Vitaliano Brancati: differenze tra le versioni

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*Gli uomini, per distrarsi dalla gelosia che gli riempiva la bocca di amaro ogni volta che guardavano le loro donne, rosse ed agitate come se tutte avessero sposato Antonio e s'inoltrassro con trepidazione in una giornata che conduceva alla sera e quindi ai misteri della notte, ragionavano fra di loro di politica, non senza aver dato una sbirciatina all'intorno per vedere se potessero parlare del capo del governo, non insolentendolo naturalmente, ma con rispetto moderato e senza le frasi di rito. (p. 95)
*Il cielo sa quello che vuole, e quando un matrimonio non è scritto nel suo libro, abbiamo voglia, noi poveretti, di scrivere i nostri nomi l'uno accanto all'altro nel libro della parrocchia... il matrimonio rimane sulla carta! (p. 135)
*«La contessa K» continuò «è stata la sola che ha dovuto sospettare la verità, perché una sera mi disse: "Antonio, sia sincero, non sarebbe comodo poter possedere una donna con gli occhi?" Non so se volesse alludere al fatto ch'io avevo lo sguardo di certi ingravidafinestroni siciliani dei quali aveva parlato la sera avanti...» (1987, p. 195)
*Il rumore di quello scandalo fu avvertito da tutta Catania come un boato dell'Etna.<br/> Antonio Magnano, il figlio di Alfio, il nipote di Ermenegildo, il bellissimo giovane che faceva alzare lo sguardo dal messale alla più santa delle ragazze, Antonio dagli occhi sempre addormentati, e chi non lo conosceva? (levavano una mano al di sopra della testa per indicare ch'era alto o se la passavano dolcemente lungo le guance per dire che aveva un viso perfetto), Antonio, sí, proprio lui, quello, esattamente quello e non altri, ebbene Antonio con la moglie... niente! vi dico niente! assolutamente niente! Barbara Puglisi, dopo tre anni di matrimonio, non sa ancora cosa sia la grazia di Dio. (p. 221)
*«[...] Ognuno pensi a guardarsi la sua roba. Io come io, quando mi càpita una donna, non voglio sapere né di chi è figlia né di chi è moglie. È donna con la veste? e allora basta! Non voglio sapere altro!» <br/> «Ma cosí dove si va a finire?» <br/> «Una sotto e una sopra.» <br/> «E se lo facessero a te, che diresti?»<br/>«Io non sono sposato.»<br/>«Ma hai una madre, una sorella...»<br/>«Non mi parlare di mia madre e di mia sorella! Mia madre e mia sorella non c'entrano!»<br/>«Ma non sono donne anche loro?»<br/>«Sono donne, ma in questo discorso, ti ho detto, non c'entrano!» (p. 226)