Dante's Inferno
videogioco del 2010
Dante's Inferno, videogioco d'azione del 2010, ispirato alla prima cantica della Divina Commedia di Dante Alighieri. Dal gioco sono stati tratti un anime e un fumetto.
Citazioni dal videogioco
modificaFrasi
modifica- Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura che la diritta via era smarrita. (Dante)
- Vieni, affronta l'eternità. Presto si uniranno a te coloro le cui vite hai rovinato, le cui anime hai dannato. (La Morte)
- Non omo, ma omo fui. Vissi a Roma sotto l'buon Agusto, nel tempo degli dei falsi e bugiardi… (Virgilio)
- Per me, si va nella città dolente! Per me, si va nell'eterno dolore! Lasciate ogni speranza voi ch'entrate! (Caronte)
- Guai a voi, o anime prave. Non isperate mai di vedr lo Cielo! Fuggiste Dio, or pagate l'infinito prezzo! Il giudizio s'appressa ai cerchi de l'Inferno. (Caronte)
- Dopo il Limbo stavvi re Minosse, giudice dei dannati. E per color che restano nel Limbo, altri a li cerchi sotto son sentenziati. (Virgilio informa Dante di Minosse)
- Fecemi la divina podestate. Ed io eterno duro. (la testa di Caronte nel Limbo)
- Ho veduta una fiamma vincere sul mezzo mondo di tenebra. (Dante)
- Infelici infanti. Non furon battezzati. L'unica porta alla vera fede mai fu mostrata a quest'anime neonate. Il Limbo non ha pietà di questi pargoli. (Virgilio informa Dante sui bambini non battezzati)
- So esattamente cosa ti attende in futuro. Sarai ricompensato con la dannazione! Io fiuto i tuoi peccati! I tuoi crimini sono imperdonabili! Pensavi che una crociata ti valesse il perdono!?! (Minosse)
- Venti di lussuria sferzan questi dannati! Speranza alcuna di minor dolore o di riposo mai li conforta. A codesto tormento son dannati li peccator carnali, coloro in cui disio sconfisse ogni ragione. (Virgilio descrive il cerchio dei lussuriosi)
- Sei astuto, ma non li raggiungerai mai in tempo! Che razza di uomo sei? Povero Dante, non ha resistito alla passione! Non hai resistito a quella schiava, eh? (Cleopatra)
- Così la ragazza ti ha lasciato per Lucifero. [...] Lascia quella cagna, Dante! Quando questo losco affare sarà compiuto e la strada di casa riaperta per Lucifero, la sua parte in questa commedia sembrerà così piccola. [...] Certo che non capisci! Hai appena consegnato le chiavi del regno, e per cosa? Il petto di una schiava? [...] Troppo tardi ormai! E ora diamo a Lucifero il tempo necessario. (Cleopatra)
- Mia signora, lascialo a me. (Marco Antonio prima di battersi con Dante)
- Per la dannosa colpa de la gola la pioggia e il fango fiaccan codeste anime tristi. (Virgilio descrive il cerchio dei golosi)
- Cerbero, il gran vermo, come quel cane abbaiando agogna, e si quieta dopo aver morso il pasto, cotal si fecero le facce lorde de lo demonio Cerbero, il cui ulular le anime scuote. (Virgilio parla di Cerbero a Dante)
- Pe l'crimine d'avarizia soffron quest'anime; chierici guerci di mente che in vita spesero senza misura alcuna e per contrasto su codesti papi e cardinali l'avarizia praticò i suoi eccessi. Certi sorgeranno dal sepolcro col pugno chiuso, altri con la chioma rasata. Prodigalità e avarizia, entrambi, privati li hanno del Paradiso amato. (Virgilio descrive il cerchio degli avari)
- Pape Satàn, pape Satàn aleppe. (Pluto, dio della ricchezza)
- Sei una vera delusione... pensi di essere un uomo migliore di tuo padre? L'inferno non è per i deboli, ragazzo! Lungi da me, codardo! (Alighiero)
- Che questa unione, suggellata col sangue, possa per sempre bruciare nelle fiamme dell'Inferno. (Diavolo suggellante)
- Vedi l'anime di coloro su cui prevalse l'ira; al dolce tepor del sole lor furon carichi d'odio or ne la melma dello rio Stige è lor volere non essere mai nati. Anime sdegnose! Quanti che lassù si credono re, rimangono qui come porci in pozze di fango, lasciando di sé orribili ricordi. Un legno porta l'anime oltre il fetido pantano. Cerca Flegiàs, il nocchiero. (Virgilio descrive il cerchio degli iracondi)
- Qui sono gli eresiarchi di ogni culto e setta pagana, sepolti l'un con l'altro e arsi in foco eterno. Queste tombe rimangono chiuse, fin quando da Giosafatte con Giudizio Universale torneran coi corpi che là su han lasciato. (Virgilio descrive il cerchio degli eretici)
- Figliolo, dentro questa restante grotta, ci saranno altri tre cerchi, uno sotto l'altro, tutti di spirti maledetti pieni. Il primo cerchio è di violenti pieno; e poiché violenza si forza a tre persone, in tre gironi esso e distinto: violenza verso il prossimo, verso se stessi e verso Dio. (Virgilio descrive il girone dei violenti)
- In violenza ferite e morte sono inflitte al prossimo; questo girone tormenta color che uccisero e saccheggiarono e l'anime che ingiustamente colpiscon altri. In questo fiume stanno quei tiranni a ben ragion puniti in ribollente sangue. (Virgilio descrive i violenti verso il prossimo)
- Si può essere violenti verso se stessi; e perciò in questo luogo, color che si privarono da soli della vita, or si pentono invano. Guarda bene, vedrai cose che rendono il mio parlare... incredibili. (Virgilio descrive i violenti verso se stessi)
- Violenza può esser fatta al Divino, rinnegando egli nel cuore. Qui rimangono i sette re che assediarono Tebe. Non temettero quella vendetta. Or cerca di evitare la rena cadente; al bosco tienti stretto. (Virgilio descrive i violenti verso Dio)
- Il Flegetonte, lo terzo rio infernale. Nell'isola di Creta v'è una montagna chiamata Ida che già fu ricca d'acqua, ma è or deserta. Dentro, ritta rimane la figura d'un grande vecchio; la testa di fin oro formata; puro argento le braccia e 'l petto, poi di rame fino a la forcata; da ivi in giù tutto di ferro, salvo il piede destro ch'è di terra cotta. Lagrime piange egli che scavano un passaggio in una grotta. Il loro corso in questa valle giunge da roccia a roccia formando l'Acheronte, lo Stige e qui il Flegetonte. Giù per questa roccia scorrono, e quando la discesa s'interrompe, l'acque raccolte formano il Cocito. La l' vedrai... inutile parlarne. (Virgilio descrive i tre fiumi dell'Inferno)
- Tu... tu mi hai fatto questo! Non meriti di essere il servo di mia sorella, figuriamoci il suo signore! Ora paga per ciò che hai fatto! (Francesco Portinari)
- Per aver tradito l'amore e la fiducia che fe' natura, al centro dell'universo, sul trono del diavolo in persona, ogni traditor eternamente si consuma. (Virgilio descrive il cerchio dei traditori)
- Pensavi davvero fosse solo per la ragazza? Lei era l'esca! [...] Vieni a me, crociato! Vieni a compiere il tuo destino! Ho atteso un'eternità per l'emancipazione, sono libero! Niente mi potrà più fermare! (Lucifero)
- Tu osi attaccare me? Tu, che hai fatto cose peggiori di me! Io ero al fianco degli angeli, ero per la ragione è la giustizia! E poi Egli vi creò a sua "immagine"! Voi, creazione imperfetta! E io mi sarei dovuto inchinare a voi? Grazie infinite, Dante, per aver infranto le catene di Giudecca! Hahahaha! Folle! Osserva la tua rovina e assisti alla mia fuga nel regno del Purgatorio e del Paradiso! (Lucifero)
- Faccia a faccia, infine. Sei il migliore, Dante. Molti hanno tentato e molti mi hanno deluso. Il coraggioso Ulisse, Alessandro il Grande, Attila, Lancillotto... Solo tu possedevevi un'anima tanto nera da liberarmi! (Lucifero)
- Reclamerò il posto che mi spetta di diritto in Paradiso. La mia strada sarà lastricata dai peccati dell'uomo, e i tuoi, Dante, faranno da fondamenta al mio ritorno. E ciò che è buono... sparirà... dall'universo... per sempre! (Lucifero)
Dialoghi
modifica- Dante: [Incontra Virgilio per la prima volta] Abbi pietà di me, chiunque tu sia!
Virgilio: Una donna mi chiamò, di comandare ciò che volea la pregai.
Dante: Beatrice?
Virgilio: "Io temo che il mio amico sia smarrito..." disse ella.
Beatrice: [Tramite una visione] Aiutalo, Virgilio, così che possa venire da me... io sono Beatrice e quando sarò davanti al mio Signore, tesserò le tue lodi...
Dante: Poeta, ti prego, dammi la forza! La salverò da questo destino a qualsiasi costo! - Virgilio: Or discendiamo qua giù nel cieco mondo. Lascia paura e codardia da parte. Noi siam sulle scogliere di Acheronte. L'anime infelici van per questa tortuosa strada al barco di Caronte.
Dante: Mi aiuterai, poeta?
Virgilio: Sarò tua guida in questo luogo eterno, ove udirai le disperate strida e vedrai li spirti dolenti che tutti lamentano la seconda morte. - Virgilio: Quelli che muoion tutti arrivan qui di ogni paese, ognuno. Il traghetto di Caronte attende color che Dio non temono.
Dante: Ma che genti son queste, sì vinte e afflitte dal dolore?
Virgilio: Tali son l'anime che visser senza infamia e senza lode. Il Cielo non li vuole; né lo profondo Inferno riceve, per evitare che i rei se ne faccian vanto.
Dante: Cosa li induce a sì amaro lamento?
Virgilio: Misericordia e giustizia li sdegna. Non ragioniam di lor, ma guarda e passa. - [Il nocchiero avvista Dante arrampicatosi su una fune] Caronte: E tu. Pàrtiti da cotesti che son morti.
Dante: Dov'è Beatrice?
Caronte: Fece lei un patto folle alquanto.
Dante: Portami da lei! La mia vita, l'anima, per il suo ritorno.
Tu, stolto. Già nostre son quelle. [Un Diavolo taglia la fune e Dante si arrampica sulla barca] E or partiamo! - Dante: Qual sei tu? Ombra od omo certo?
Virgilio: Non omo, ma omo fui. Vissi a Roma sotto l'buon Agusto, nel tempo degli dei falsi e bugiardi... - Virgilio: In questo luogo stanno anime pagane e onorati nomi che ancor risuonano nella vita sopra. Anche senza Paradiso, vivon distinti dal modo de li altri.
Dante: Chi è onorato qui?
Virgilio: Ettore, Cesare, re Latino, Camilla... non posso raccontar di tutti. La narrazion verrebbe meno ai fatti. - [Minosse annusa, sentendo la presenza di Dante] Minosse: Chi entra nel mio doloroso ospizio?
Dante: Colui che ama Beatrice. Dimmi dove trovarla.
Minosse [annusando Dante per sentirne i peccati]: Fiuto solo un traditore, un goloso, un omicida.
Dante: Fiuta ancora.
Minosse: Come ti permetti di replicare il Giudice dei morti! - Virgilio: Fu giudicata in questo cerchio Semiramide, Regina de l'Assiria, imperatrice dalle molte lingue. La passione dominò ella e il suo regno.
Dante: Ahimè, quale grande desiderio l'ha condotta a questo passo?
Virgilio: Fu sì presa da lascivia che fece legita a legge quella stessa lussuria per cui quest'ombre sono punite, e levar quindi il biasimo contro di lei. - Alighiero: Avanti! Usami come scusa! Incolpami di tutto!
Dante: Sei pieno di odio e di avidità. È tutto ciò che potevi offrirmi?
Alighiero: Non sono responsabile... del uomo che sei!
Dante: E non sarò dannato come te! [Lo assolve] - Madre di Dante: Perché mi scerpi? Non hai pietade?
Dante: Madre! No. No.
Virgilio: Quando si parte l'anima feroce dal corpo ond 'ella essa s'è disvelta, Minòs la manda al settimo cerchio. Quivi germoglia e surge in pianta Silvestra. Nessun corpo, solo dolore, ché non è giusto ch'ogni anima possegga ciò ch'om si toglie.
Dante: Ma non dovresti essere qui, madre. Sei morta di febbre! [Rivive il ricordo della morte di sua madre, dove in realtà si tolse la vita]
Madre di Dante: Tuo padre dispregiai per ser crudele. Ma debole ero, fin troppo a disfidarlo... così di mia stessa vita mi disfeci... e tu... tu segui nei suoi passi.
Dante: Perdonami.
Madre di Dante: Mia è la colpa. Il cuore di proteggerti non ebbi. Potrai tu mai perdonarmi?
Dante: Dovevo... Madre, perché ho perduto tutto?
Madre di Dante: Taluni uomini cambiano, figlio. Altri diventano l'uomo che furono... l'uomo che anelano ad essere.
Dante: Beatrice era tutto per me! Perché l'ho tradita?
Madre di Dante: È troppo tardi per noi, figlio. Ma c'è ancora tempo per lei. Assolvimi! [Dante la assolve] La mia anima appartiene a te. DEVI salvare Beatrice. Lei è innocente. - Dante: [In un suo ricordo] Basta! Basta! BASTA!!
Francesco: No! Non sta a noi decidere la sorte di queste anime!
Dante: Quali anime? Noi combattiamo per questo. Non sono come noi! Lottate con me, crociati! Versate il sangue dei pagani! Non è un'infamia. Le loro anime sono già perdute! - Francesco: Noi agivamo nel nome di Dio. Perché ci ha abbandonati?
Dante: Nel nome di Dio? L'omicidio porta solo il nome dell'assassino.
Francesco: Salva te stesso, fratello. Usa saggiamente la mia anima. Beatrice... sorella... [Dante lo assolve] - Dante: Luogo è in Inferno detto Malebolge...
Demoni: Malacoda... Malacoda... Malacoda...
Dante: Selvaggi! Affrontatemi! [Si trova di fronte Beatrice, diventata regina dell'Inferno] Beatrice? Sei tu? Mia amata, sono venuto a te, come promesso!
Beatrice: Io non voglio vederti soffrire, ma non mi lasci molta scelta.
Dante: Io non sono ciò che pensi.
Beatrice: Non può esserci un rivale. È Lucifero che lo vieta.
Dante: Tu non devi obbedirgli! Torna da me.
Beatrice: Osserva i dieci cerchi della frode e del tradimento, di chi ha infranto il vincolo di fiducia e amore! Qui essi saranno per sempre puniti. Malacoda! Mostra all'ospite il luogo del suo riposo eterno. - Dante: [Dopo aver superato tutte e dieci le Malebolge] Beatrice, basta. Ho affrontato tutti i miei peccati e posso riportarti a casa.
Beatrice: I tuoi peccati? Io non credo. Guarda nel Nono cerchio dell'Inferno. Guarda nell'oscuro, gelido reame dei Traditori. [Segue l'ultimo ricordo di Dante, dove Francesco si sacrifica al posto di quest'ultimo dopo la strage dei prigionieri] Hai condannato a morte mio fratello per il TUO crimine! Quale risposta a questo tradimento?
Dante: [In ginocchio, rassegnato] Nessuna. Abbandono questo viaggio. Il mio posto è qui, all'Inferno, il tuo è in Paradiso. Io sono addolorato per ciò che ho fatto. Possa tu perdonarmi. [Poggia a terra la croce di Beatrice]
Beatrice: La mia croce! [Il suo potere la libera, facendola ritornare un'anima]
Angelo del Paradiso: [Compare all'improvviso] Ben fatto, Dante. E anche se non lo comprendi ora, hai salvato ben più di quest'anima innocente. Perché il tuo ruolo nella battaglia in corso è più importante di quanto tu immagini. [Si porta con sé l'anima di Beatrice]
Dante: Non riesco a capire.
Angelo del Paradiso: La tua redenzione è vicina...
Dante: Aspetta. Sono arrivato fin qui. La devo salvare!
Angelo del Paradiso: Fidati. La rivedrai ancora.
Citazioni dall'anime
modifica- Dante: Perché, Dio? Perché mi stai facendo questo?
Virgilio: Non è il Signore che ti ha portato a questa sventura, Dante.
Dante: Chi sei tu? Ombra od omo certo?
Virgilio: Non omo, omo già fui. Vissi sotto Augusto, nel tempo degli Dei falsi e bugiardi.
Dante: Or sei tu quel Virgilio, gloria dei poeti! Colui che scrisse l'Eneide, Il tesoro di Roma!
Virgilio: Perché cerchi codesta sventura, Dante?
Dante: Cerco solo la mia amate Beatrice, nulla di più. Ma non posso aprire queste maledette porte!
Virgilio: Hai perso ogni fede in Dio, o uomo? La via è stata così oscurata? [Scompare]
Dante: [Prende la croce donata da Beatrice] Padre Celeste, se solo un'anima dev'essere salvata, ti prego, che sia Beatrice. - Dante: [Dopo essere entrato nell'Inferno e vedendo i dannati precipitare] Cos'ha fatto Beatrice per meritare un destino così mostruoso?
Virgilio: Ha fatto una scommessa con Lucifero per vederti tornare sano e salvo. Ha perso.
Dante: Una scommessa? Quale scommessa?
Virgilio: Lucifero ha scommesso che tu avresti tradito il suo amore.
Dante: Ma io non l'ho mai tradita!
Virgilio: Inganni solo te stesso, mortale. - Dante: O grande Virgilio, guidami nell'Inferno, ti prego! Ti scongiuro! Devo salvare Beatrice, anche a prezzo della mia stessa vita!
Virgilio: Ti guiderò, ma devi mettere da parte ogni divisione di spirito, per riunire la tua anima contro ogni paura.
Dante: Non temo nulla.
Virgilio: Allora procedi. - Non c'è nulla che tu possa fare, nulla per ferirmi, bambina! Ciò che percepisci di me è letteralmente l'ombra di quel che fui, ma tu... tu puoi morire mille morti per mio volere... pensa alle torture che posso creare per un anima così pura, delicata, angelica... (Lucifero mentre tortura l'anima di Beatrice)
- Non è questo il luogo per compatire i morti, figlio! [...] Pensi davvero di essere un uomo migliore di me? Di essere al di sopra di ogni biasimo per i tuoi peccati? [...] Eh eh, non mi dire che tu gli hai creduto? Nessun uomo può assolverti dai tuoi peccati, ma alcuni uomini possono essere ricompensati nell'Inferno! Lucifero mi ha offerto mille anni senza torture ed oro infinito, se avessi ucciso il mio stesso figlio! (Alighiero contro Dante nel cerchio degli avari)
- Ho avuto innumerevoli spose nel corso dei millenni: Cleopatra, Salomè, Elena di Troia. Ma a differenza di loro, il tuo spirito è puro, incontaminato. [...] Si! Quale passione! Hai il fuoco dentro di te! Dopo che saremo regolarmente sposati, mi darai una prole per portare avanti il mio retaggio. Farai nascere i miei figli per l'eternità, dolce anima (Lucifero a Beatrice)
- Come osi minacciarci? Pensi che lui sia il duca di Atene, che sia stato la causa della tua morte? Vattene! Sparisci, abominio! (Virgilio al Minotauro)
- Combattete con me, crociati! Versate il sangue di questi pagani! Le loro anime sono già perdute! (Dante in un suo ricordo mentre fa strage dei prigionieri)
- Proseguii il viaggio da solo, tra gli adulatori e i simoniaci e mentre correvo, venni sopraffatto dai miei peccati, come se ogni malebolgia fosse una voragine di ricordi, sentì la mente indebolirsi passo dopo passo e tuttavia, non avrei desistito. (Dante, mentre attraversa le malebolgie)
- Finalmente Dante, ora vedete entrambi la verità! Sei tu la vera causa delle sofferenze di Beatrice e della dannazione di così tanti altri! (Lucifero dopo che Dante ha scoperto di essere colpevole della morte di Beatrice)
- Come hai potuto farmi tanto male, strapparmi il cuore dal petto, strapparmi anche l'anima dal corpo?? [...] Pensavo di sapere molte cose, pensavo che l'amore fosse reale, ma era soltanto un'illusione, un inganno! Non è rimasto nulla per me in tutto il creato di Dio! [...] Quanto sei stato con quella ragazza, mi hai consegnato nelle mani di Lucifero. Tutto è accaduto per colpa tua. (Beatrice incolpando Dante del suo destino e in procinto di sposarsi con Lucifero)
- La fedele ha perso la fede, l'incorruttibile è diventata corrotta, la vera innocente ha ceduto ai peccati dell'uomo, come tutti gli altri prima di lei! Chi potrà mai negarmi adesso i miei diritti? [Bacia Beatrice] Ti lascerò con la mia consorte... ho così tante cose da mostrarti... (Lucifero dopo che Beatrice è diventata regina dell'Inferno)
- Dio... del cielo! Cos'è successo? Chi è responsabile di questo massacro? [Francesco si dichiara colpevole per salvare Dante] Impiccatelo e preparatevi a marciare stanotte! Quando il nobile Saladino saprà di questa... atrocità, avanzerà con le forze stesse dell'Inferno! (Re Riccardo in un ricordo di Dante, dove quest'ultimo ha ucciso i prigionieri.)
- Caddi, non nel fuoco, ma in un vasto deserto ghiacciato. Il vero centro dell'Inferno, il posto più lontano di tutto il Creato, dalla luce divina di Dio: "Tradimento", il nono cerchio dell'Inferno... camminai nell'oscurità, intirizzito dal gelo. Tutto era gelo intorno a me, vi erano anime desolate e congelate di imbroglioni e traditori. [...] A lungo vagai per i sentieri oscurati e ghiacciati dell'Inferno, oltre i giganti ghiacciati della leggenda: Nimrod, Fialte e Anteo. Venivo sferzato da un vento gelido che sembrava il battito delle ali nere di Lucifero. Alla fine, dopo quella che mi sembrò un'eternità, giunsi in un passaggio bloccato dagli anelli congelati di una possente catena. (Dante mentre attraversa il cerchio dei traditori in procinto di scontrarsi contro Lucifero)
- Non rivedrai mai più Beatrice, la via del Purgatorio passa attraverso me! Tu sei il guerriero di un Dio debole e morente, un Dio che è il vero male, il suo potere sul mondo s'indebolisce! [...] Sei soltanto un pazzo pieno di sdegno. Vieni! Lasciami divorare la tua anima come ho divorato Giuda Iscariota! Resterai in questa fossa fino all'ultimo respiro del Creato! (Lucifero contro Dante nel cerchio dei traditori)
- Grazie Dante, sono molto impressionato! Molti hanno provato, ma tutti mi hanno deluso: Ulisse, Alessandro, Attila, Lancillotto. Tu sei davvero il più grande di tutti i miei servi! [...] Dici di no? Tu mi hai liberato dal mio eterno tormento... [...] Beatrice, lei non era che un'esca. Sei tu che ho sempre voluto! Non capisci? Ero confinato qui da Dio in questa fossa ghiacciata, solo alla mia ombra era permessa di vagare libera. Ci voleva un mortale per liberarmi, tu Dante! [...] Distruggere un angelo di Dio? Tu, arrogante moscerino? Che vanità, che orgoglio! Potevo ucciderti nel momento in cui sei caduto nell'Inferno! Tu adori Dio, ma è stato lui a creare il male, è stato lui a creare me! Se conoscessi la vera natura di Dio, Dante, anche tu ti ribelleresti... (Lucifero nella sua forma originale, nello scontro finale contro Dante)
- Finalmente, reclamerò il posto che mi spetta in Paradiso! Osserva, Dante! Oltre l'Inferno giace il Purgatorio, dove aspetta la tua preziosa Beatrice, ma non sarai tu, sarò io a scappare da questa fossa! Tutte le anime del Purgatorio soffriranno e bruceranno e oltre il Purgatorio, il Paradiso! Farò precipitare il cosmo nel caos e sarà tutto merito tuo, Dante... grazie a te, Dio finalmente mi vedrà governare la sua creazione!! Non c'è nulla che tu possa fare per fermarmi, mortale! Nessuno può fermarmi! (Lucifero mentre spiega a Dante il suo piano e si appresta a scendere nel Purgatorio)
- Dio onnipotente, perdonami per tutti i miei peccati. Rinunzio alla mia fuga, rinunzio persino a Beatrice. Il mio posto è qui all'Inferno e accetto la giusta dannazione. Ma concedimi il potere di tenere il tuo nemico qui, con me. (Dante pregando Dio di perdonarlo e di sconfiggere Lucifero)
- Ho combattuto sulla Terra e nell'Inferno per trovare la mia amata Beatrice. Non siamo stati insieme, né all'Inferno né in Paradiso, né dannati né salvati. Io non sono morto e non ho vissuto. (Dante in procinto di raggiungere Beatrice nel Purgatorio)
Citazioni dal fumetto
modifica- Mi chiamo Beatrice. Mia madre mi ha detto che significa "Colei che rende beati". Ma quando ho studiato i classici, ho scoperto un'altra derivazione. "Beatrice" viene probabilmente da "Viatrix", che in latino significa "Viaggiatrice". Temo che nessuno dei due significati sia appropriato nel mio caso. Perché oggi, conoscermi si è dimostrato tutt'altro che una benedizione. E per quanto riguarda i viaggi, temo che il mio sia giunto al termine. [Detto questo, viene uccisa da un uomo] (Beatrice Portinari)
- Io temo che il mio amico sia smarrito. Aiutalo Virgilio, cosi che possa venire da me. Io sono Beatrice, e quando sarò davanti al mio Signore, tesserò le tue lodi. (Beatrice Portinari)
- Benvenuto, compagno assassino. Ti sentirai a casa qui, tra le urla di paura e agonia, dove tutte le mani sono sporche di sangue. Tanto che la nostra ricompensa eterna è un fiume di sangue bollente nel regno della violenza. (uno dei Centauri)
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