Il terzo uomo: differenze tra le versioni

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*Il film, infatti, è meglio del racconto perché, in questo caso, rappresenta appunto l'ultima stesura, l'ultimo stadio, il più perfezionato, del racconto. ([[Graham Greene]])
*{{NDR|Sull'interpretazione di [[Orson Welles]]}} Melodrammaticamente nascosto nell'ombra, con un cappello nero e un cappotto che sembra più un mantello, riesce a provocare un brivido di disagio misto a un senso di divertita agnizione. È un cattivo tipicamente teatrale che minaccia e affascina il pubblico fissandolo, ma è anche «se stesso», una celebrità che, quasi timidamente, si inchina al proprio pubblico. ([[James Naremore]])
*Non so se esista un altro film in cui la musica si adatta con tale perfezione all'azione. ([[Roger Ebert]])
*Sopra tutto aleggia la malinconica bellezza inerte di una città rovinata, passiva in superficie, che al di sotto si contrae con vitalità inquieta.<ref>Da ''Vogue'', 1949. Citato in AA.VV., ''Il libro dei film'', traduzione di Sonia Sferzi, Gribaudo, 2020, p. 103. ISBN 9788858025864</ref>
 
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