Django

film del 1966 diretto da Sergio Corbucci

Django

Descrizione di questa immagine nella legenda seguente.

Django (Franco Nero) in una scena del film

Titolo originale

Django

Lingua originale italiano
Paese Spagna, Italia
Anno 1966
Genere western
Regia Sergio Corbucci
Soggetto Sergio Corbucci, Bruno Corbucci
Sceneggiatura Sergio Corbucci, Franco Rossetti, Piero Vivarelli, Josè Gutiérrez Maesso, Bruno Corbucci, Fernando Di Leo (non accreditato)[1]
Produttore Manolo Bolognini, Josè Gutiérrez Maesso
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Django, film del 1966 con Franco Nero e Loredana Nusciak, regia di Sergio Corbucci.

Frasi modifica

  • Il mio nome è Django. Finché starai con me, nessuno ti farà del male. (Django)
  • Mi è rimasto un altro colpo, ma sarebbe troppo facile. Quanti uomini hai ancora, porco? (Django)
  • Puoi rimettere in ordine... ma non usare la mia bara. (Django)
  • Allora bisogna che l'illusione sia completa. Breve ma completa. (Django)
  • Ti preoccupi troppo, vecchio, potrebbe farti male alla salute. (Django)
  • Se mi avessero detto che sarei finito qui sopra a fare il becchino, e senza compenso poi, beh, meglio sopra che sotto. (Nataniele)
  • Questa maledetta è l'incarnazione del peccato! È lei che ha fatto cadere sul paese questa pioggia di sangue! (fratello Jonathan)
  • Tu sei una maledetta spia di Jackson... Riferisci quello che vedi e quello che senti, perché hai le orecchie grandi! Ma noi sappiamo che cosa fare con le orecchie grandi, vero, muchachos? (Hugo Rodriguez)
  • Questo è Django! Il disertore, il ladro, l'evaso! Per me più di un amico: un fratello. (Hugo Rodriguez)
  • Questo giocattolo vale 150 fucili in una volta. È con questo che ho sterminato gli uomini del maggiore. (Django)
  • Questa settimana anche Jackson andrà al forte per mettere il suo oro al sicuro in Messico. Per questo gli ho risparmiato la vita. Voglio quell'oro più ancora della sua morte. E quell'oro sarà nostro. Chiaro? (Django)
  • Grazie, Django! Mi hai salvato la vita un'altra volta! Non lo dimenticherò! (Hugo Rodriguez)
  • Prepara gli uomini, Miguel. Andiamo a caccia. (Hugo Rodriguez)
  • Non sarà certo l'oro perduto, amigo, che cambierà il mio destino. Torneremo ugualmente in Messico, vero? Ormai la decisione è presa. Siamo pari, Django. Tu mi hai salvato la vita due volte, e anch'io, prima e adesso, perché non t'ammazzo. Da noi i ladri non si uccidono neppure quando tradiscono un amico. Noi i ladri li puniamo in un altro modo. Vero, Miguel? (Hugo Rodriguez)

Dialoghi modifica

  • Uomo della banda di Jackson: E tu da quale cimitero spunti fuori? Se sei venuto a seppellire queste carogne, sbrigati e fallo in silenzio.
    Django: A me invece la conversazione piace.
  • Uomo della banda di Jackson: Sei del Nord?
    Django: Ho combattuto per il Nord.
  • Nataniele: Ma domattina la ragazza deve andarsene. Domattina al più tardi. Capito?
    Django: Non bisogna mai avere fretta, amico. Portami qualcosa da mangiare.
  • Nataniele: Eh, ma voi siete di nuovo di queste parti, giovanotto, e non conoscete il maggiore Jackson. Perché voi non lo conoscete, vero?
    Django: Non deve interessarti sapere chi conosco, vecchio.
  • Django: Un mazzo di carte, per favore.
    Prostituta messicana: Vuole un mazzo di carte.
    Nataniele: Ti piace giocare col morto, eh?!
  • Nataniele: Purtroppo non sono tutti, ma appena potrò io...
    Jackson: Ti credo, Nataniele. Ti credo. I vigliacchi non imbrogliano mai, lo so bene. Specialmente quando pagano per farsi proteggere.
  • Jackson: Bisogna essere molto coraggiosi per parlare in quel modo a Ringo. Coraggiosi o incoscienti, proprio come lo sporco nordista che ha fatto fuori cinque dei miei uomini giù al fiume.
    Django: Dev'essere stato un tipo in gamba. Cinque in una sola volta. È un lavoro da specialisti.
    Jackson: Quel tipo si è anche portata via una donna. Una sgualdrina venduta ai messicani. Una che ha tradito la nostra razza.
    Django: La guerra è finita, e queste cose sono passate di moda.
    Jackson: Mi dispiace contraddirti, ma la mia guerra non finisce mai, amico. Sei furbo a portarti dietro una bara, avrai un trattamento di favore. Sarai seppellito. Di solito noi le carogne nordiste le buttiamo in pasto agli avvoltoi per avvelenarli.
    Django: Non credevo che la questione razziale implicasse anche i poveri avvoltoi, pensavo riguardasse solo i porci sudisti!
  • Django: A volte bisogna eliminare i fanatici, i pazzi, per il bene di tutti.
    Nataniele: Eh, lo so, ma non puoi farlo tu da solo.
    Django: Io non sono solo.
  • Nataniele: Qualcuno che conoscevi?
    Django: Una parte della mia vita. Forse l'unica cosa che contava veramente.
    Nataniele: Te l'hanno uccisa gli uomini di Jackson?
    Django: Me l'hanno uccisa.
    Nataniele: E dove ti trovavi?
    Django: Lontano. Troppo lontano, vecchio.
  • Django: Hai visto, Hugo? Ce l'abbiamo fatta. Ora non ci resta che dividere l'oro e salutarci. Dammi la mia parte.
    Rodriguez: Così subito? Vuoi andartene proprio adesso?
    Django: Beh, io non ho più niente da fare in questo paese.
    Rodriguez: Ma come più niente, fratello... Insieme faremo grandi cose! Ti nominerò luogotenente della mia rivoluzione!
    Django: Hai già tanto luogotenenti e io desidero solo quello che mi spetta. Per favore.
  • Maria: Lascialo quell'oro, Django! Che cosa te ne importa? Insieme cominceremo un'esistenza nuova. Io ti aiuterò a dimenticare. Io ti amo, Django.
    Django: L'amore me lo sono lasciato dietro tanti anni fa. Ora giace sotto una delle tante croci del cimitero di Tombstone. Se ti portassi con me, rischieresti di fare la stessa fine. E forse, non riusciresti a farmi dimenticare.
  • Django: Non si può continuare a fuggire, bisogna fermarsi e lottare fino all'ultimo. L'ho capito stringendoti forte la mano mentre la bara sprofondava nella savana. Se non dovessi riuscire avrò almeno tentato di riscattare la mia vita.
    Maria: Django, le tue... le tue mani...
    Django: Le mie mani sapranno ancora servirmi. Nataniele, nascondi Maria e di' a Jackson che lo aspetto alle croci di Tombstone, perché il suo tempo è arrivato.
  • Jackson: Credevi di avere vinto, vero, Django? E invece eccomi qui, a combattere la mia guerra... la guerra che non finirà mai. Stai pregando. È giusto si preghi quando si è vicini alla morte. Ma non puoi farti il segno della croce con quelle mani. Ti aiuterò io a farlo! In nome del padre... Del figliolo... Dello spirito... Santo!
    Django: E così sia! [uccide sei uomini in rapida successione]

Note modifica

  1. Cfr. Marco Giusti, Dizionario del western all'italiana, Mondadori, Milano, 2007, p. 144. ISBN 978-88-04-57277-0

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