Alcmane
poeta greco antico
Alcmane (seconda metà del VII secolo a.C.), poeta greco antico.
Citazioni di Alcmane
modifica- C'è un castigo che viene dagli dèi. | Felice chi è sereno | e trascorre il suo giorno | senza pianto. [1]
- Dormono le cime dei monti e le gole, i picchi e i dirupi, e le schiere di animali, quanti nutre la nera terra, e le fiere abitatrici dei monti e la stirpe delle api e i mostri negli abissi del mare purpureo; dormono le schiere degli uccelli dalle ali distese. [2]
- Le sommità delle montagne riposano; | la vallata, le roccie e la caverna sono mute.[3]
- Dormono le cime dei monti; le vallate, le rupi, le caverne sono silenti.[4]
- L'esperienza è l'inizio della conoscenza.[5]
- O dèi, accogliete i nostri voti: in voi | è il principio e la fine.[1]
Frammenti
modificaPartenio di Agesícora
... E io canto la luce
d'Àgido: come il sole
io la vedo: che brilla
Àgido a noi l'attesta.
Ma di lei come dire
lodi o biasimi? Impone
silenzio la gloriosa corifea:
cosí cospicua sopra ogni altra pare,
come se si ponesse
nel prato un cavallo gagliardo
campione di gare, sonante di zoccoli, forma
dei sogni rupestri.
Citazioni
modifica- Le fanciulle lasciarono l'opera a mezzo, | come uccelli se il falco alto si libra (Arresto, p. 25)
- Le stagioni sono tre: | estate, inverno, autunno. | Primavera è la quarta: | gran fioritura, ma si mangia poco. (Le stagioni, p. 33)
- Versi d'amore intona, o Musa mia, Callíope, | figlia di Zeus. All'inno | aggiungi una malía, | e una grazia di balli. (Invocazione, p. 35)
- E vinca il migliore. (L'augurio, p. 37)
- I temi degli uccelli io li conosco | tutti. (Sapienza, p. 39)
La fine
I morti non trovano più
medicina di vita.
Bella forza
Fuori del mare grosso
tutte le sartie indenni.
Note
modifica- ↑ a b Citato in Aa. Vv., Lirici greci, traduzione di Salvatore Quasimodo, Mondadori, 1996. ISBN 88-04-42291-2.
- ↑ Da I Frammenti, a cura di A. Garzya, Napoli, 1954, fr. 49, pp. 126 ss.
- ↑ Citato in Edgar Allan Poe, "Silenzio", Storie incredibili, traduzione di Baccio Emanuele Maineri, Milano, Tipografia Pirola, 1869.
- ↑ Citato in E.A. Poe, "Silenzio", Tutti i racconti del mistero, dell'incubo e del terrore, traduzione di Daniela Palladini, Newton Compton, 2010. ISBN 9788854125605
- ↑ Frammento 125 P.; citato in Carlo Lapucci, Dizionario dei proverbi italiani, Mondadori, 2007.
Bibliografia
modifica- Alcmane, Stesicoro, Ibico, Frammenti, Prefazione e traduzione di Filippo Maria Pontani, Einaudi, Torino, 1998. ISBN 88-06-02238-5