Amami se hai coraggio
film del 2003 diretto da Yann Samuell
Amami se hai coraggio
Titolo originale |
Jeux d'enfants |
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Lingua originale | francese |
Paese | Francia, Belgio |
Anno | 2003 |
Genere | drammatico, sentimentale |
Regia | Yann Samuell |
Sceneggiatura | Jacky Cukier, Yann Samuell |
Produttore | Christophe Rossignon |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Note | |
Titolo inglese: Love Me If You Dare |
Amami se hai coraggio, film franco-belga del 2003 con Marion Cotillard, regia di Yann Samuell.
Frasi
modifica- Tappati le orecchie! Tappati le orecchie forte, forte e ancora più forte... Senti quanto ti voglio bene? È questo quello che conta. (La mamma di Julien)
- Dare un senso alla mia vita era un po' come suonare la Quinta di Beethoven avendo come orchestra solo unghie sulla lavagna. (Julien)
- Gli amici sono come gli occhiali, danno un'aria intelligente, ma si rigano con facilità e poi sono faticosi. Per fortuna a volte si trovano degli occhiali veramente forti. Io ho Sophie. (Julien)
- È molto più semplice essere amici. (Sophie)
- Grande Sophie, il gioco era ripreso a tutto gas. Felicità allo stato puro, bruta, primitiva, vulcanica. Magnifico. Il meglio del meglio; meglio della droga, dell'eroina, meglio delle canne, coca, crack, fix, joint, shit, shoots, sniff, pet, marijuana, cannabis, peyote, colla, acido, LSD, ecstasy, meglio del sesso, meglio del pompino, il 69, le orge, masturbazione, tantrismo, kamasutra, massaggio thailandese, meglio della cioccolata, il Mont Blanc, la banana split, meglio di tutte le trilogie di George Lucas, delle puntate del Muppet Show, meglio dell'ancheggiare di Emma Peel, Marilyn, la puffetta, Lara Croft, Naomi Campbell, i nei di Cindy Crawford, meglio della facciata B di Abbey Road, gli assolo di Hendrix, meglio dei passetti di Armstrong sulla luna, le montagne russe, i festoni natalizi, la fortuna di Bill Gates, le trance del Dalai Lama, la resurrezione di Lazzaro, tutte le pere di testosterone di Schwartz, il collagene nelle labbra di Pamela Anderson, meglio di Woodstock e dei rave party più trasgressivi, meglio dei trip di Sade, Rimbaud, Morrison e Castaneda, meglio della libertà... meglio della vita! (Julien)
- Da bambini si crede ingenuamente che la crescita sia una cosa lenta. Sì, un corno. È una sola sferzata. Vlan. Come un ramo quando qualcuno passa davanti a te in una foresta. (Julien)
- Hei! È a te che parlo! Mi senti? Certo che mi senti! È proprio questo che ti dà fastidio: sei un povero cretino e il peggio è che continui a non ascoltarmi! (Julien a se stesso)
- Quindi era questo essere adulti: avere un'auto che va da 0 a 210 e non superare mai i 60. (Julien)
- Sapete cos'è la perversione? È solo questione di gusto, come la cucina cinese, piace o non piace. Ciò non toglie che quando si è cinesi non si ha scelta! (Julien)
- È tutto. Così abbiamo vinto la partita.. insieme, felici. E là in fondo al cemento, abbiamo condiviso il sogno della nostra infanzia. Il sogno di un amore senza fine. (Julien)
- Crash! È così che succede quando si prendono delle cattive abitudini. Non parlo del rompere le tazze, quello va anche bene: parlo del dormire. (Julien)
- No, no, non dire niente parlo io. Ti sono mancata? Perché tu mi sei mancato, sei un vero tiranno sai? È difficile tenerti il muso ma ce l'ho ancora con te, non farti illusioni. Vorrei parlare scordando il gioco... Almeno una volta. Ti piace il vestito? Sai ho esitato, l'ho fregato a mia sorella, ce n'era un altro.. rosso, genere "bomba termonucleare", capisci? Lo so che avrei dovuto mettere quello ma... Ho passato circa... Non lo so, ore? Davanti allo specchio, ma ce l'ho fatta, vedi, sono carina! Quindi di che ti piaccio o ti rifilo un sacco di calciò... No, zitto, ssh, non dire niente... Dov'ero arrivata? Il problema è che pure se mi dicessi "ti adoro" non ti crederei. Julien... Non so più quando giochi e quando fai sul serio, sono confusa. Aspetta no, non ho finito... Dimmi che mi ami. Dimmi che mi ami, io non oso dirtelo per prima, ho troppa paura che tu creda che sia un gioco. (Sophie)
Dialoghi
modifica- Julien: Ci sono due o tre cose che non mi hai chiesto e mi dispiace, ci sarei riuscito!
Sophie: Tipo?
Julien: Mangiare formiche, insultare il primo violino dell'opera... amarti come un pazzo!
- Julien: Credi al destino?
Aurélie Miller: Be', sì.
Julien: Ingenua.
- Sophie: Ora baciami. Giochi?
Julien: Gioco.
Sophie: Stringimi. Amami.
Julien: Gioco.
Sophie: È un gioco per te?
Julien: No, una sfida! E l'hai lanciata tu.
Sophie: Be' se l'ho lanciata io non l'hai presa al volo. Mi dispiace, hai perso l'autobus.
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