Claude Lévi-Strauss: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Claude Lévi-Strauss==
*A parte questa differenza, il grande [[formichiere]] e il [[giaguaro]] potrebbero essere definiti intercambiabili. Il folklore brasiliano è ricco di racconti che pongono sullo stesso piano i due più potenti animali del «sertào»: uno per il [[morso]] delle sue zanne, l'altro per la stretta delle sue zampe anteriori. Cosi, si racconta che nella savana il giaguaro sconfigga sempre il formichiere, mentre nella foresta accade il contrario: il formichiere si rizza appoggiandosi a un tronco con la coda, e soffoca il giaguaro fra le sue zampe.<ref>Da ''Il crudo e il cotto'', traduzione di A. Bonomi, Il Saggiatore, 2008, [https://books.google.it/books?id=5HDLbfbKun8C&pg=PA249 p. 249]. ISBN 8856500310</ref>
*Di conseguenza in etnologia, come in linguistica, non è la comparazione a fondare la generalizzazione, ma il contrario. Se, come crediamo, l'attività inconscia dello spirito consiste nell'imporre forme a un contenuto, e se queste forme sono fondamentalmente le stesse per tutti gli individui, antichi e moderni, primitivi e civili – come dimostra, in modo folgorante, lo studio della funzione simbolica, così come si esprime nel linguaggio – è necessario e sufficiente raggiungere la struttura inconscia, soggiacente a ogni istituzione o a ogni usanza per ottenere un principio d'interpretazione valido per altre istituzioni e altre usanze, purché, beninteso, si spinga l'analisi abbastanza lontano.<ref>Da ''[https://www.google.it/books/edition/Antropologia_strutturale/NShhDwAAQBAJ?hl=it&gbpv=1&dq=Di+conseguenza+in+etnologia,+come+in+linguistica,+non+%C3%A8+la+comparazione+a+fondare+la+generalizzazione,+ma+il+contrario.&pg=PT32&printsec=frontcover Antropologia strutturale]'', traduzione di Paolo Caruso, Il Saggiatore, Milano, 2015. ISBN 9788842821564</ref>
*In questo secolo in cui l'uomo si accanisce nel distruggere innumerevoli forme di vita, dopo aver distrutto molte società la cui ricchezza e diversità costituiscono da tempo immemorabile il suo più splendido patrimonio, è più che mai necessario dire, come fanno i miti, che un umanesimo ben orientato non comincia da se stessi, ma pone il mondo prima della vita, la vita prima dell'uomo e il rispetto degli altri esseri prima dell'amor proprio. Né va dimenticato che, essendo comunque destinato a terminare, nemmeno un soggiorno di uno o due milioni di anni su questa terra può servire per appropriarsi del nostro pianeta come se fosse una cosa e per comportarsi senza pudore e senza discrezione.<ref>Da ''L'origine delle buone maniere a tavola'', p. 457.</ref>
*L'uomo che muore si tramuta in giaguaro, la donna che muore con la tempesta se ne va con la tempesta scompare.<ref>Da ''La vita familiare e sociale degli Indiani Nambikwara''.</ref>