I Love Radio Rock

film del 2009 diretto da Richard Curtis

I Love Radio Rock

Immagine The boat that rocked.svg.
Titolo originale

The Boat That Rocked

Lingua originale inglese
Paese Francia, Germania, Regno Unito
Anno 2009
Genere commedia
Regia Richard Curtis
Sceneggiatura Richard Curtis
Produttore Tim Bevan, Eric Fellner, Hilary Bevan Jones
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

I Love Radio Rock, film britannico del 2009 con Philip Seymour Hoffman e Bill Nighy, scritto e diretto da Richard Curtis.

  Citazioni in ordine temporale.

  • Sono le 21:00 e tutti i barbogi del pianeta seduti sul sofà, sorbiscono sherry mentre quelli che amano il rock and roll sono pronti a rockare e rolleggiare ancora una volta. Siete su Radio Rock e io sono il Conte. E conto su di voi per il conto alla rovescia all'estasi e al rock all day e all the night! (Il Conte)
  • Sono fiero di annunciare che sarò presto la prima persona a dire un "vaffa..." su "Rock'n roll Radio" della Gran Bretagna. Allora, il mio scopo non è offendere, è fare spettacolo. Un po' potrebbe essere educare, anche. Perché ,se spari, muore qualcuno. Se sganci una bomba, muoiono in tanti. Se picchi una donna, muore l'amore. Ma, se tiri un bel "Vaffa...", non succede niente di male! (Il Conte)
  • Non possono chiuderci: siamo pirati! Per questo ce ne stiamo qui in mezzo all'Oceano! (Il Conte)
  • Il vantaggio di essere al governo è che se qualcosa non ti piace puoi sempre fare una legge che la renda illegale. (Dormandy)
  • Vi concedo due settimane, trovatemi una scappatoia dalla legge per dichiararle tutte illegali o siete entrambi licenziati, e per licenziati non mi riferisco solo a questo lavoro ma mia più nella vita ne troverete un altro! Siete disastrosi! Patetici! E siete anche brutti. "Giugulare"... Ma che cazzo! (Dormandy)
  • Cari ascoltatori, vi dico solo questo: che Dio vi benedica. Quanto a voi, bastardi al potere, non sperate che sia finita. Anni che vanno, anni che vengono, e i politici non faranno mai un cazzo per rendere il mondo un posto migliore; ma ovunque, nel mondo, ragazzi e ragazze avranno sempre i loro sogni, e tradurranno quei sogni in canzoni. (Il Conte)

Dialoghi

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  Citazioni in ordine temporale.

  • Gavin: Tu devi essere "il Conte".
    Il Conte: Così si dice.
    Gavin: E questo che farebbe di me? Il Re?
    Il Conte: O il giullare.
  • Il Conte: Qualche mese fa, vedi, ho commesso un errore
    Carl: Davvero?
    Il Conte: Sì, perché ho capito una cosa. Non ho scacciato il pensiero, come avrei dovuto, ma me lo sono tenuto... e ora so che era vero. E temo che mi rimarrà in testa per sempre.
    Carl: Che pensiero era?
    Il Conte: Sono i migliori giorni della nostra vita. È terribile come cosa... ma è così.
    Carl: Non lo so, può darsi.
    Il Conte: Oh... [ridacchia] be' sì... sì, potrebbe andarti meglio, forse tu avrai giorni migliori, ma ne dubito. Siamo in cima alla montagna compare, e da questa vetta si può solo scendere.
  • Quentin: Il giorno è arrivato. Stanotte, le radio pirata muoiono. Da mezzanotte, saremo una nave fantasma, che sta senza speranza su acque fredde e buie. Avete fatto un lavoro superbo, grazie. Ma il vostro lavoro è finito.
    Il Conte: [Si alza] Non il mio, signore. Come cittadino americano, non me ne frega un beneamato niente delle vostre pedanti leggi albioniche. Intendo andare in onda dalla nave ventiquattr'ore al giorno fino alla mia morte. E forse anche dopo la mia morte.
    Gavin: Non vorrei apparire scortese, o peggio... ma non ritieni che potrebbe essere appena appena monotona come esperienza per chi ascolta? [Si alza] Che ne direste di dodici ore a testa, nobile signore?
    Angus: [Si alza] Per come la vedo io, il mondo non può fare a meno della mia comicità. E poi, chi avrebbe la dirittura morale di mettere i Seekers quando l'umore è adatto?
    Dave: Si sono sciolti.
    Angus: Intendo celebrale il repertorio storico.
    Dave: [Si alza] E io intendo impedirvelo, signore.
    Simon: [Si alza] Come qualcuno sa, mia moglie mi ha lasciato dopo 17 ore di matrimonio, ma l'ho superato perché io vivo per la musica. E ora che non avrei altro per cui vivere sono disposto anche a morire per essa.
    John: [Si alza] Ho sempre vissuto per notizie e meteo, e morirò per loro. Specie per il meteo.
    Bob: [Si alza] Non ho... nessun altro posto.
    Harold: [Si alza] Io avrei anche un altro posto, ma è un paesello. Quindi resterò qui con gli altri.
    Felicity: [Si alza] Che mangereste senza di me? E non oso pensare dove la mia sempre più potente sessualità mi condurrebbe se tornassi a fare una vita normale.
    Kevin: [Si alza] Io ho il fondato sospetto che Felicity sia pazza di me. Non penso di andarmene ora, che ho finalmente una chance.
    Carl: [Si alza] Io ci sto, si capisce... siete gli unici al mondo che tengono a me.
    Quentin: Grazie signori, signore, strano... figuro barbuto. Ma non vi illudete: verranno a prenderci.
    Il Conte: Che ci provino.

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