C'era un castello con 40 cani
film del 1990 diretto da Duccio Tessari
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C'era un castello con 40 cani
Titolo originale |
C'era un castello con 40 cani |
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Lingua originale | italiano |
Paese | Italia, Francia, Spagna, Belgio |
Anno | 1990 |
Genere | commedia |
Regia | Duccio Tessari |
Soggetto | Rémo Forlani (Au bonheur des chiens) |
Sceneggiatura | Marcello Coscia, Ennio De Concini, Duccio Tessari, Mahnahén Velasco |
Produttore | Franco Cristaldi |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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C'era un castello con 40 cani, film del 1990 con Totò Cascio e Peter Ustinov, regia di Duccio Tessari.
Dialoghi
modifica- Violetta: Sei il figlio del nipote della povera contessa Emilia, vero?
Tom: Più o meno! Ma tu come fai a saperlo?
Proprietario dell'emporio: Eh, caro mio, da queste parti si sa sempre tutto di tutti! Il paese l'è piccolo e le notizie hanno le gambe lunghe! È così che ci si diverte qui. - Bob: Giovanna! Giovanna! Sbrigati che siamo in ritardo! Sennò fra il traffico e il ritardo a Milano ci arriviamo... domani mattina. Dove hai preso quel vestito?!
Giovanna: Dal guardaroba di zia Emilia. Non è splendido? I marchesi della Rocchetta, i nostri nuovi vicini, ci hanno invitato stasera a un party a casa loro.
Bob: E tu gli hai detto che ti dispiace ma che partiamo.
Giovanna: Io... gli ho detto che sono felice. E che ci andremo.
Bob: Giovanna, io non ci vengo dai marchesi della Rocchetta! - Bob: Perché quella maledetta cagna si è arrampicata fin lassù?!
Giovanna: Colpa loro! L'hanno trattata da cane. E lei che non è un cane...
Bob (confuso): Ma come non è un cane?
Giovanna: Beh, diciamo che lei non sa di essere un cane. E allora si è offesa, si è ritirata su quell'albero! Tom l'ha seguita e Olga è venuta a chiamarti mentre...
Olga: Jolenka, andata a chiamare pompieri...
Violetta: Solo che i pompieri non arrivano! - Olga: Buonanotte, cani! Buonanotte, Adone!
Jolenka: Buonanotte, Sibi!
Olga: Buonanotte! Ciao! Buonanotte, Sentinella!
Jolenka: Buonanotte, Lucky!
Olga: Buonanotte, Dick! Buonanotte, Hully! - Olga: Santo Stefano, proteggi! Poco prima di incendio noi sentire Dick!
Jolenka: Sì! Dick baiare come diavolo! Grande baiare!
Olga: Grandissimo baiare! Come diavolo! - Giovanna: Adone sta male. È diventato sordo.
Bob: Come sarebbe a dire? Adone! Ehi! Adone! Su, sveglia! Adone! Ma com'è successo Beh, si può sapere?
Giovanna: Ha fatto il filo a Milady. E figurati lei. Un essere a quattro zampe che si permette di farle la corte! Gli ha ringhiato di brutto! E Adone, che è abituato ad averle sempre tutte ai suoi piedi, ha preso la laringite. E per lo shock è diventato sordo. - Olga: Signor Bob! Signor Bob! Corra presto al castello! Milady sta malissimo!
Jolenka: Corre pazzamente! Confidenza con altri cani, gioca e baia!
Bob: Cosa?!
Muggione: Buona, Milady, buona. La canina sta benissimo. È soltanto incinta.
Olga: Chi è stato? Chi ha fatto questa cosa?
Bob: Ehi, non guardate me! Non vorrete dare la colpa a me, adesso! - Bob: Tutto bene, Tom? Tutto bene?
Tom: Grazie, papà!
Bob: Cos'hai detto?
Tom: Ho detto grazie!
Bob: No. Dopo il grazie!
Tom: Grazie, papà! - Giudice: Sì, sì, ma vogliamo tagliarla corta? Qui si sta facendo notte!
Muggione: Amedeo! Oh, scusami se non ti ho riconosciuto prima!
Giudice: Ma, ma veramente, signore, io...
Muggione: Signore! Ma se abbiamo fatto la guerra insieme. Non ti ricordi?
Giudice: La guerra? Ma se avevo due anni quando è scoppiata la guerra!
Muggione: Non quella del quindici diciotto, nemmeno io ero ancora nato allora! Questa guerra qui, l'ultima, caro Amedeo!
Giudice: Ma è appunto di questa che stavo parlando!
Muggione: E allora di che anno sei?
Giudice: Del trentotto.
Muggione: Millenovecentotrentotto?
Giudice: Ma, ma perché? Potrei essere del Milleottocentotrentotto?! Io non ho fatto la guerra! Né la Grande Guerra, né la Guerra d'Africa e neppure quest'ultima! Io non ho fatto nessuna guerra!
Muggione: Come mai? Ti hanno riformato, Amedeo?
Giudice: Io non mi chiamo Amedeo!
Muggione: Perché hai cambiato nome?
Giudice: E non ho cambiato nome!
Muggione: Allora ti chiami Amedeo. - Notaio: Spero che questa non sia la sua ultima parola, signor Pozzo!
Bob: No, è la penultima! L'ultima è addio! - Tom: Quando un uomo muore, se è stato cattivo...
Muggione: Sì...
Tom: ... va all'inferno; e se è stato buono, va in paradiso. Ma quando un cane muore, dove va?
Muggione: Ehm... Va sulla luna! Tutti i cani, quando muoiono, vanno sulla luna.
Tom: Tutti? E perché?
Muggione: Beh, perché... Vedi, perché gli uomini possono essere buoni o cattivi; ma i cani, invece, sono tutti buoni, e vanno tutti nello stesso posto: sulla luna.
Tom: Ma dài? Ne è sicuro?
Muggione: Sì, certo che lo sono! Sennò la luna perché sarebbe così importante? Perché ci vanno i cani!
Tom: Già, è vero; ci si vede un po' di un cane.
Muggione: Sì. È per questo infatti che nelle notti di plenilunio i cani abbaiano alla luna. Uuuh!
Tom: Cioè?
Muggione: Eh... I cani che stanno quaggiù parlano con i loro amici lassù, gli raccontano come vanno le cose sulla Terra, e i cani dalla luna gli abbaiano di risposta, raccontando come vanno le cose lassù da loro.
Tom: Allora ci vivono i cani sulla luna! E come vivono?
Muggione: Vivono liberi! Liberi e felici! Senza nessuno che gli tira i calci e li prende a sassate, e senza dover... obbedire agli ordini stupidi... di un padrone stupido.
Tom: Ma gli astronauti, quando sono andati sulla luna, li hanno incontrati?
Muggione: Eh... No, no! No, si sono nascosti in certe valli buie... Là... Quelle, le vedi? Dietro le montagne più alte e nei crateri più profondi. Eh... Mmm... Ne avevano abbastanza degli uomini, dei loro egoismi, delle loro... malvagità!
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