Il sapore del successo
film del 2015 diretto da John Wells
Il sapore del successo
Titolo originale |
Burnt |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Stati Uniti d'America |
Anno | 2015 |
Genere | commedia |
Regia | John Wells |
Soggetto | Michael Kalesniko |
Sceneggiatura | Steven Knight |
Produttore | Michael Shamberg, Stacey Sher, Erwin Stoff |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Il sapore del successo, film statunitense del 2015, regia di John Wells.
Frasi
modifica- Jean-Luc, il mio mentore, colui che mi ha dato una chance come chef, diceva che ostriche e mele erano una creazione di Dio, e che ricette come quelle non si possono migliorare. Ma il nostro compito è provarci. (Adam Jones)
- Ero bravo. Certe sere ero bravo quasi quanto pensavo di essere. (Adam Jones)
- Sei ubriaco o fatto? O fatto e ubriaco in dimensioni che nessun altro ha mai provato? (Tony Belardi)
- Lo sai, quando la notte non dormo e faccio la lista dei miei rimpianti, tu sei uno di quelli. Mi dico sempre "Simone, tu sei lesbica... perché sei andata a letto con Adam Jones?". (Simone)
- Da ragazzo ho lavorato in posti come questo. Ho messo un po' di soldi sufficienti per un biglietto di sola andata per Parigi. Entrai mentendo nella cucina di Jean-Luc; c'era Max lì, e Reece, Michel è arrivato dopo. Non parlavo francese. Lavoravo tutto il giorno sei giorni alla settimana, avevo diciannove anni. Amavo tutto di quella vita: il caldo, la pressione, la violenza, quelli che urlavano come pazzi... sì, tutti i cuochi. Quella cucina era l'unico posto a cui avessi mai sentito di appartenere. (Adam Jones)
- Sei più bravo di me, e questo fa di te il migliore. Ma noi abbiamo bisogno che tu ci guidi in posti dove non arriveremmo mai. (Reece)
Dialoghi
modifica- David: Lei è sempre stato un mito per me, ho studiato i suoi menù e le ricette e...
Adam Jones: Un mito o un Dio?
David: Non vedo la differenza...
Adam Jones: Lavoreresti con me per niente?
David: Per niente?
Adam Jones: In cambio di un pasto.
David: Assolutamente sì, avrei da imparare tantissimo...
Adam Jones: Mi pagheresti? Quanto mi pagheresti, sentiamo? Cento sterline la settimana? Duecento? Trecento? Sto esprimendo un concetto. Hai un gran curriculum e questo agnello è fantastico, ma ti manca l'arroganza e per stare nella mia cucina devi imparare a difenderti.
- Sara: Sei sicuro che è famoso?
David: Per chi è chef è come i Rolling Stones.
Sara: Fa tanta paura.
David: È uno chef da due stelle Michelin, il suo compito è mettere paura.
Sara: Ma due non mi sembrano molte...
David: Per avere una stella Michelin devi essere come Luke Skywalker, mi segui? Per averne due, devi essere... chiunque fosse Alec Guinness. Ma se riesci a prenderne tre... allora sei Yoda!
Sara: Se lui fosse Dart Fener?
- Helene: Cos'è, uno scherzo?
Adam Jones: Di che parli?
Helene: Mi lascia un biglietto per vederci da Burger King?
Adam Jones: Nessuno scherzo. È un posto comodo, economico, facile da trovare... e non ti cacciano se parli da solo, che per me è vitale. Siediti. Vuoi pranzare?
Helene: No, non qui.
Adam Jones: Perché?
Helene: Preferisco piatti fatti da un vero chef.
Adam Jones: Odi chi lavora al minimo salariale?
Helene: Signor Jones, sono una sous chef. Io lavoro al minimo salariale.
Adam Jones: Sai perché quelli come te odiano i fast food?
Helene: Che vuol dire "quelli come me"?
Adam Jones: Perché è cibo per la classe operaia.
Helene: Non capisco...
Adam Jones: Ora, spiegami perché costa cinquecento dollari in più mangiare in un posto come i nostri che in un posto come questo.
Helene: No.
Adam Jones: Perché non puoi.
Helene: Perché qui è fatto tutto con troppi grassi, troppo sale, troppi tagli scadenti di carne.
Adam Jones: Hai appena descritto i più classici piatti contadini francesi. Burger King, ovvero contadini che fanno quello che sanno fare: dare un po' di stile a tagli scadenti di carne. Gulasch, bourguignonne, cassoulet... devo continuare?
Helene: Devo andare ora.
Adam Jones: Avresti invece dovuto dire che il problema di questo posto è che è troppo costante, e la costanza è morte.
Helene: La costanza è quello che ogni grande chef insegue.
Adam Jones: No, uno chef deve inseguire la costanza dell'esperienza ma non la costanza del gusto, è come il sesso: vai sempre nello stesso posto ma devi trovare modi nuovi e pericolosi di arrivarci.
- Adam Jones: Voglio farmi perdonare per Parigi.
Tony Belardi: Quindi io ti affido il mio ristorante e tu fai un favore a me?
Adam Jones: Se questo posto non fosse di tuo padre ti avrebbero già licenziato. Michel sarà il mio sous chef.
Tony Belardi: Michel è a Parigi.
Adam Jones: Max è con noi.
Tony Belardi: Max è in galera.
Adam Jones: Esce dopodomani. E poi, ho trovato una chef de partie che non sa ancora quanto è brava.
Tony Belardi: "Brava"? E con questo crolla tutto il bel castello. Perché dopo tre giorni te la scoperai, dopo altri tre giorni la mollerai, e lei andrà via tra urla e lacrime.
Adam Jones: Niente più donne, e non bevo da due anni, due settimane e sei giorni. Allora voglio che parli con tuo padre.
Tony Belardi: Mio padre sta male.
Adam Jones: Non sta male, sta morendo. Ti do la chance di renderlo finalmente fiero di te. Sei il migliore maître d'Europa. La mia cucina sarà la cucina migliore del mondo, e prenderemo la terza stella.
- Adam Jones: Ciao Reece. Un uccellino mi ha detto che hai perso il tocco, e un'aragostina l'ha confermato.
Reece: Non sei morto allora.
Adam Jones: A quanto pare no.
Reece: Ah, l'apparenza inganna. Morto di questi tempi può voler dire grigliare ali di pollo con celebrità di Serie B alla TV del mattino.
Adam Jones: Non sarò mai tanto morto. Adoro l'arredamento, è perfetto per lapidare gli infedeli.
Reece: Che cosa vuoi?
Adam Jones: Vedere di quanto mi ha distanziato la tartaruga.
Reece: Tu sei la lepre nella metafora?
Adam Jones: È tua la metafora. Che fine ha fatto il burro?
Reece: E il tuo visino d'angelo?
Adam Jones: Crack, cocaina e Louisiana.
Reece: Secondo una ridicola voce, tu vorresti la terza stella.
Adam Jones: Secondo una ridicola voce, tu l'hai già presa. E pare che sia anche vero!
Reece: Cose che fanno male.
Adam Jones: Ah, gli analgesici fanno miracoli.
Reece: Ok, d'accordo, senti... tutte queste cazzate in stile "Mozart e Salieri" non mi interessano più ormai. Cucino bene ingredienti locali in modo unico e creativo per stupire i miei clienti.
Adam Jones: Tu non cucini, riscaldi roba nei preservativi.
Reece: Fiamme, padelle e alcol sono morti e defunti con Adam Jones. E non pensare di fregarmi con l'acqua, tu sei un tossico. E se ora non è alcol sarà coca, pasticche o scopate perché tu sei dipendente dal modo in cui ti senti ogni secondo della tua vita. La gioventù bruciata è romantica, la mezza età bruciata per niente.
- Adam Jones: Fingi di essere la mia ragazza, va bene? Se Reece scopre chi sei di sicuro ti ruberà.
Helene: Se fossi la tua ragazza mi prenderesti il braccio.
Adam Jones: No, se fossi la mia ragazza avremmo litigato nel taxi e non ci parleremmo.
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