Senofane

filosofo greco antico

Senofane di Colofone (in greco Ξενοφάνης, 570 a.C. – 475 a.C. circa), filosofo greco.

Senofane raffigurato nella Storia della filosofia di Thomas Stanley

Citazioni di Senofane modifica

  • [Quando Empedocle osservò che è impossibile trovare un uomo sapiente] È naturale, perché bisogna che sia sapiente chi vuol riconoscere un sapiente.[1]
  • E nessun uomo conosce la certezza e nessun uomo la conoscerà mai.[2]
  • Infatti dalla terra vengon tutte le cose e tutte in terra vanno a finire.[3]

Frammenti di alcune opere modifica

Elegie modifica

  • Omero ed Esiodo hanno attribuito agli dei tutto ciò che per gli uomini è onta e biasimo: e rubare e fare adulterio e ingannarsi a vicenda.
  • [...] I mortali si immaginano che gli dei sian nati
    e che abbian vesti, voce e figura come loro.
    Ma se i bovi e i cavalli e i leoni avessero le mani,
    o potessero disegnare con le mani, e far opere come quelle degli uomini,
    simili ai cavalli il cavallo raffigurerebbe gli dei,
    e simili ai bovi il bove, e farebbero loro dei corpi
    come quelli che ha ciascuno di loro.
    Gli Etiopi dicono che i loro dèi hanno il naso camuso e son neri,
    i Traci che hanno gli occhi azzurri e i capelli rossi.

Incipit del frammento autobiografico modifica

Già sessantasette son gli anni
che vado errando per la terra ellenica.
E allora ero nato da altri venticinque,
se almeno su questo posso dire la verità.[4]

Silli modifica

  • Ma se i buoi, i cavalli, i leoni avessero le mani, o potessero disegnare e costruire monumenti alla maniera degli uomini, I cavalli disegnerebbero gli dei come cavalli e i buoi come buoi e raffigurerebbero i loro corpi simili al proprio. (Fr. 14[5])
  • Gli Etiopi dicono che i loro dei hanno il naso camuso e sono neri, i Traci che hanno gli occhi azzurri e capelli rossi. (Fr. 16[5])

Sulla natura modifica

  • E nessun uomo ha mai scorto l'esatta verità, né ci sarà mai
    chi sappia veramente intorno agli dei ed a tutte le cose ch'io dico
    che se anche qualcuno arrivasse ad esprimere una cosa compiuta al più alto grado,
    neppur lui ne avrebbe tuttavia vera conoscenza, poiché di tutto vi è solo un sapere apparente.
  • Un solo dio, il più grande tra uomini e dei,
    né per la figura né per i pensieri simile ai mortali.
  • Ma senza fatica scuote tutto con la forza della mente
  • Rimane sempre nello stesso luogo immobile
    né gli si addice spostarsi or qui or là.

Note modifica

  1. Citato in Laerzio, IX, 20; 2009, p. 159.
  2. Citato in Laerzio, IX, 72; 2009, p. 383.
  3. Da Frammenti, 27 Diels-Kranz; citato in Dizionario delle citazioni, a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 88-17-14603-X
  4. Citato in Fruttero & Lucentini, Íncipit, Mondadori, 1993.
  5. a b Citato in Luciano Canfora, Storia della Letteratura Greca, Laterza, p. 308. ISBN 88-421-0205-9

Bibliografia modifica

  • Diogene Laerzio, Vite dei filosofi, a cura di Marcello Gigante, Mondadori, Milano, 2009.
  • Senofane, Sulla natura e Elegie, in Hermann Diels e Walther Kranz, I presocratici. Testimonianze e frammenti, a cura di Angelo Pasquinelli, Einaudi, Torino, 1976.

Voci correlate modifica

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