Una vita al massimo

film del 1993 diretto da Tony Scott

Una vita al massimo

Immagine True Romance Schriftzug.png.
Titolo originale

True Romance

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti d'America
Anno 1993
Genere azione, drammatico, thriller
Regia Tony Scott
Soggetto Quentin Tarantino, Roger Avary
Sceneggiatura Quentin Tarantino, Roger Avary
Produttore Gary Barber, Samuel Hadida, Steve Perry
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Una vita al massimo, film statunitense del 1993 con Christian Slater, Gary Oldman, Brad Pitt e Samuel L. Jackson, regia di Tony Scott.

  • Ho imparato che è meglio avere una pistola e non averne bisogno che non averla e averne bisogno! (Clarence Woorley)

Dialoghi

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  • Lucy: Vuoi portarmi a vedere un film di Kung Fu?
    Clarence Worley: Tre film di Kung Fu.
  • Alabama: Sono una squillo.
    Clarence Worley: Una puttana?
    Alabama: No, una squillo. Non è la stessa cosa.
  • Alabama: Non sei arrabbiato?
    Clarence Worley: No, per niente... È stata una delle più belle sere della mia vita. Davvero. Però me lo sentivo che c'era sotto qualcosa. Non era possibile che ti piacessi tanto. Non immagini che sollievo quando ti sei tolta le mutandine..e non avevi l'uccello.
    Alabama: La vuoi piantare con la tua fottuta calma?! Vai dentro casa, troverai un biglietto sul tuo televisore, c'è scritto solo "Caro Clarence" perché non sono riuscita ad andare avanti. Così mi sono detta "Alabama, digli la verità, e se lui ti dice di andare affanculo e tornartene da Drexl, tu va' affanculo e tornatene da Drexl!".
    Clarence Worley: Drexl? Chi è Drexl...?
    Alabama: Per favore sta' zitto! Sto cercando di dirti la verità. Faccio la squillo solo da quattro giorni e tu sei il mio terzo cliente. Voglio che tu sappia che non sono una puttana. Non sono una di quelle che chiamano "rifiuti bianchi". Sono una brava ragazza. E quando si tratta di avere un rapporto..sono al 100%..sono al 100%...monogama.
  • Fantasma di Elvis: Come fai a sopportarlo?
    Clarence Worley: Cosa?
    Fantasma di Elvis: Ho detto: come fai a sopportarlo?
    Clarence Worley: Sopportare che?
    Fantasma di Elvis: Che quel figlio di puttana [Drexl] respiri la tua stessa aria, che la faccia sempre franca. L'idea non ti tormenta?
    Clarence Worley: Sì.
    Fantasma di Elvis: E non vuoi che smetta di tormentarti?
    Clarence Worley: Altroché.
    Fantasma di Elvis: Io lo ammazzerei. Gli sparerei dritto in faccia; lo ammazzerei come un cane.
    Clarence Worley: Che cosa mi stai dicendo di fare?
    Fantasma di Elvis: Niente, ti dico quello che farei io.
    Clarence Worley: Tu lo faresti?
    Fantasma di Elvis: Quello stronzo non merita di vivere.
    Clarence Worley: Non so, forse tu hai ragione... ma non ho voglia di passare il resto dei miei giorni in prigione.
    Fantasma di Elvis: Se ti prendono.
    Clarence Worley: Perché? Potrei farla franca?
    Fantasma di Elvis: Farla franca? Dopo aver ucciso uno di quel genere non è difficile. Credi che alla polizia gliene freghi qualcosa di un protettore? Tutti i protettori rischiano di essere ammazzati. Due colpi ben piazzati alla nuca, per la polizia sarebbe una festa... Basta che non ti fai trovare sul luogo del delitto con la pistola fumante in mano, e la fai franca. Clarence, tu mi sei simpatico, mi sei sempre piaciuto, e mi piacerai sempre.
  • Dick Ritchie: Ti rendi conto di quanta fottuta cocaina hai?
    Clarence Woorley: No, dimmelo tu...
    Dick Ritchie: Non lo so, ma è decisamente un casino...
  • Vincenzo Coccotti: Worley, i siciliani sono dei gran bugiardi: i migliori, senz'altro. Io sono siciliano e mio padre era il campione mondiale dei bugiardi siciliani. Crescendo alla sua scuola ho imparato a conoscere tutti i trucchi. Sono diciassette i trucchi che un uomo ha per mentire, cioè deve inscenare diciassette diverse pantomime. Diciassette l'uomo, la donna arriva a venti ma, se conosci il trucco, ti basta guardarli in faccia e batti anche la macchina della verità. Ora lei sta facendo il gioco del dire e del non dire, per non dirmi niente mi sta dicendo tutto. Me lo dica, prima che le faccia qualcosa che le lascerà i segni.
    Clifford Worley: Potrei avere... una di quelle sigarette adesso?
    Don Vincenzo: Certo.
    Worley: Ha da... accendere? No, no, lasci, ce l'ho. Lei è siciliano, hm?
    Don Vincenzo: Sì, siciliano.
    Worley: Hm... Sa, io leggo molto, soprattutto libri di storia. Li trovo affascinanti. È un fatto, forse lei non lo sa, che i siciliani discendono dai negri.
    Don Vincenzo: ...sul serio? Eh eh eh...
    Worley: Eh eh eh, si! Sì, è dimostrato, davvero! Il sangue siciliano è mescolato al sangue negro.
    Don Vincenzo: Ah, avete sentito?
    Worley: Eh, se non ci crede può andare a controllare. Molte centinaia di anni fa i Mori conquistarono la Sicilia: e i Mori erano negri.
    Don Vincenzo: Ah si?
    Worley: A quei tempi i siciliani erano come gli Italiani del nord: occhi azzurri e capelli biondi, ma... ma poi arrivarono i Mori... e le cose cambiarono. I Mori scoparono tanto con le donne siciliane, hm?, che i loro geni finirono col prevalere. Ecco perché da capelli biondi e occhi azzurri si passa a capelli neri e pelle scura.
    Don Vincenzo: Ah!
    Worley: Be' è stupefacente, se si pensa che, che al giorno d'oggi, centinaia di anni dopo, i siciliani portano ancora il gene dei negri.
    Don Vincenzo: Hhhh ah ah ah ah ah!
    Worley: No, dico davvero! Davvero, sto citando i libri di storia! È documentato! È storia, è documentato!
    Don Vincenzo: Com'è simpatico, eh!
    Worley: Sì... sì...
    Don Vincenzo: Davvero...
    Worley: Sì, i suoi antenati erano negri! Eh?
    Don Vincenzo: Ah ah ah!
    Worley: E la sua bis-bis-bis-bis-bisnonna ha scopato con un negro, eh?, eh? e ha partorito un negretto! Ora, questa è una bella storia. Mi dica: ho mentito?
    Don Vincenzo: No...
    Worley: Perciò, lei è un bastardo.
    Don Vincenzo: Ah ah ah! Che bravo, eh?
    Worley: Eh? Negro! Negro, negro!
    Don Vincenzo: E questa è storia, ah ah ah! Che divertente, davvero! [Lo bacia] È fantastico, davvero, sì! La pistola [rivolto sottovoce a Lenny]. Ah ah ah! [Gli spara tre colpi] È dall'84 [spara] che non uccidevo nessuno [spara altri due colpi]. Poi vengo a casa di questo commediante, per scoprire dov'è quello stronzo di suo figlio, e devo subire gli insulti di questo figlio di puttana.
    Luca: Frank, che ci disse?
    Frankie: Disse che i siciliani sono negri e Don Vincenzo 'o 'mmazzò
    Luca: Ah. E bbono fece.
    Don Vincenzo: Questa famiglia del cazzo l'anniento. [Sputa sul cadavere]

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