Corpi da reato
film del 2013 diretto da Paul Feig
Corpi da reato
Titolo originale |
The Heat |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2013 |
Genere | commedia, azione, poliziesco |
Regia | Paul Freig |
Sceneggiatura | Katie Dippold |
Produttore | Peter Chernin |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Corpi da reato, film statunitense del 2013 con Sandra Bullock, regia di Paul Freig.
Frasi
modificaCitazioni in ordine temporale.
- Adoravano queste case durante il proibizionismo, [...] riguardava gli alcolici: alla gente piaceva bere anche se era vietato e queste case avevano dei nascondigli dove tenerli [dà le spalle del caminetto e preme un pulsante nascosto, si apre una nicchia contenente delle armi] come questo. Ho qualcosa dietro? Ce l'ho, vero? [rivolta alla squadra] Ora potete andare. (Sarah)
- [È al telefono con la moglie di un cliente di una prostituta]
Sì, parlo con Bella? [...] Sono l'agente Mullins, sono qui con tuo marito. No, no purtroppo non ha avuto un incidente: l'ho solo, l'ho solo beccato per strada con una prostituta. [...] Oh, quindi non è la prima volta? Sì, piange: gli sto per spezzare la sua fottuta mano. [si rivolge all'uomo] Oh, dice di fare più forte. [...] [parla di nuovo con Bella] Devi seguire il tuo istinto Bella. Prego, non c'è di che. [chiude la telefonata e si rivolge all'uomo] Sai, penso che darà fuoco alla tua roba oggi. (Shannon) - Ehi, se qualcuno ha visto le palle del capitano me lo dica, sono più o meno così [pone gli indici molto vicino ai pollici] ma molto meno spesse, sono come piselli o come palline da mouse: come quelle dei cuscinetti a sfera, grandi meno della metà però. Sono piccole da non crederci, così tanto piccole che sembrano quelle di una bambina, se le bambine avessero le palle. Quindi se trovate in giro delle micro palle, piccole e flaccide, datemele: così gliele attacco io al cazzo, avete capito? (Shannon, agli altri investigatori nell'ufficio fuori dalla stanza del capitano)
- Ahh!! Non avvicinarti mai se non ti sto aspettando!! (Shannon, puntando una pistola a Sarah che la stava chiamando bussando al finestrino dell'auto)
- Il problema è questo: è quando quella boccaccia che hai comincia a parlare, tu poi ci metti questi abitini da stronzetta ed ecco che diventi una gran smosciacazzi. (Shannon, a Sarah)
Dialoghi
modificaCitazioni in ordine temporale.
- Operatrice della centrale: Mullins, il capitano vuole sapere quando rientri.
Shannon: Ehi, di' a quel testa di cazzo che arrivo alle vaffanculo e venticinque, ok? Se non c'è traffico, grazie. - Shannon: Wow, guarda chi c'è: la puttana in tailleur.
Sarah: Mi scusi?
Shannon: Sì, no, scusa un cazzo, ho passato mezz'ora a pensare cosa infilarti nel culo.
Sarah: Io, mi dispiace... ci conosciamo?
Shannon [parla con lo spacciatore arrestato]: Chi è questa, il tuo avvocato, un'assicuratrice? Certo con quel tailleur di merda...
Sarah: Sono l'agente speciale Sarah Ashburn, come posso aiutarla?
Shannon: Raccatta la tua roba, te la infili nel culo e sparisci subito perché questa è la mia stanza. - Sarah: Visto che è tutto a posto, chiude la porta quando esce?
Shannon: Certo che la chiudo: sdraiati e mettici il culo in mezzo, così te lo sfondo centocinquantasettemila cazzo di volte. - Capitano Woods: Questo lavoro mi sta distruggendo. Sa quanti anni ho?
Sarah: Cinquantotto?
Capitano Woods: Ho solo quarantatre anni.
Sarah: Be', sa, io tendo ad arrotondare. - Shannon: Vuoi mangiare qualcosa? Non ho finito il panino al tonno dell'altro giorno.
Sarah: Dio no, grazie.
Shannon: Be' scusami se non posso offrirti ostriche, caviale e champagne.
Sarah: No no, io non volevo, non volevo essere scortese ma... ci si potrebbe prendere qualche infezione qui dentro, tutto qua.
Shannon: E quale parte non sarebbe scortese? - Shannon [scoraggia uno spasimante]: Da qualche parte c'è la donna per te, ma non sono io. Magari è lei, la sua passera sembra una vecchia cantina, ci sono lucine di Natale rotte, bambolotti, altre stronzate: dalle una mano a ripulirla.
Sarah [all'uomo rifiutato da Shannon]: Questa è una rappresentazione falsata della mia vagina.
- Shannon [guardando una foto]: Vedo che hai un gatto.
Sarah: Sì.
Shannon: È qui in giro? Mi piacerebbe, insomma, coccolarlo un po'.
Sarah: È scappato via quando ero a New York.
Shannon: Queste cose mi commuovono troppo.
Sarah: Sì, è stata una tragedia.
Shannon: Il gatto ha buttato un occhio sulla tua vita di merda e ha detto: "No, cazzo, grazie amica: io me ne vado da qui".
Sarah: Sono ancora un po' afflitta dalla perdita.
Shannon: Quel cazzo di gatto bastardo è uno stronzo, ecco cos'è. [indicando la foto del gatto] Vaffanculo! Vaffanculo, questo si merita quel gatto, cazzo di gatto... [abbraccia Sarah] - Dottoressa [parla di un cadavere di cui ha effettuato l'autopsia]: Colpo di arma da fuoco alla testa.
Sarah: Stranamente civile da parte loro.
Dottoressa: Gli hanno anche tagliato la lingua.
Sarah: Vogliono mandare un messaggio. L'avete trovata?
Dottoressa: Certo, era nella cavità anale.
Shannon: Che cazzo di messaggio.
Dottoressa: Già, la punta della lingua spuntava fuori dal retto, sembrava che le sue natiche facessero una pernacchia alla polizia.
Shannon: Gli hanno anche disegnato degli occhi a palla sulle chiappe?
Dottoressa: No.
Shannon: Peccato, mi sarei pisciata sotto dal ridere.
Sarah: Be', ma magari volevano dire che il tipo era un leccaculo.
Shannon: Che stronzata. - Sarah: Sei sicura di voler portare via tutti?
Shannon: No, ma che faccio: Schindler's list? - Peter: Sbrigati Gina, vieni dai!
Gina: Che cazzo vuoi?
Peter: Ti ho regalato il trolley perché così lo puoi trascinare quindi sbrigati, forza!
Gina: Cioè mi hai comprato una valigia per Natale così che me la potessi portare da sola?
Peter: Gina andiamo, forza, muoviti!
Gina: Allora per Natale ti compro un succhiacazzi, così io non devo farlo più. - Shannon: Hai fame? Ho un panino che non ho finito.
Sarah: È lo stesso di una settimana fa?
Shannon: È al formaggio, non va a male.
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