Battaglia di Bachmut

scontro armato tra esercito russo ed ucraino nell'ambito dell'invasione russa dell'Ucraina
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Citazioni sulla battaglia di Bachmut.

Battaglia di Bachmut

Citazioni

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  • La difesa di Bakhmut, durata più di 10 mesi, ha dimostrato la capacità dell’esercito ucraino. Inoltre, vediamo un cambiamento nella retorica dei leader mondiali. Se prima si parlava di concessioni territoriali, della necessità di arrendersi a Bakhmut, ora si parla di vittoria dell’Ucraina con mezzi militari, come unica opzione possibile per garantire stabilità e pace globali. (Mychajlo Podoljak)

  Citazioni in ordine temporale.

  • La Russia ha perso a Bakhmut più soldati di quanti ne ha perduti l'Unione Sovietica in dieci anni di conflitto in Afghanistan. (8 marzo 2023)
  • Se ci ritirassimo da Bakhmut, cosa cambierebbe? La Russia prenderebbe Bakhmut e poi continuerebbe la sua offensiva contro Chasiv Yar, quindi ogni città dietro Bakhmut potrebbe subire la stessa sorte. (12 marzo 2023)
  • Il nome di Bakhmut resterà nella storia della guerra in Ucraina per indicare una delle battaglie più serrate del conflitto.
  • La vicenda ricorda Verdun e la prima guerra mondiale, con uomini che muoiono per conquistare una casa o un quartiere che poi viene immediatamente perso il giorno dopo. Le armi, invece, sono quelle del ventunesimo secolo, con droni, geolocalizzazione e missili.
  • Finora l’Ucraina aveva evitato di correre il rischio di perdere troppi uomini per difendere posizioni non indispensabili. Ma l’esercito ucraino ha cambiato strategia a Bakhmut, diventata il simbolo della sua capacità di resistere e dunque di prevalere, un giorno, sulla Russia.
  • Tutto questo non fa che confermare la sensazione che questa guerra non sia affatto vicina alla sua conclusione. "Morire per Bakhmut" oggi è il simbolo della determinazione di entrambi gli schieramenti a non cedere di un millimetro sui propri obiettivi.
  • La conquista di Bakhmut, annunciata come imminente dai russi insieme al possibile ritiro degli ucraini, ha ormai un carattere simbolico più che strategico. Il prezzo per la vittoria, così come quello pagato dagli ucraini per difenderla a ogni costo, è enorme. Eppure al momento nessuno può dire quale sarà l’impatto reale della battaglia sul proseguimento della guerra.
  • Decine, centinaia e forse migliaia di uomini sono morti per Bakhmut. Il numero esatto non lo conosceremo mai, perché il bilancio delle vittime è tenuto segreto da entrambi gli schieramenti. In ogni caso la città è stata completamente rasa al suolo. Non è stato risparmiato nemmeno un edificio.
  • La vera posta in gioco, infatti, risiede nelle offensive che arriveranno nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, fino alla fine dell’estate. A quel punto la battaglia non sarà più simbolica, ma riguarderà la capacità di entrambi i fronti di sfondare in modo decisivo le linee avversarie e ribaltare il rapporto di forze.
  • A Bakhmut il nostro compito è macellare l'esercito di Kiev, non dare loro opportunità di riunirsi per un attacco significativo. Stiamo ottenendo un successo e ai miei uomini assegno un voto a cinque stelle. Mentre a me stesso darei un tre meno, perché era necessario ucciderli tutti.
  • Ci hanno comunicato ufficialmente che lasciare le nostre posizioni sarebbe stato trattato come un tradimento, ma oggi, una unità del Ministero della Difesa è fuggita lasciando scoperto uno dei nostri fianchi per quasi due chilometri. Fortunatamente siamo riusciti a chiudere il varco.
  • Shoigu, Gerasimov, dove c**zo sono le munizioni? [...] Se voi str**zi non ci date le munizioni, ci mangeremo le vostre budella quando saremo all'inferno. [...] Voi canaglie ve ne state nei vostri club esclusivi, i vostri figli si godono la vita e mettono video su YouTube.

  Citazioni in ordine temporale.

  • L'anno scorso, 70.000 persone vivevano a Bakhmut, in questa città, e ora rimangono solo pochi civili. Ogni centimetro di quella terra è intriso di sangue; i cannoni suonano ogni ora. Le trincee nel Donbas cambiano di mano più volte al giorno in combattimenti feroci e persino in scontri a mani nude. Ma il Donbas ucraino resiste.
  • Per noi è importante difenderla, ma non a ogni prezzo e per morire tutti. Combatteremo sino a che sarà ragionevole, i russi vogliono poi continuare per Kramatorsk e Sloviansk, sino ai confini del Donbass e sino a Dnipro se possono. Noi resistiamo e intanto prepariamo il prossimo contrattacco.
  • Ad oggi Bakhmut esiste solo nei nostri cuori, non c'è più niente in quel posto. Molti russi sono morti, ma ci hanno invaso loro. I nostri difensori si sono battuti, hanno fatto un grande lavoro e li apprezziamo per questo.

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