Guerra sporca

periodo nella storia dell'Argentina (1976-1983)

Citazioni sulla guerra sporca.

Vittime del massacro di Pasco, 1975

Citazioni modifica

  • C'era una guerra tra un gruppo di sovversivi che volevano imporre una dittatura comunista, e dall'altra parte c'erano le forze della sicurezza che hanno esagerato nelle loro azioni. (Javier Milei)
  • I militari sono assolutamente screditati, per gli orrori, gli errori e i furti commessi. Mi chiedi se la gente ricorda. Ti rispondo: di Nunca ma's (mai più), si vendettero subito 250 mila copie, e continuano a stamparlo; è stato letto da milioni di persone, e se ne leggi dieci pagine non ce la fai più per l'orrore. (Ernesto Sabato)
  • Nei cinque anni di Videla indubbiamente un risultato era stato conseguito: l'annientamento della guerriglia condotta sia dai «montoneros» di origine peronista sia da formazioni che con diverse interpretazioni si richiamavano al marxismo. Così il regime militare si era guadagnato l'approvazione della grande maggioranza della popolazione, che considerava la guerriglia un fenomeno estraneo all'Argentina.
    Ma questo non significava che gli argentini approvassero i metodi estremamente brutali dei militari, gli arresti, le torture, le migliaia di «scomparsi». (Ferdinando Vegas)
  • Non posso ignorare il grave problema morale che si è imposto nel Paese, tanto col terrorismo come la repressione. In nessun modo posso tacere di fronte a questi morti, a questi scomparsi. Non approvo alcuna forma di lotta in cui il fine giustifichi i mezzi: il fine non giustifica mai i mezzi. (Jorge Luis Borges)
  • Ossessionati dalla dottrina della sicurezza nazionale, i generali hanno seminato il terrore. I militari «moderati» entrati nella Casa Rosada senza colpo ferire, il 24 marzo del 1976, attesero solo nove giorni prima di far scattare il terrore: sfidati dallo spontaneismo infantile della guerriglia, proclamarono la «guerra santa» contro la «sovversione comunista». Attenti a non ripetere apertamente gli orrori di Pinochet, scatenarono un'ondata di arresti clandestini colpendo a destra e a manca i cosiddetti quadri intermedi. Di fronte alla reazione armata, seppur disorganica, di quel che rimaneva della sinistra rivoluzionaria, aprirono successivamente il fuoco sulle piazze, sacrificando alla furia dei soldati, dei mercenari armati dalla grande borghesia compradora, tutti coloro che rifiutavano il Gott mit uns.
    La «guerra santa» prende la mano al moderato generale Videla che era stato presentato all'opinione pubblica come un cattolico convinto, preoccupato di portare in tempi brevi il Paese alla normalità democratica. Diventa la «guerra sudicia» all'insegna della violencia. (Igor Man)
  • Posso dirle solo questo. Che la repressione è stata anch'essa forma di terrorismo: due terrorismi, di sinistra e di destra. Quando si arresta la gente, ma poi non la si sottopone a giustizio, non posso tacere. Mi si dice: uno non deve dire queste cose, per salvare l'immagine del suo Paese. Ma la realtà è più importante dell'immagine. (Jorge Luis Borges)

Jorge Rafael Videla modifica

  • C'era bisogno della morte di circa 7000-8000 persone per la vittoria contro la sovversione.
  • Non esistono le guerre sporche. Esistono le guerre giuste e quelle ingiuste. Il cristianesimo crede nelle guerre giuste. La nostra fu una guerra giusta.
  • Prima elimineremo i sovversivi, poi i loro collaboratori, poi i loro simpatizzanti, successivamente quelli che resteranno indifferenti e infine gli indecisi.
  • Vi è stato un processo crudele, con morte, dolore e sacrificio, e non lo nascondiamo, come risultato della guerra in cui era in gioco la nazione argentina. È stato così e non lo nascondiamo. Ma accettare colpe, questo in nessun modo, perché non si è ucciso per uccidere, fu per preservare dei valori. La guerra è sempre dolore e sangue, ma quando vi è una causa superiore è giustificata. In nessun modo si può accettare una colpevolezza.

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