Resurrezione (film 1958)
film del 1958 diretto da Rolf Hansen
Resurrezione
Titolo originale |
Auferstehung |
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Lingua originale | tedesco |
Paese | Francia, Germania, Italia |
Anno | 1958 |
Genere | drammatico |
Regia | Rolf Hansen |
Soggetto | Lev Tolstoj (romanzo) |
Sceneggiatura | Renato Castellani, Juliane Kay |
Produttore | Hans Abich |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Resurrezione, film del 1958 con Horst Buchholz e Myriam Bru, regia di Rolf Hansen.
Frasi
modifica- Io sarei tanto felice se potessi fare di più. Non so spiegarmi, ma... ecco, per me è una gioia come quella che provavo da bambino quando riuscivo a vincere l'orgoglio e andavo a chiedere perdono a mia madre. Vedete, Katjuša, se la vostra vita era senza luce, la mia era senza scopo, e ho capito che l'unica mia salvezza stava proprio in questo mio bisogno di dare, e la vostra nel fare il possibile per accettare. (Nechljudov)
Citazioni su Resurrezione
modifica- Dignitosa ma scialba versione del romanzo tolstoiano. (il Farinotti)
- Fedele e imponente versione del romanzo di Lev Tolstoj, che nell'adattamento firmato da Renato Castellani (con la collaborazione di Juliane Kay) stempera il messaggio evangelico originale a favore di una moralità più laica e pragmatica. Se la struttura del racconto (con i suoi flashback a incastro che fanno scoprire poco alla volta la verità allo spettatore) è compatta e avvincente, così come la capacità di descrivere con poche battute l'ipocrisia e i pregiudizi che condannano Katjuša e portano invece a considerare con indulgenza il comportamento di Dimitrij, il vero punto debole del film è nella scarsa intensità dei due protagonisti, belli ma decisamente inerti. (Il Mereghetti)
- Ma nonostante le buone prove fornite, qualcosa s'inceppa nella carriera dell'attrice [Myriam Bru], forse il disastroso esito del film Resurrezione (Auferstehung, 1958) di produzione maggioritaria tedesca, nel quale la Bru si trova a disagio a interpretare il ruolo dell'eroina tolstojana, non convincendo né pubblico né critici. Il film è accolto male ma fa scattare la molla dell'attrazione tra lei e il protagonista maschile, Horst Buchholz, che la condurrà all'altare per un matrimonio felice e duraturo e che la induce ad abbandonare l'attività professionale e l'Italia. (Le straniere del nostro cinema)
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