Sarah Valentina Winkhaus

Sarah Valentina Winkhaus (1979 – vivente), conduttrice televisiva tedesca.

Citazioni di Sarah Valentina Winkhaus

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  • [Sulla sua doppia anima italo-tedesca] Ammetto di essere un opportunista quando si tratta di calcio. In Italia tifo per i tedeschi, in Germania per gli italiani. Mi piace stare dalla parte degli sfavoriti.
Zugegeben, beim Fußball bin ich Opportunistin. In Italien feuere ich die Deutschen an, in Deutschland die Italiener. Ich stehe gern zu den Underdogs.[1]
  • [Sul rapporto con il paddock della Formula 1] Avevo già il rispetto dei team dopo un paio di gare. Facevo la track walk da sola e mi guardavo la pista, le curve, le zone che mi interessavano e dopo la seconda gara i primi team manager e anche piloti mi hanno detto "Sei l'unica giornalista che non fa jogging e fa la track walk guardandosi la pista. Allora ti interessa davvero!" Da quel momento Alonso, Vettel e anche Jules Bianchi mi hanno invitato a fare la track walk con loro qualche volta. Si sono accorti che non facevo finta, che non mi interessava stare davanti alla telecamera. Il mio interesse è nel raccontare quello che sento e vedo e portare questo feeling nei salotti agli spettatori. Voglio che riescano a sentire l'odore della benzina quando sono lì seduti sul divano e che percepiscano la passione.[2]
  • Ho una specie di rapporto di amore-odio con i media italiani. Ci sono programmi politici sofisticati — ma anche questi spesso non possono fare a meno delle donne che ballano sul tavolo in minigonna. Ma ho avuto successo nel mio lavoro anche senza tacchi alti e abiti corti e sono stata presa sul serio dai miei interlocutori.
Ich empfinde den italienischen Medien gegenüber eine Art Hassliebe. Es gibt anspruchsvolle politische Programme — doch auch die kommen oft nicht ohne Frauen aus, die in Miniröcken auf dem Tisch tanzen. Ich war durch meine Arbeit aber auch ohne hohe Schuhe und kurzes Kleidchen erfolgreich und wurde von meinen Interviewpartnern ernst genommen.[1]
  • La sera quando ero dai nonni si andava alle "macchinine". Non volevo mai fare altro, anche se facevo danza classica e altre discipline tipiche femminili. Desideravo però fare il meccanico, addirittura chiedevo sempre a mio nonno di finanziarmi un corso da meccanico. Tra l'altro la mia serie preferita in TV era Supercar, io la chiamavo sempre "macchina nera". Tutti amavano David Hasselhoff, mentre io amavo la macchina. Io da bambina, a sei anni, volevo anche andare al suo concerto e mia mamma mi ha portato a Francoforte, ma io mi aspettavo di vedere la macchina! Ero delusissima perché c'era solo David Hasselhoff e per un'ora di tragitto, al ritorno, ho pianto tutto il tempo.[2]
  1. a b (DE) Dall'intervista Sarah Valentina Winkhaus, playboy.de, 22 ottobre 2015.
  2. a b Dall'intervento a LIVE con Sarah Winkhaus | Speedy Woman - Puntata 51, LiveGP, 15 settembre 2021; citato in Beatrice Zamuner, Sarah Winkhaus si racconta a 'Speedy Woman': dall'amore per la serie "Supercar" alla F1, livegp.it, 17 settembre 2021.

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