Carlito's Way

film del 1993 diretto da Brian De Palma

Carlito's Way

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Titolo originale

Carlito's Way

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti d'America
Anno 1993
Genere film drammatico, film giallo, film basato su un romanzo, film thriller, crime drama film, film d'azione, thriller poliziesco, film di gangster
Regia Brian De Palma
Sceneggiatura David Koepp e Edwin Torres
Produttore Martin Bregman
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Carlito's Way, film statunitense del 1993 con Al Pacino e Sean Penn, regia di Brian de Palma.

Qualcuno mi sta tirando verso il basso... Lo sento anche se non lo vedo. Però non ho paura, ci sono già passato. È uguale a quando mi hanno sparato sulla 104esima Strada... Non mi portate in ospedale, in quelle cazzo di corsie d'emergenza non c'è protezione, qualche bastardo ti viene a far fuori a mezzanotte quando di guardia c'è solo un infermiere cinese rincoglionito. Oh, guarda come si preoccupano questi qua... Perché? Per un portoricano come me è già tanto essere campato fino a questa età. La maggiorparte dei miei compagni c'ha rimesso la pelle da anni... State tranquilli, ho un cuore che non molla mai. Non sono ancora pronto a fare fagotto. (Carlito Brigante)

  Citazioni in ordine temporale.

  • No! Puttanate, no! Io ero già un piccolo delinquente bastardo quando mia madre era in vita, questa è cosa certa! (Carlito Brigante)
  • Mi intendo di macchine. Ho cominciato a rubarle quando avevo 14 anni. (Carlito Brigante)
  • E così il ragazzo si presenta con trentamila verdoni in tasca e la leggenda, me, che entra dietro di lui. Tra cinque minuti ci ritroveremo in strada con trentamila verdoni di dolcissima polvere bianca. Basta e avanza per farmi tornare dritto in galera. (Carlito Brigante)
  • Oh Gesù... Gesù Cristo, come ti hanno conciato... Dicevi che erano amici, Guajiro... Ma non esistono amici in questo ambiente di merda. (Carlito Brigante)
  • Quando sei in galera passi un sacco di tempo a pensare chi andrai a trovare il primo giorno che sei fuori, il secondo e il terzo. Ma poi, quando esci, trovi che le facce della gente sono diverse da come te le ricordavi. Magari anche la tua è diversa. Ti auguri di trovarne una che non è cambiata, una faccia che ti riconosca: che sia come sempre è stata. (Carlito Brigante)
  • Ti chiedo solo... Come fai a fregare le uniche persone che ti hanno voluto bene... Dove lo trovi il coraggio? Hai perso povero stronzo! (Carlito Brigante) [A Lalin]
  • Hai sbagliato, Carlito. Hai sbagliato. Ma sono i riflessi di un tempo che tornano a galla. Lo so come vanno queste cose. Benny va ridimensionato, e se non lo faccio la gente dirà: "Carlito non è più quello di una volta, si è rammollito, è diventato un ex duro, il carcere lo ha castrato". La strada ti tiene d'occhio, ti tiene d'occhio continuamente. (Carlito Brigante)
  • Quand'io ero ragazzino, a East Harlem, gli italiani dicevano: "Gli spagnoli non vanno a est di Park Avenue". I negri dicevano: "Niente Portorico a ovest della 5a Strada". Questo ci lasciava pochissimo spazio per manovrare, se uno voleva andare a Central Park per vedere i laghetti erano cazzi suoi. Allora che fai, ci vai lo stesso, no? Un giorno, tra la 106esima e Central Park, vicino al laghetto, vengo sorpreso da questo gruppo di negri, loro mi circondano e io mi sento ribollire il sangue e tiro fuori il coltello e dico: "Coraggio, chi vuol farsi sotto?" e loro: "No, amico. Tu adesso finisci stecchito!". Mi tirano fuori una pistola, di quelle fatte in casa con un gancio che va indietro e fa detonare il proiettile. Ping! Ti prende in testa e hai bell'e finito di campare. Quella è stata l'ultima volta che mi è successo perché da allora ho portato anch'io la pistola. Qualcuno è caduto, certo, non è una cosa che tu decidi un giorno e resta così, no? E solo che fai quello che devi fare per sopravvivere come puoi, capisci? E tu così, diventi quello che sei. (Carlito Brigante)
  • [Dopo che David Kleinfeld ha ucciso Frankie e Tony Taglialucci] C'è una linea di confine dalla quale non si torna indietro: il punto di non ritorno; Dave l'ha superato e io sono qui con lui. Questo vuol dire che ora dovrò seguirlo fino in fondo, dovrò andare con lui, fino al capolinea, dovunque esso sia. (Carlito Brigante)
  • Tu non sei più un avvocato, Dave. Sei un gangster, adesso. Sei passato dall'altra parte, e lì si fa tutto un altro gioco. Un gioco che non si impara a scuola, né si comincia a giocare da grandi. (Carlito Brigante)
  • Non riusciremo mai a farla franca. Ammazzare un boss, e un suo figlio... Li conosco i siciliani, ho lavorato con loro. Non la bevono quelli la storia dell'incidente. Devo darmi da fare... (Carlito Brigante)
  • Il mio treno parte tra cinque ore e io ho la testa che mi scoppia di pensieri. So che la minaccia di Norwalk si sgonfierà, figuriamoci se viene a prendermi all'estero quando non riesce a prendermi nemmeno qui... Ma non è solo lui il mio problema. Ci restano cinque ore... Ce la faccio a pensare a tutto, a tenere a bada a tutti, a tappare tutti i buchi? Devo fidarmi dei miei istinti, come quello che mi dice che quella faccia e quell'uniforme non vanno insieme... Devo sbrigarmi un'altra cosa, devo guardare Kleinfeld nelle palle degli occhi. Devo essere sicuro. (Carlito Brigante)
  • Vaffanculo tu e il tuo farisaico codice d'onore della strada del cazzo! Ti ha forse ridotto la condanna da trent'anni a cinque anni, eh? No, io l'ho fatta ridurre! Ti ha fatto assolvere quattro fottute volte?! No, per niente! Io l'ho fatto! Vaffanculo, tu e la tua strada! Il tuo mondo di merda è così piccolo e c'è solo una regola: salvarsi il culo! (David Kleinfeld)

Dialoghi

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  Citazioni in ordine temporale.

  • Steffie: Carlito, ho visto che parlavi con Benny Blanco poco fa.
    Carlito Brigante: Sì, Benny Blanco viene dal Bronx.
    Steffie: Dicono che si sta facendo strada.
    Carlito Brigante: Ah si? Ha un bel futuro... se riesce a vivere fino a domani.
  • Carlito Brigante: Ho sbagliato Gail a venire, a presentarmi così, dopo tutti questi anni? Sei ancora incazzata con me...
    Gail: Eh, tu che ne dici? Mi hai mollata, Charlie... Adesso vuoi dirmi che l'hai fatto per il mio bene, vero?
    Carlito Brigante: No per il mio, solo per il mio Gail. L'ho fatto solo per il mio bene. Gail dovevo scontare 30 anni, che volevi che facessi, lo so che tu eri disposta ad aspettarmi, che saresti venuta a trovarmi, che io non avrei fatto altro che pensare a te giorno e notte, perciò che altro potevo fare? Io me ne sarei stato in cella a pensare tutto il tempo dov'eri tu, a quello che facevi, a con chi stavi... Sarei diventato matto, Gail. Non ce l'avrei fatta, mi devi credere... È molto meglio mollare tutto, netto... E farmi la galera senza pensieri.
  • Saso: Charlie ti prego non puoi fare così, Benny Blanco spende un sacco di soldi qua dentro.
    Carlito Brigante: Aaah quello è un pezzente, si vede!
    Saso: Ma che ti succede? Che cosa sono queste maniere? Non capisco il tuo odio per quel ragazzo. Quello sei tu vent'anni fa.
  • Benny Blanco: Ehi, signor Brigante è la seconda volta che rifiuta il mio champagne. Cos'è non le piace?
    Carlito Brigante: Eh, può darsi.
    Benny Blanco: Ehi, io qui penso che facciamo a non capirci, forse non si ricorda di me, mi chiamo Benny Blanco!
    Carlito Brigante: Forse non me ne frega un cazzo! Non mi ricordo neanche dell'ultima volta che mi sono soffiato il naso. Ma chi cazzo sei tu che dovrei ricordarmi di te, eh? Pensi di essere come me? Tu non sei come me stronzetto, tu sei un pallido. Io ho frequentato gente arrivata, gente importante e tu chi frequenti? Squallidi scippatori che attaccano le vecchiette, stupidi come un branco di capre, perché non vi squagliate, avanti scippate una borsetta, coraggio fatevi una passeggiata!
  • David Kleinfeld: Di che state parlando?
    Steffie: Del cazzo!
  • Carlito Brigante: Sorpresa.
    Gail: Io stavo dormendo.
    Carlito Brigante: Oh... Be', posso entrare? T'ho portato una cheesecake.
    Gail: Non mi piace la cheesecake.
    Carlito Brigante: Tu non mi avresti telefonato Gail, se non volevi farmi entrare.
    Gail: E invece è così, Charlie.
    Carlito Brigante: E adesso cosa faccio?
    Gail: Non so, cosa fai? Mmm... Dici che spezzerai la catena? Che mi rincorrerai per la casa? Mi spoglierai? Mi prenderai sul pavimento?
    Carlito Brigante: Sono vecchio per fare queste cose.
    Gail: Oh, che peccato... Se non riesci ad entrare, non entri.

Mi dispiace ragazzi. Non basterebbero nemmeno tutti i punti del mondo per ricucirmi. È finita. Mi metteranno nel negozio di pompe funebri di Fernandez sulla 109esima Strada. Ho sempre saputo che prima o poi sarei finito lì, però molto più tardi di quanto pensava un sacco di gente. L'ultimo... dei Mohiricani. Be', forse non proprio l'ultimo. Gail sarà una brava mamma, di un nuovo e migliore Carlito Brigante. Spero che li userà per andarsene, quei soldi: in questa città non c'è posto per una che ha il cuore grande come il suo. Mi dispiace, amore, ho fatto quello che potevo, davvero.. Non ti posso portare con me in questo viaggio... Me ne sto andando, lo sento. Ultimo giro di bevute, il bar sta chiudendo. Il sole se ne va. Dove andiamo per colazione? Non troppo lontano. Che nottata... Sono stanco, amore. Stanco... (Carlito Brigante)

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