Al Qaida
movimento paramilitare terroristico
Citazioni su Al-Qāʿida (anche Al Qaida o Al Qaeda).
- Al Qaeda è la madre di tutti gli jihadismi, anche se adesso molti movimenti, come lo Stato islamico, l'hanno superata nel fanatismo, nella ferocia ed anche nella capacità di raccogliere consensi e occupare territorio. L'Al Qaeda delle origini è invecchiata e non esercita più l'autorità di un tempo, sebbene siano in tanti a servirsi abusivamente del suo nome. Sia pure con altri protagonisti, la sua storia assomiglia in alcuni tratti a quella del califfato di el Baghdadi. (Bernardo Valli)
- Al Qaeda è un'ispirazione più che un'organizzazione. (Bernardo Valli)
- Al-Qaeda sta al terrore come la mafia sta al crimine. (George W. Bush)
- Certo, Al Qaeda è una mostruosità velenosa: ma se temo una vipera, non sparo alle jene (colpendo le pecore). (Beppe Severgnini)
- Diciamo che fu fatta dal Kgb una selezione di persone da addestrare provenienti dall'Afghanistan, dal Pakistan, dai Paesi del Medio Oriente, dall'Iran, dall'Irak e dall'Arabia Saudita: diventeranno tutti i futuri quadri di Al Qaida. Anzi, proprio il colonnello Alexander Litvinenko su questo punto ha fatto analisi acutissime e non poche rivelazioni importanti: chi ha addestrato questa gente forse non si aspettava l'11 settembre, ma era perfettamente consapevole di aver creato ed oliato dei meccanismi per la produzione di terrore che avrebbero dunque portato il terrore contro l'Occidente, come era stato loro insegnato. (Oleg Gordievskij)
- Gruppi come al Qaida e ISIS sfruttano la rabbia crescente tra la popolazione quando questa sente che ingiustizia e corruzione non lasciano possibilità di migliorare la propria vita. (Barack Obama)
- Nel 1997 né io, né miei sottoposti, avevano mai sentito il nome di Bin Laden, né sapevamo alcunché di un'organizzazione come "Al-Qaida". E in generale, a partire dal 1991, dopo la disgregazione del Kgb, questo stesso terrorismo internazionale nel mondo era quasi scomparso, cosa perfettamente logica: infatti fino al 1991 tutte le attività terroristiche internazionali erano gestite proprio dal Kgb. Coprendosi dietro il paravento dell'ideologia comunista, il Kgb terrorizzava il resto del mondo civilizzato. Smettendo di esistere il Kgb, naturalmente, ha avuto fine anche il terrorismo mondiale. [...] Assunto il comando della Lubjanka, Putin ha ripristinato immediatamente in servizio tutti coloro che praticavano il terrorismo già al tempo del Kgb, ed essi, a loro volta, hanno ripreso i propri contatti terroristici in tutto il mondo. Ma, come si suol dire, senza un'auspicabile copertura ideologica il "terrorismo mondiale" non può esistere. E quando la struttura terroristica ha richiesto con urgenza ai leader della Lubjanka di fornire un'ideologia per i futuri atti terroristici, i cechisti, avendola immediatamente immaginata, hanno modificato la dicotomia ideologica che ormai non interessava più nessuno "comunismo/imperialismo" con un'altra coppia contrapposta: "mondo civilizzato/Islam". Proprio in quel momento nell'elaborazione della propaganda dell'Fsb sono comparsi i primi "maccabiti". (Aleksandr Val'terovič Litvinenko)
- Non bisogna essere dei geni per comprendere come nessuna organizzazione terroristica, nemmeno la più piccola, può sperare di sopravvivere senza un'opportuna copertura statale che si manifesta attraverso i servizi segreti. Da dove è potuta venire fuori la potente "Al-Qaida", di cui nessuno conosceva con chiarezza alcunché fino al 1998 (proprio il momento in cui ha assunto il comando dell'Fsb Vladimir Putin, una persona fedele al vecchio sistema del Kgb)? (Aleksandr Val'terovič Litvinenko)
- Su quattrocento noti militanti di Al Qaeda il 63 per cento vantava un diploma di maturità, i tre quarti provenivano dalla classe superiore o media; altrettanti si situavano a livello universitario, come professori, ingegneri, architetti ed esperti di vario genere. Sicché il perdente radicale non deve affatto appartenere obbligatoriamente ai derelitti di questa terra. (Hans Magnus Enzensberger)