Robert Michels

sociologo e politologo tedesco

Robert Michels, in italiano: Roberto Michels (1876 – 1936), sociologo e politologo tedesco naturalizzato italiano.

Robert Michels

Citazioni di Robert Michels modifica

  • Nella sua opera magistrale da noi più volte citata «Riforme e Rivoluzione sociale», Arturo Labriola ha dato forma di teoria alla sua avversione contro «la borghesia del Partito». Egli afferma esistere un «pericolo teorico» che il Partito socialista venga in mano di borghesi, e che tutto il movimento operaio sia volto a benefizio di interessi diametralmente opposti ai suoi[1]. Nella pagina seguente questo pericolo teorico è divenuto «pratico». Il Labriola si domanda: «Al di fuori della lealtà[2] personale di questi uomini, quale garanzia abbiamo che un tal pericolo sia affatto chimerico?» E altrove finalmente afferma che il Partito socialista, per dovere di conservazione, non deve accettare nelle sue file né borghesi né piccoli borghesi, né piccoli impiegati né piccoli proprietari rurali.
    I caposaldi di questa teoria che nella sua forma unilaterale e rigida originale equivarrebbe in pratica al suicidio politico, sono i seguenti: Poiché lo scopo della cosidetta Rivoluzione sociale è principalmente economico, strumento di essa non può essere che la classe dei lavoratori salariati. Ma tutta la gente di cui sopra non ha nella lotta di classe tra capitale e lavoro alcun interesse economico. Inoltre, gli intellettuali vivono vendendo il loro lavoro intellettuale, e chi lo compra è la borghesia; dunque nella lotta di classe del Socialismo essi non hanno a che vedere; entrando nel Socialismo, essi non fanno altro che accollare alla classe lavoratrice i loro interessi borghesi, ribattezzandoli di propria autorità come rivendicazioni «socialiste».
    Tutti questi argomenti non possono dirigersi contro gli ex-borghesi appartenenti al Partito; al più si possono rivolgere contro la teoria riformista della collaborazione di classe. Infatti, non soltanto l'intellettuale, ma anche il proletario vende la sua merce, ossia la sua forza di lavoro, alla borghesia. [3]
  • Ogni Nazione sana e vigorosa possiede il sentimento della sua eternità. Rimanendo nell'ambito della storia italiana, possiamo osservare che tale sentimento può nascere pure laddove non trattasi già di una grande stirpe aspirante ad unirsi od a rimanere unita, ma bensì di una popolazione, che ha la coscienza della sua essenza regionale e che concentra il suo orgoglio e il suo amor proprio nella gelosa ed assorbente conservazione di questa. Ora tale coscienza in nessun altro stato italiano di prima dell'unità nazionale, è stata così nitidamente sviluppata, come a Venezia. Nei confronti fatti tra Venezia e Roma, di cui, a partire dal cinquecento, la letteratura filosofica, storica e letteraria, e dei veneziani e dei numerosi loro amici ed ammiratori, sparsi per tutta la penisola, abbonda, l'eterna Roma cede il passo, precipuamente in puncto aeternitatis, alla presunta eternità di Venezia.[4]

L'oligarchia organica costituzionale modifica

  • Chi dice organizzazione dice tendenza all'oligarchia.[5]
  • L'organizzazione è la madre della signoria degli eletti sugli elettori.[5]
  • La formazione di regimi oligarchici nel seno dei sistemi democratici moderni è organica.[5]
  • Sulla base democratica si innalza, nascondendola, la struttura oligarchica dell'edificio.[5]

Citazioni su Robert Michels modifica

Antonio Gramsci modifica

  • Il Michels ha fatto molto baccano in Italia per la «sua» trovata del «capo charismatico» che probabilmente (occorrerebbe confrontare) era già nel Weber il cosiddetto «charisma», nel senso del Michels, nel mondo moderno coincide sempre con una fase primitiva dei partiti di massa, con la fase in cui la dottrina si presenta alle masse come qualcosa di nebuloso e incoerente, che ha bisogno di un papa infallibile per essere interpretata e adattata alle circostanze.
  • Le idee di Michels sui partiti politici sono abbastanza confuse e schematiche, ma sono interessanti come raccolta di materiale grezzo e di osservazioni empiriche e disparate.
  • Quando si vuol scrivere la storia di un partito politico, in realtà occorre affrontare tutta una serie di problemi molto meno semplici di quanto creda, per es., Roberto Michels che pure è ritenuto uno specialista in materia.

[Antonio Gramsci, Note sul Machiavelli sulla politica e sullo Stato moderno, Editori riuniti, 1996]

Note modifica

  1. Arturo Labriola, Riforme e Rivoluzione Sociale, p. 226. [N.d.A.]
  2. Nel testo "leatà".
  3. Da Il proletariato e la borghesia nel movimento socialista italiano, Fratelli Bocca editori, Torino, 1908, cap. VI, pp. 356-358.
  4. Da Appunti sull'aspetto morfologico del problema della nazione, Società tipografica «Leonardo da Vinci», Città di Castello, 1925, p. 3.
  5. a b c d Citato in L'oligarchia organica costituzionale. Nuovi studi sulla classe politica, in "La Riforma sociale. Rassegna di Scienze Sociali e Politiche", a. XIV, vol. XVIII, fasc. 12, dicembre 1907.

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