Victorien Sardou
drammaturgo francese
Victorien Sardou (1831 – 1908), drammaturgo francese.
Rabagas
modifica- Ah il mestiere [di re] è molto sciupato! (I, 10)
- Ah! le métier est bien gâté!.
- Quando una civiltà è marcia, ci si mette l'avvocato. (I, 10)
- Quand une civilisation est vermoulue, l'avocat s'y met.
- Accoppare una guardia campestre, non è accoppare un uomo, è schiacciare un principio! (II, 4)
- Assommer un garde-champêtre, ce n'est pas assommer un homme!... C'est écraser un principe!
- Se io sapessi una parola più sporca di porco, l'adoprerei. (II, 4)
- Si je savais un mot plus cochon que cochon, je le choisirais.
Citazioni su Victorien Sardou
modifica- È noto che il Sardou possiede la cavalleresca e accorta consuetudine di cominciare il vero dramma ne' suoi drammi molto tardi; l'azione non comincia mai, per lui, al primo atto ma dopo, e ciò per lasciar tempo alle signore di fare con comodo toilette, e ai mariti di compiere il loro chilo ch'è tante volte (egli ben lo sa) il regolatore del successo d'un lavoro teatrale. (Raffaello Barbiera)
- Difficile immaginarlo inerte. Si levava di buon mattino e lavorava con una vivacità e una freschezza invincibile, nella sua casa piena di fiori. Abbozzava piani di commedie, intrecciava tele di libretti d'opera, passava dallo scrittoio al palcoscenico dei teatri a dirigere le prove delle opere sue vecchie e nuove; rannicchiato in una poltrona presso la cuffia del suggeritore, tutto raccolto entro uno scialle pesante; poi si svincolava dalla coperta, saltava nel mezzo della scena, insegnava i gesti, suggeriva le intonazioni di voce, recitava interamente le varie parti, indicava particolari sottili, coloriva effetti irresistibili, un po' curvo per gli anni, ma sempre animoso e fervido.
- Difficile immaginarlo taciturno. Gli piaceva il discorso vario ed agile; rompeva la parola in gola ai suoi interlocutori con una garbata e risoluta prepotenza per parlare lui continuamente.
- Impossibile immaginarlo fuori dai quadri. Pareva infatti che la sua attività creatrice non dipendesse in nessun modo dalle condizioni di vita e di forza che la regolano e la dominano negli altri uomini. Da più di un decennio si diceva: «il vecchio Sardou». E il vecchio Sardou inventava, componeva, rappresentava, come se la vecchiaia non volesse dire per lui aridità e riposo; e finita una commedia ne cominciava un'altra.
Filmografia
modifica- Fedora (1942)
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