Tebe (Egitto)
antica città egizia
Citazioni su Tebe.
- Allora chiunque ti vedrà, fuggirà da te | e dirà: "Ninive è distrutta!". Chi la compiangerà? | Dove cercherò chi la consoli? | Sei forse più forte di Tebe, | seduta fra i canali del Nilo, | circondata dalle acque? | Per baluardo aveva il mare | e per bastione le acque. | L'Etiopia e l'Egitto erano la sua forza | che non aveva limiti. | Put e i Libi erano i suoi alleati. | Eppure anch'essa fu deportata, | andò schiava in esilio. | Anche i suoi bambini furono sfracellati | ai crocicchi di tutte le strade. | Sopra i suoi nobili si gettarono le sorti | e tutti i suoi grandi furon messi in catene. (Libro di Naum)
- Le rovine di Tebe, della magna città dalle cento porte, offrono agli sguardi del viaggiatore un ammasso d'architetture e di sculture cosi sterminato, e nella loro devastazione medesima cosi stupendo, che quella diresti essere stata una città di Giganti. (Giuseppe Barbieri)
- Plinio, Strabone, & altri celebrano la grandezza di Tebe nell'Egitto, della qual città si scrive, che haveva cento porte [...] e dicono che il tempo di guerra poteva da ciascheduna porta mandar fuori dieci mila soldati. Queste cose pajono favolose, ma l'autorità de' gravi scrittori, appresso de' quali si leggono, fa, che possono essere stimate non incredibili. E quanto all'ampiezza, e circuito delle Città, minore sarà la maraviglia, se consideraremo, che in alcuni paesi Orientali non s'usa fare le case alte, e di molti palchi, ma tutte le stanze, e sale sono terrene, il che fà, che molto più si stendano in larghezza, che non fanno le nostre d'Europa e d'alcune Città d'Italia in particolare, dove hò visto le case tant'alte, che havevano infino à sette palchi gli uni sopra gli altri valendosi d'alzar le fabbriche ne' luoghi, dove per carestia di sito non si possono molto dilatare. (Giovanni Stefano Menochio)