Martin Lutero: differenze tra le versioni

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https://books.google.it/books?id=w309AAAAYAAJ&q=%22se+sei+un+predicatore+della+grazia%22&dq=%22se+sei+un+predicatore+della+grazia
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:''Die Glocken klingen, klingen viel anders denn sonst, wenn einer einen Toten weiß, den er lieb hat''.<ref>Da ''Colloquia, Oder Christliche / nützliche Tischreden Doctoris Martini Lutheri'', 1566.</ref>
*Non accetto l'autorità di papi e concili, perché si contraddicono fra loro.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della storia'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2018, p. 162. ISBN 9788858016572</ref>
*Se sei un predicatore della [[Grazia divina|grazia]], predica una grazia non finta, ma vera; se è vera grazia sopporta un [[peccato]] vero, non finto. Dio non salva i peccatori per finta. Sii peccatore e pecca fortemente, ma ancora più fortemente credi e godi in Cristo, che è vincitore del peccato, della morte e del mondo. Non si può che peccare, finché siamo qui; questa vita non è la dimora della giustizia, ma aspettiamo, dice [[Pietro apostolo|Pietro]], i nuovi cieli e la nuova terra in cui abiti la giustizia. È sufficiente che noi conosciamo per le ricchezze della gloria di Dio l'agnello che toglie il peccato del mondo; da questo non ci strappa il peccato, anche se fornicassimo o uccidessimo mille e mille volte in un solo giorno. Pensi che sia così piccolo il prezzo della redenzione per i nostri peccati offerto in un tale e tanto agnello? Prega fortemente, anche [essendo] un fortissimo peccatore.<ref>Da una lettera a [[Filippo Melantone|Melantone]] del 1º agosto 1521; citato in [[Vittorio Subilia]], ''La giustificazione per fede'', Paideia, Brescia, 1976, pp. 165-166.</ref>
*Si insulta la Parola di Dio quando, nella stessa omelia, si dedica alle indulgenze quasi più tempo che alla Parola.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della storia'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2018, p. 161. ISBN 9788858016572</ref>
*{{ndrNDR|Gli [[ebrei]]}} Sono diventati talmente duri e insensibili, da non voler imparare neanche da quel terribile flagello che è un esilio lungo ormai da più di mille e quattrocento anni. E sebbene rivolgano incessantemente invocazioni e lamenti a Dio a tale scopo (almeno così credono), non riescono ancora a ottenere che venga fissato un termine per questo esilio.<ref>Da ''Degli ebrei e delle loro menzogne'', Torino, Piccola Biblioteca Einaudi, 2000 e 2008, p. 6. ISBN 978-88-06-19512-0</ref>
*Un [[cristiano (religione)|cristiano]] è perfettamente libero da tutti, soggetto a nessuno. Un cristiano è un servo di tutti, soggetto a tutti.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro delle religioni'', traduzione di Anna Carbone, Gribaudo, 2017, p. 233. ISBN 9788858015810</ref>