Ada Lovelace
matematica britannica, considerata la prima programmatrice
Augusta Ada Byron, contessa di Lovelace (1815 – 1852), pioniera dell'ingegneria informatica e matematica inglese.
Citazioni di Ada Lovelace
modifica- [Sul calcolo infinitesimale] Per il futuro uso dell'analisi è stato elaborato un nuovo, vasto e potente linguaggio, in grado di gestirne le verità e consentire un'applicazione pratica più rapida e precisa per gli scopi dell'umanità.[1]
- Più studio [la macchina analitica], più avverto un'attrazione incontenibile.[2]
- Più studio, più sento il mio genio irresistibile. Non credo che mio padre sia stato un poeta paragonabile a ciò che io sarò come analista (e metafisica).[3]
- Possiamo affermare in maniera del tutto appropriata che la Macchina Analitica del signor Babbage tesse motivi algebrici, proprio come il telaio Jacquard tesse fiori e foglie.[4]
Citazioni su Ada Lovelace
modifica- Augusta Ada Byron, divenuta col matrimonio contessa di Lovelace, era considerata un prodigio della matematica. Dopo la sua morte, avvenuta nel 1852 a trentasei anni, è stata celebrata come una maga dei numeri. Con l'avvento del web, la sua fama postuma ha raggiunto nuove altezze. È stata descritta come una visionaria della tecnologia infomatica, le è stata attribuita l'invenzione dell'aritmetica binaria, ed è diventata una specie di divinità, oggetto di culto del cyberfemminismo, un movimento che contesta il dominio maschile negli sconfinati territori della realtà virtuale.
- Il linguaggio di programmazione utilizzato dal dipartimento della Difesa degli Stati Uniti si chiama Ada, in onore di Ada Byron, figlia di lord Byron.
- Preferiva, è vero, gli algoritmi alla poesia, ma la sua scelta – sostiene Holt – si fondava su un'idea altamente romantica del proprio genio, in perfetto stile byroniano. Anche lei era probabilmente "matta e cattiva", come suo padre fu definito dall'amante Carolyne Lamb. Giocatrice d'azzardo patologica e sfrenata cocotte, tendeva all'isteria e spesso era stordita dall'oppio. Dopo la traumatica separazione dal marito, lady Byron le impose un'educazione a base di somme e divisioni. E, per raffreddarne le passioni adolescenziali, la obbligò a studiare un manuale in sei volumi di Euclide.
Note
modifica- ↑ Citato in AA.VV., Il libro della fisica, traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2021, p. 29. ISBN 9788858029589
- ↑ Citato in AA.VV., Il libro della matematica, traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2020, p. 225. ISBN 9788858025857
- ↑ Citato in Michele Magno, La fata dei numeri. Ada Byron era una libertina piena di ossessioni. E le sue intuizioni geniali hanno cambiato il modo di pensare i computer che usiamo oggi, Il Foglio Quotidiano, 7 novembre 2020, p. 14.
- ↑ Da L'enigma dei numeri primi.
Voci correlate
modifica- George Gordon Byron – padre.
- Charles Babbage
Bibliografia
modifica- Marcus du Sautoy, L'enigma dei numeri primi, traduzione di Carlo Capararo, Rizzoli, 2003, ISBN 8817000981
Altri progetti
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