Fari nella nebbia

film del 1942 diretto da Gianni Franciolini

Fari nella nebbia

Descrizione di questa immagine nella legenda seguente.

Mariella Lotti in una sequenza del film

Titolo originale

Fari nella nebbia

Lingua originale italiano
Paese Italia
Anno 1942
Genere drammatico
Regia Gianni Franciolini
Soggetto Alberto Pozzetti, Rinaldo Del Fabbro, Oreste Gasperini, Giuseppe Mangione
Sceneggiatura Corrado Alvaro, Edoardo Anton, Giuseppe Zucca
Interpreti e personaggi
Doppiatori originali

Fari nella nebbia, film italiano del 1942 con Fosco Giachetti, Mariella Lotti e Luisa Ferida, regia di Gianni Franciolini.

Dialoghi modifica

  • Filippo: Dai scendiamo, siamo arrivati.
    Anna: Dove?
    Filippo: A casa mia.
    Anna: Ma io a casa vostra non vengo.
    Filippo: E perché, che male c'è?
    Anna: Vi prego, Filippo, ve l'ho detto molte volte.
    Filippo: Ma non vi pare che sia stato anche troppo buono?
    Anna: Che cosa volete dire?
    Filippo: Andiamo, via, non sei più una bambina e certe cose le devi capire. Hai voluto andare a ballare e t'ho accompagnato, hai voluto andare al cinematografo e t'ho accompagnato, hai lasciato che ti facessi la corte e devi capire che un uomo non può accontentarsi di questo eternamente.
    Anna: Ma io non credevo...
    Filippo: Ma che, andiamo! Sii più intelligente! Allora perché sei venuta con me?
    Anna: Vi credevo diverso, Filippo.
    Filippo: Sono un uomo e non posso passar la vita in adorazione davanti ad una donna!

Citazioni su Fari nella nebbia modifica

  • Curioso esempio dell'influenza del naturalismo francese su un melodramma italiano della gelosia. Attori efficaci, suggestiva fotografia di Aldo Tonti. (il Morandini)
  • [Al primo film di Franciolini] fa seguito quello che probabilmente resta il suo capolavoro, Fari nella nebbia. Il film, che risente molto delle sue esperienze francesi e soprattutto del "realismo poetico" dei Carné e dei Duvivier, è opera importante perché cerca, riuscendoci pienamente, di allontanarsi dalle leziose falsità dei "telefoni bianchi" per indagare su comportamenti di gente del popolo e ambienti reali. (Roberto Poppi)
  • Il giovane regista Gianni Franciolini ha dedicato tutto il suo impegno alla realizzazione, aiutato anche da quattro attori estremamente popolari: questo spiegamento di forze ci sembra assolutamente giustificato, se non, forse, dal risultato almeno dall'assunto, e difatti la difficoltà di ricomporre con semplicità ed aderenza un'atmosfera tanto ruvida e popolare ci appare assolutamente eccezionale. [...] le leggi della letteratura e del cinema imponevano ai sette autori e a Franciolini di presentarci dei "carnera" e delle rimesse, dei lavandini sbrecciati, delle case modeste, dei parafanghi scrostati e delle spose innervosite, sfidando, anzi, ricercando, ogni pericolo di monotonia, che doveva valere a dar l'esatta sensazione di un'esistenza rischiosa ed apparentemente monotona. (Irene Brin)
  • Intelligente e difficile è il soggetto [...]: soprattutto per l'assunto di mostrare un'umanità dalle impressioni pronte e dalle reazioni immediate, dagli istinti cioè non troppo distorti da convenzioni e da pregiudizi, e nella quale i rapporti sono concretamente basati su interessi reali, sentimentali o materiali che siano [...]. Certo il film italiano raggiungerà il suo massimo di artisticità quando saprà esprimere le ansie e le aspettative, le gioie e i dolori di questa umanità. [...] Una più piena intuizione di quell'umile mondo e un maggiore approfondimento del carattere dei personaggi avrebbero reso assai più conseguente e più persuasivo il racconto. Ma vi sono scene d'intimità calda e vischiosa assai sicuramente rappresentate e scene di concitata violenza condotte con disegno sicuro. (Umberto Barbaro)
  • Un film schietto e istintivo per l'epoca [...] immerso in un'atmosfera popolare torbida, sensuale e aggressiva, solitamente non tollerata dal regime. È il segno che qualcosa sta davvero cambiando nel cinema italiano, sempre più deciso ad allontanarsi dai telefoni bianchi e a mettersi in sintonia con il malessere del cosiddetto «realismo poetico» francese degli anni Trenta. La svolta decisiva avverrà con Ossessione, ma in Fari nella nebbia si possono cogliere degli spunti tematici e cinematografici in qualche modo anticipatori. (Il Mereghetti)

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