Stjepan Mesić
politico croato
Stjepan Mesić (1934 – vivente), politico croato.
Citazioni di Stjepan Mesić
modifica- [Sulla rivoluzione dei tronchi] Cosa dobbiamo fare? Parte della Croazia è in rivolta. Dobbiamo forse importare autocarri pieni di matite per poter scrivere: «Non attaccateci, per favore»? Ho un messaggio per i serbi: presto la bandiera croata sventolerà di nuovo a Knin! (dichiarazione durante una conferenza stampa nel gennaio 1991)[1]
- [Sulla battaglia di Borovo Selo] Quello che è accaduto a Borovo Selo è estraneo alla civiltà umana. Si è trattato di una trappola bestiale. Le vittime sono state massacrate. Avevano le teste tagliate. Una vera orgia dei cetnici. (3 maggio 1991)[2]
- Benché non si tratti ancora di guerra civile vera e propria, si tratta di una guerra imposta alla Croazia, con la quale i serbi croati non c'entrano molto. I mandanti sono altrove, sono i fautori della politica della grande Serbia. Se la politica ufficiale serba fosse veramente contraria a questi atti terroristici, allora la loro polizia ci avrebbe avvertito dell'incursione dei cetnici. (3 maggio 1991)[2]
- Ero presidente di uno Stato, la Jugoslavia, ed eccomi ora presidente di un altro Stato che non è più la Jugoslavia. Un caso unico al mondo. Neppure a Gorbaciov, che l'aveva tentata, era riuscita una simile doppietta![3]
- Lo Stato Indipendente di Croazia non era né indipendente, né croato, né era uno stato!
- NDH nije bila ni nezavisna, ni hrvatska, a niti je bila država![4]
Teletrasmesso su Rai 3, 1999
- [Sulla rivoluzione dei tronchi] Avremmo dovuto agire con maggior tatto e prudenza. Sapevamo di inimicarci anche i serbi della Croazia che desideravano vivere in pace con noi. (prima puntata)
- Vidi i serbi e i croati di Bosnia accordarsi sulla spartizione. [...] Ovviamente, nessuno chiese l'opinione dei musulmani bosniaci. (seconda puntata)
- [Sui campi d'internamento durante la guerra croato-musulmana in Bosnia ed Erzegovina] Il presidente Tuđman doveva per forza essere al corrente dei campi. Gli chiesi chi li avesse organizzati. Mi disse: «Noi croati non dobbiamo vergognarci. Forse ci possono essere dei campi, ma li hanno anche gli altri». Non era una buona scusa. (terza puntata)
Note
modifica- ↑ Riportato in Yugoslavia - Morte di una nazione
- ↑ a b Citato in Ingrid Badurina, «La Serbia ci ha dichiarato guerra», La Stampa, 4 maggio 1991.
- ↑ Citato in Enzo Bettiza, Mesic due volte presidente per la Croazia in Europa, La Stampa, 13 febbraio 2000.
- ↑ (HR) Citato in Govor Stjepana Mesića na obilježavanju Dana antifašističke borbe, 22 giugno 2009.
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