di recitazione sussurrata, ha spesso dichiarato nelle interviste che rinnega i film fatti con me, nonostante le abbiano dato il successo. Le evito quindi altri imbarazzi e riprendo a raccontarvi la storia di uno che non ha mai rinnegato un solo fotogramma del proprio lavoro. (Jerry Calà)
  1. a b Citato in Anna Maria Mori, Donne mie belle donne, Frassinelli, 1996.
  2. Dall'intervista di Claudio Sabelli Fioretti, citato in «Io, leader e passionale. Una vita rock and roll», Corriere della Sera, 4 novembre 2001, p. 18.

Filmografia

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