300 - L'alba di un impero

film del 2014 diretto da Noam Murro

300 - L'alba di un impero

Questa voce non contiene l'immagine di copertina. Per favore aggiungila, se puoi. :)
Titolo originale

300: Rise of an Empire

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti d'America
Anno 2014
Genere azione, drammatico, epico
Regia Noam Murro
Soggetto Frank Miller
Sceneggiatura Zack Snyder, Kurt Johnstad
Produttore Mark Canton, Zack Snyder, Deborah Snyder, Gianni Nunnari, Thomas Tull, Bernie Goldmann
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

300 – L'alba di un impero, film statunitense del 2014 con Sullivan Stapleton ed Eva Green, regia di Noam Murro.

  Citazioni in ordine temporale.

  • Le parole dell'Oracolo suonano da monito, una profezia: Sparta cadrà... la Grecia tutta cadrà. Soltanto robuste navi di legno potranno salvarla. Navi di legno... e un'onda sorta dal sangue degli eroi. (Regina Gorgo)
  • I Greci non sono obbligati dalla magnifica morte di uno Spartano [Leonida, morto alle Termopili]. Non amano la guerra, i Greci... eppure lui si è sacrificato per loro. (Regina Gorgo)
  • [Flashback] Un momento apparve [Re Dario] e Temistocle non se lo lasciò sfuggire. [Temistocle scocca una freccia e colpisce il re dei Persiani] Ma capì di aver commesso un terribile sbaglio quando vide Serse, un giovane i cui occhi avevano il sentore del destino. (Regina Gorgo)
  • [Flashback] Artemisia chiamò maghi e mistici da ogni angolo dell'Impero. Questi fasciarono il giovane re con bende cimmere imbevute di antiche pozioni, e lo mandarono a vagare nel deserto. Lì, in un delirio di calore e sete, si imbatté in una caverna di eremiti. Camminando tra i vuoti sguardi delle cupe creature che dimorano nel cuore di ogni uomo egli si abbandonò a un potere talmente malvagio e perverso che quando riemerse dell' uomo chiamato Serse non era rimasto più nulla: i suoi occhi ardevano come braci. Svestito, coperto di gioielli, glabro, purificato: Serse l'uomo era rinato dio. (Regina Gorgo)

Dialoghi

modifica

  Citazioni in ordine temporale.

  • Delios: Temistocle, vecchia serpe! Cosa ti porta quaggiù?
    Temistocle: Sono venuto a chiedere appoggio per la guerra ormai imminente.
    Delios: Anche noi siamo nella stessa situazione. Un messaggero persiano ci ha chiesto la sottomissione a Serse: un'offerta simbolica di terra e acqua! Spartani! Chi è pronto a morire a fianco del nostro re?!
    Spartani: Auh! Auh! Auh!
  • Artemisia: I miei uomini dicono anche che sei stato tu a uccidere il re Dario a Maratona.
    Temistocle: È stato un giorno ricco di gesta eroiche... ma è stato dieci anni fa, e i racconti di guerra sono spesso arricchiti.
    Artemisia: Un gesto così non si dimentica.
    Temistocle: Faccio ciò che devo per difendere la Grecia.
    Artemisia: E io faccio ciò che devo per sconfiggerla. [Gli porge il bicchiere di vino] Per ogni greco che muore, devi uccidere mille persiani. Per ogni nave che affondo, devi affondarne cento. Posso subire perdite per settimane... mesi, all'occorrenza. I miei numeri ti sconfiggeranno, e mi prenderò le tue navi preziose con la mia spada. Mi prenderò la libertà greca.
    Temistocle: Mi stai chiedendo di negoziare una resa?
    Artemisia: No. Ti offro l'occasione di evitare un tormento e unirti a me. Ho bisogno di un comandante del tuo valore. [Guarda il plastico] Penso alla difesa che avete preparato: un pugno di triremi, Leonida e i suoi trecento spartani... [Ridacchia] è un insulto, davvero, che il più potente impero che il mondo abbia mai visto venga sfidato così. Non biasimo te, Temistocle: tu combatti come se il sangue di Poseidone ti scorresse da sempre nelle vene. No, io biasimo la Grecia... i litigiosi burocrati che proteggono i loro rifugi politici mandando te qui a morire. Eppure ancora combatti. Allora ci dev'essere... che cosa? Una famiglia che ti aspetta ad Atene, che ti spinge a batterti con tanta passione?
    Temistocle: In verità non ho avuto tempo per una famiglia. Ho passato la mia intera vita da adulto con il mio unico amore: la flotta greca... e la mia unica passione... preparandola per te.
    Artemisia: [Ridacchia] Non posso che compiacermi al pensiero di te che ti struggi per causa mia... rinunciando alla famiglia e all'amore per la promessa di un'estasi più profonda. L'estasi della spada e della carne... della morte e della vita... della rabbia e del sudore dei muscoli... della pura gioia e della profonda tristezza. [Afferra Temistocle per il collo] Muori con me ogni notte e rinasci con me ogni mattino mentre pianti la spada nel cuore dei nostri nemici. [Lo afferra per i capelli] Tu combatti per la libertà... e io offro libertà senza conseguenze né responsabilità. Unisciti a me... sii al mio fianco... respira ogni respiro con me come se fosse l'ultimo...
  • Serse: È così facile ridurre a un silenzio uomini forti e disciplinati... Che la mia armata osservi i grandi guerrieri di Sparta! Che marcino davanti a questi cadaveri. Che vedano cosa succede a chi osa sfidare il grande re. Re Leonida e i suoi prodi trecento... erano il meglio che la Grecia aveva da offrire. Non ci saranno salvatori in grado di ribellarsi e distruggerci. Niente potrà fermare la marcia del mio impero!
    Efialte: [Si inginocchia di fronte a Serse] Maestà...
    Serse: Tu, porta la spada del re morto ad Atene. Rendi loro noto che Serse sta per arrivare! Rendigli noto che Atene, quel prezioso, splendido gioiello, sta per sparire dalla storia!
  • Daxos: Temistocle! Porto nuove dalle Termopili. Leonida è stato tradito da un gobbo. Gli spartani sono stati trucidati. Le Termopili sono cadute!
    Temistocle: Quale sacrificio... Ora la Grecia ha i suoi martiri. Daxos, porta quel messaggio dalle Termopili, a ogni città, a ogni villaggio, che ogni greco ascolti le tue parole.
    Daxos: Ma sono morti. Sono tutti morti!
    Temistocle: Sarà proprio il sacrificio di Sparta a unirci. Và ora! [Daxos obbedisce, e Temistocle si volta verso Eschilo] Riporta tutte le navi e gli uomini al sicuro a Salamina.
    Eschilo: E tu?
    Temistocle: Io porterò il messaggio di Daxos ad Atene.
  • Temistocle: Dicono che un gobbo sia responsabile della caduta delle Termopili. Dicono che abbia tradito la sua terra, levandosi il cremisi dalla schiena e rimpiazzandolo con l'oro persiano. Qual è il tuo nome, traditore?
    Efialte: Efialte, di Trachis.
    Temistocle: [Gli prende gentilmente la spada di mano, e poi gliela punta alla gola] Adesso dovrei bagnare questa nobile lama con il tuo sangue!
    Efialte: Avresti tutto il diritto di farlo. C'è così poca bellezza in me... C'è così poca bellezza in quello che ho fatto...
    Temistocle: [Toglie la spada dalla gola di Efialte] Dì ciò che devi.
    Efialte: Imploro te... e tutta Atene! Il dio-re raderà questa città al suolo!!! [I componenti dell'assemblea urlano]
    Temistocle: Silenzio! Leonida e il grande sacrificio di Sparta non sono una sconfitta! ...ma una magnifica vittoria. Questo esempio di grande valore ci consentirà di radunare ognuna delle città-stato, e unire la Grecia per un solo scopo, contro un solo nemico! E tu... [Punta la spada al mento di Efialte] porta questo messaggio al tuo dio-re: che noi salperemo con ognuna delle navi rimaste e finiremo il nemico nella baia di Salamina.
    Efialte: Ma arriveranno morte e distruzione.
    Temistocle: Sì, arriveranno entrambe.

Voci correlate

modifica

Altri progetti

modifica